Ursula Hirschmann e la sua passione ‘europea’. Ca’ Foscari ad Archivissima

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Identity document of Ursula Hirschmann, 1940. HAEU, AS-210. Historical Archives of the European Union

Ursula Hirschmann, antifascista, fautrice della diffusione del Manifesto di Ventotene e della nascita dell'associazione Donne per l'Europa, si laureò a Ca’ Foscari nel 1939 in Lingua e letteratura tedesca. Ca’ Foscari partecipa alla nuova edizione di Archivissima con un podcast dedicato alla sua storia, online a partire dal 7 giugno 2024. Una intellettuale visionaria, cosmopolita, piena di interessi, che credette fortemente alla nascita di una federazione europea ed ebbe una vita intensa e ricca di passioni.

La passione

La passione è il leitmotiv di questa edizione di Archivissima, il festival degli Archivi di Torino, e il progetto cafoscarino racconta delle passioni che connotano la vita di Ursula e, in senso più ampio, che muovono le riflessioni alla base dell’idea di un’Europa Unita. La storia di Ursula è stata analizzata a partire dai documenti conservati in Archivio Storico di Ateneo, relativi all’immatricolazione e alla laurea, e ricostruita attraverso fonti bibliografiche da un volontario e sei volontarie del Servizio Civile Universale di Ca’ Foscari.

Senza patria

Hirschmann nacque a Berlino agli inizi del 1900 da una agiata famiglia ebraica. Iniziò gli studi in Germania, con l’avvento del nazismo si spostò a Parigi, dove si innamorò del filosofo italiano Eugenio Colorni, che seguì a Trieste e sposò. Nel periodo triestino continuò i suoi studi a Venezia, iscritta a Ca’ Foscari, la ‘Regia Scuola Superiore di Commercio’, mantenendo la sua attività politica e prendendosi cura delle sue prime tre figlie. Colorni nel 1939 fu esiliato sull’isola di Ventotene, Ursula Hirschmann lo raggiunse, completando gli studi e laureandosi lo stesso anno. A Ventotene conobbe tra i molti intellettuali Altiero Spinelli, il suo secondo grande amore, che dopo la separazione e la morte di Eugenio Colorni, divenne suo marito e da cui ebbe altre tre figlie. Con lui visse, poi, il resto della sua vita.

Il Manifesto di Ventotene

Ventotene divenne un crogiuolo di intellettuali confinati dal fascismo, lì nacque il sogno dell’Europa Federalista, discussa in interminabili incontri segreti a cui parteciparono Colorni, Altiero Spinelli, Ernesto RossiUrsula Hirschmann e Ada Rossi, moglie di Ernesto. Qui fu redatto il documento, famoso come Manifesto di Ventotene, in cui si immaginava un’Europa libera e unita. Il podcast racconta il ruolo fondamentale di Ursula e Ada nel diffondere il testo del Manifesto: dapprima in Italia, le due donne trascrissero il testo su delle cartine di sigaretta ben nascoste dentro al ventre di un pollo per raggiungere la terraferma, dove riuscirono a diffondere il Manifesto grazie ai contatti di Hirschmann con politici antifascisti come Ugo la Malfa e Lelio Basso. Tradusse il manifesto anche in tedesco per raggiungere quanti più ambienti antinazisti in tutta Europa, trasformandolo in un grido di libertà.

Il Manifesto incita a fondare un nuovo sistema politico: una federazione europea come risposta ai nazionalismi, ai totalitarismi e alla seconda guerra mondiale, una realtà ‘unita, promotrice di pace, democrazia e prosperità.’ 

L’attivismo politico di Ursula Hirschmann non si spegne al termine del conflitto. Il 24 aprile 1975 si tiene la prima riunione ufficiale de Femmes pour l’Europe, il  “gruppo d’iniziativa”, fondato dalla stessa Ursula per canalizzare l'energia del movimento femminista verso la lotta per il federalismo europeo. 

Ursula Hirschmann è considerata uno dei pilastri fondativi dell'Europa di oggi, grazie al suo impegno nella resistenza contro il nazismo e il fascismo. È riuscita a immaginare un’Europa unita, con un parlamento e un governo democraticamente eletti. Si è sempre definita una "senza patria", né tedesca, né italiana, né ebrea, ma solo europea.

Il Servizio Civile Universale a Ca’ Foscari

Il Servizio Civile Universale a Ca’ Foscari organizza, coordina e promuove numerose iniziative di cittadinanza attiva. L’idea alla base di questo progetto è valorizzare il patrimonio archivistico di Ateneo, mettendolo a disposizione della comunità cafoscarina e di tutta la cittadinanza attraverso nuove modalità di fruizione. Le volontarie e il volontario SCU hanno studiato i materiali archivistici e bibliografici, hanno redatto i testi, registrato le puntate e curato la post produzione del podcast. Quattro puntate per quattro passioni: quella per lo studio, quella amorosa, quella politica, quella materna.

Luigi Ciriolo ha scritto l’episodio ‘Ursula e l’università’; Giulia Nicastro ed Elena Vaccaro hanno scritto ‘Ursula e l’amore’; Sara Battagliarin ‘Ursula e il manifesto di Ventotene’; Elena Baldan, Annalisa Fazio e Claudia Fumai ‘Ursula madre e attivista politica’. Giulia Nicastro ha adattato i testi per la radio e ha realizzato il sound design. Sara Battagliarin, Luigi Ciriolo e Giulia Nicastro hanno letto, poi, i testi per la radio. 

Il Festival

Archivissima è il festival dedicato alla promozione del patrimonio degli archivi storici di enti, istituzioni e imprese. Dal 6 al 9 giugno oltre 450 enti animano il palinsesto sia dal vivo a Torino che con centinaia di contenuti digitali inediti. Un evento di valorizzazione e promozione degli Archivi unico in Italia e in Europa.

Il podcast

Il ciclo di podcast ‘Senza patria. Ursula Hirschmann, una storia europea’ è stato progettato e coordinato da Delfina Majer del Settore Archivio Documentale e da Nicolò Groja di Radio Ca' Foscari. È disponibile sul sito di Archivissima e sulle piattaforme di podcasting di Radio Ca’ Foscari.

Sara Moscatelli