Il tema del viaggio a Incroci di civiltà dal 10 al 14 aprile

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Sarà la regista tedesca Margarethe von Trotta con il critico cinematografico Paolo Mereghetti ad aprire mercoledì 10 aprile alle ore 17 presso il Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni la diciassettesima edizione di Incroci di civiltà, il Festival internazionale di letteratura a Venezia, ideato e organizzato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con Fondazione di Venezia e Comune di Venezia, con il sostegno di Marsilio e Fondazione Musei Civici Venezia e la direzione di Flavio Gregori. 

Si svolgerà dal 10 al 14 aprile 2024 e continuerà a portare a Venezia la letteratura da tutto il mondo. Scrittrici e scrittori internazionali animeranno anche quest’anno il programma dell'edizione 2024 e si daranno appuntamento nella città lagunare.

“Incroci di civiltà” è un festival speciale, l’unico organizzato da un’università in Italia, e rappresenta un crocevia di esperienze, letterature e arti diverse che si incontrano a Venezia per dar vita a un dialogo fra culture e civiltà.

Quest’anno, oltre a trattare dei temi cari al festival, come il dialogo e l’incontro fra le culture e le arti, Incroci di civiltà avrà come focus speciale il viaggio, declinato in molte sue varianti: la ricerca di altri mondi, i commerci, il viaggio fantastico, la migrazione. Sarà il tributo del festival alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo. 

Nel corso dell’inaugurazione verrà premiata la vincitrice del Premio Cesare De Michelis per l’editoria innovativa, la statunitense Fiona McCrae; riceveranno il Premio giovani Incroci-Albero d’Oro Emilienne Malfatto, e il Premio Incroci-Musei Civici di Venezia, Margarethe von Trotta.

A chiudere l’edizione, il 14 aprile, ci sarà un incontro speciale con Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif che dialogherà con Stefano Bonaga. Il Festival, inoltre, ospiterà una preview della mostra di Lena Herzog, "Any War Any Enemy", l’11 aprile.

“Incroci di civiltà è un luogo privilegiato in cui confrontarsi incontrando scrittori di grande levatura e scrittori emergenti – dichiara Antonio Marcomini, Prorettore Vicario dell’ Università Ca’ Foscari Venezia. Dopo 17 edizioni è a oggi il principale festival accademico italiano per quanto riguarda la letteratura. Mediamente vengono coinvolte dalle 4 alle 5 mila persone, dalla città e dall'area metropolitana. A oggi più di 350 autori provenienti da 50 nazioni hanno partecipato al Festival. È un evento chiave e identitario delle vocazioni di Ca' Foscari: l'internazionalizzazione, le lingue, le culture. È anche grazie a Incroci di civiltà se oggi Ca' Foscari è il terzo Ateneo in Italia per qualità della Terza Missione secondo la valutazione dell'Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca”.

"Incroci di civiltà è un viaggio nel mondo – aggiunge Flavio Gregori, Direttore del Festival. Lo dedichiamo a Marco Polo che è stato il personaggio che nella storia più ha amato incrociare le civiltà e ancora una volta, nel suo segno, cerchiamo di portare la luce della civiltà in un mondo sempre più complicato".

PROGRAMMA
Mercoledì 10 aprile: l’Inaugurazione 

Il sipario su Incroci si alzerà mercoledì 10 aprile alle 17.00 con l’apertura del Festival al Teatro Carlo Goldoni alla presenza di Antonio Marcomini, Pro-Rettore Vicario dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Paola Mar, Assessore con delega a Università, Patrimonio, Toponomastica, e Promozione del territorio del Comune di Venezia, Giovanni Dell'Olivo, Direttore Generale della Fondazione di Venezia, e il Direttore del Festival, Flavio Gregori.

Saranno inoltre presenti Luca De Michelis, CEO Marsilio Editori che consegnerà il Premio "Cesare De Michelis" per l’editoria innovativa, la statunitense Fiona McCrae, Béatrice de Reyniès, Segretaria Generale della Fondazione dell’Albero d’Oro che consegnerà il Premio giovani Incroci-Albero d’Oro, novità dell’edizione 2024 a Emilienne Malfatto e Mariacristina Gribaudi, Presidente, Fondazione Musei Civici Venezia che consegnerà il Premio Incroci-Musei Civici Venezia a Margarethe von Trotta

La conversazione inaugurale vedrà sul palco Margarethe von Trotta, una delle più importanti registe tedesche e mondiali del XX e XXI secolo, e Paolo Mereghetti in dialogo con Marco Dalla Gassa.

Giovedì 11 aprile

La giornata di giovedì 11 aprile inizierà ore 10.30 Auditorium S. Margherita “Emanuele Severino” con Julio Llamazares (Spagna), poeta, scrittore e giornalista, nonchè autore di importanti libri di viaggio, che converserà con Alessandro Mistrorigo e Elide Pittarello.

Nel pomeriggio si prosegue alle 15 con Ibrahima Lo, e Marilena Umuhoza Delli (Rwanda-Italia) che conversano con Carlotta Giucastro e Francesco Vacchiano. 

Ibrahima Lo è un giovane attivista e scrittore veneziano, in Italia da pochi anni, ci è arrivato partendo dal Senegal, sopravvivendo ai lager libici e dopo che il gommone con le tante, troppe persone a bordo su cui viaggiava è naufragato. Nel 2021 ha pubblicato Pane e acqua (edizioni Villaggio Maori): alla sua storia si è ispirato Matteo Garrone per il suo film Io capitano del 2023. Marilena Umuhoza Delli è una giornalista, fotografa, regista e scrittrice di padre italiano e madre rwandese, fortemente impegnata nel contrasto del razzismo che esiste in molti aspetti della vita sociale italiana.  

Alle 17 ci si sposta invece al Centro Tedesco di Studi Veneziani, Palazzo Barbarigo della Terrazza per l’incontro con Daniel Schreiber (Germania) critico d’arte per diverse testate internazionali, autore di una biografia di Susan Sontag (2007) e di vari saggi tra cui l’acclamato Allein (Soli) uscito nel 2022. Converserà con Petra Schaefer.

Alle 18.30 presso Palazzo Vendramin Grimani, sede della Fondazione dell'Albero d’Oro, sarà il momento di Emilienne Malfatto (1989), vincitrice del Premio giovani Incroci-Albero d’Oro. Si tratta di una scrittrice, giornalista e fotoreporter francese che ha vinto con Il lamento del Tigri il Premio Goncourt nel 2021 per il suo primo romanzo, nel quale l’autrice rappresenta l’Iraq rurale dei nostri giorni, e che presenterà anche la traduzione italiana del suo ultimo romanzo, Il colonnello non dorme, pubblicata da Sellerio in occasione del festival.

Contemporaneamente alle ore 18.30 presso l’Auditorium S. Margherita "Emanuele Severino" Mauro Covacich interpreterà il monologo “James Joyce” completando così a Incroci di civiltà il trittico dedicato alla sua città, Trieste, culla della grande letteratura moderna (i monologhi dedicati a “Umberto Saba” e “Italo Svevo” sono presentati durante la rassegna-prologo di Incroci “Verso incroci”).

Incroci fa un’incursione nell’arte, presentando alle ore 18.30 a CFZ (Ca’ Foscari Zattere) il Progetto speciale: Any War Any Enemy di Lena Herzog. L'artista concettuale e multidisciplinare già presente a una conversazione di “Incroci di civiltà” nel 2022, dialogherà con Flavio Gregori presentando il suo nuovo lavoro, un progetto espositivo proposto in coincidenza con la 60a Biennale d’Arte e curato dai docenti di Ca’ Foscari, Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, che comprende murales, incisioni, monitor e un’installazione. Verrà anche presentato il volume a lei dedicato, Lena Herzog, scritto da proff. Burini e Barbieri per la casa editrice Skira (2024).

Venerdì 12 aprile 

La giornata inizia alle ore 10.30 all’Auditorium S. Margherita “Emanuele Severino” con Helena Janeczek (Germania-Polonia-Italia) autrice di fortunati e premiati romanzi in conversazione con Simon Levis Sullam per presentare il suo ultimo romanzo, Il tempo degli imprevisti, anch'esso pubblicato in coincidenza con Incroci di civiltà; prosegue alle 12.30 con la scrittrice Kapka Kassabova (Bulgaria-Gran Bretagna) e l'italiana Federica Manzon, che parleranno di confini e identità con Pietro Del Soldà.

Alle 15, sempre in Auditorium S. Margherita, Emmanuel Iduma, in collegamento (Nigeria) converserà con Lucio De Capitani e, in collegamento da New York, Maaza Mengiste (Etiopia-Stati Uniti). Emmanuel Iduma è scrittore ed esperto d’arte, autore di A Stranger's Pose e de Lo sguardo di uno sconosciuto, un libro di memorie di viaggio, in cui Iduma attraversa l’Africa settentrionale, da Dakar a Douala, Bamako, Benin, Khartoum, fino a Casablanca. Verrà presentato il suo La forma della luce. Una narrazione fotografica tra Lagos e Venezia, pubblicato dalla casa editrice veneziana Wetlands per l'occasione, un'inedita visione della nostra città tra fotografia e narrazione.

Alle 17.00 in Auditorium S. Margherita si terrà la Tavola rotonda "Una vita per i libri. Le sfide dell’editoria oggi" con Fiona McCrae (Stati Uniti), vincitrice del Premio “Cesare De Michelis” e con Teresa Cremisi, presidente della giuria del Premio, e i precedenti vincitori del Premio, Naveen Kishore e Michael Krüger.

Fiona McCrae ha fondato la casa editrice indipendente Graywolf Press nel 1994, dopo essere stata editrice e direttrice esecutiva per quattro anni per Faber and Faber USA, a Boston.

Il Premio “Cesare De Michelis” viene assegnato dal 2022 a un editore/un’editrice di rilievo internazionale che si sia contraddistinto/a per l’innovatività editoriale, la capacità di portare nuova linfa culturale nel mondo dell’industria libraria, e qualità imprenditoriali e umane.

In parallelo, alle 17 presso l’Hotel Aquarius Venezia si svolgerà l’Evento speciale: "Breakfast in China (and Elsewhere)" in cui il food-blogger ed esperto di gastronomia Michael Zee (Gran Bretagna-Cina) converserà con Francesca Tarocco. Michael Zee creatore della pagina Instagram “SymmetryBreakfast”, che è stata ripresa da vari giornali e magazine come il Guardian, Washington Post, Telegraph e molti altri parlerà del suo ultimo libro, ZaoFan: Breakfast of China (2024), tratta estesamente del fenomeno del rito della colazione in Cina. Zee ha fotografato personalmente tutti i piatti e i luoghi di ristorazione riprodotti nel libro ed è un pioniere dell'uso dei codici QR in cucina.

Alle ore 19.30 presso il DFS-Fondaco dei Tedeschi l’autrice statunitense di origini turche Elif Batuman incontrerà Mena Mitrano. Il suo romanzo L'idiota, che vede protagonista una sorta di suo alter ego, Selin, al primo anno di università, edito in Italia per Einaudi nel 2018, è stato finalista del Premio Pulitzer e del Women's Prize for Fiction. A Venezia presenta Aut-aut, il suo ultimo romanzo pubblicato di recente da Einaudi.

La giornata di venerdì 12 aprile, si chiude alle ore 20.00 al Cinema Rossini con la Proiezione dell’ultimo film di Margarethe von Trotta, Ingeborg Bachmann: Journey into the Desert (2023; in lingua inglese con sottotitoli). Seguirà un dibattito con il pubblico, alla presenza dell’autrice e dei curatori dell’incontro, Silvia Jop (Responsabile di Isola Edipo) e Marco Dalla Gassa. L'incontro fa parte della serie "Una camera tutta per sé", progetto svolto in collaborazione con Rete Cinema in Laguna, Isola Edipo, Circuito Cinema Venezia, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, e LEI - Leadership, Energia, Imprenditorialità.

Sabato 13 aprile 

Il primo appuntamento è alle ore 10.30 alla Fondazione Querini Stampalia con la giornalista franco-bosniaca e scrittrice di narrativa Slađana Nina Perković che converserà con Marija Bradaš e Marijana Puljić. Verrà presentata la raccolta di racconti Epitaffio per Maria T., pubblicato nella collana di Incroci di civiltà per l'occasione.

Alle ore 12.00 presso la Fondazione Querini Stampalia lo studioso e scrittore brasiliano José Henrique Bortoluci dialogherà con Luis Beneduzi a partire dal suo libro, Sulle strade di mio padre, pubblicato in Italia da Iperborea e presentato in esclusiva, in italia, in occasione del festival.

Nel pomeriggio si prosegue alle ore 16.30 all’Auditorium S. Margherita "Emanuele Severino" con uno dei più importanti romanzieri messicani contemporanei, Álvaro Enrigue che dialogherà con Margherita Cannavacciuolo e Massimo Stella.

Alle ore 18.30 sempre in Auditorium S. Margherita, un Omaggio ai 30 anni del “Dedica Festival Pordenone” con Maylis de Kerangal, una delle più importanti scrittrici francesi contemporanee e Marco Aime, docente di Antropologia culturale all’Università di Genova, esperto internazionale di culture e, tra l'altro, appassionato autore di testi di viaggio. De Kerangal è una delle maggiori scrittrici di viaggio francesi contemporanee. Il suo Fuga a est recentemente tradotto in italiano, narra di un lungo viaggio lungo la rotta ferroviaria transiberiana.

Domenica 14 aprile

Un evento Speciale, da non perdere, chiuderà domenica 14 aprile alle ore 18.00 all’ Auditorium S. Margherita l’edizione numero diciassette di Incroci di civiltà. Si tratta de "Il viaggio del Marziano" che avrà come ospite Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif (Italia) che converserà con il filosofo bolognese Stefano Bonaga.

Pierfrancesco Diliberto, detto Pif (1972), conduttore televisivo, regista, scrittore, celebrità nella trasmissione “Le Iene”. dal 2017 è su Rai3 con il suo programma "Caro Marziano". Ha pubblicato di recente, La disperata ricerca d’amore di un povero idiota (2023), narrazione dell’amore al tempo degli algoritmi.

Tutti gli ingressi alle conversazioni sono liberi previa prenotazione (*)

Iscrizioni alle conversazioni sul sito del festival: www.incrocidicivilta.org 

(* con l’eccezione della proiezione del film di Margarethe von Trotta il 13 aprile, per il quale è prevista la bi-gliettazione; si veda il sito www.incrocidicivilta.org e il sito di Circuitocinema Venezia: www.comune.venezia.it/content/circuito-cinemavenezia-mestre dal 27 marzo).

Federica Ferrarin