A Carlo Beltrame il Premio "Venezia per il Mare" di Assonautica Venezia

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Carlo Beltrame premiato dal Presidente di Assonat Luciano Serra

Il prof. Carlo Beltrame, docente di archeologia marittima del nostro ateneo, è stato insignito del premio "Venezia per il Mare" da Assonautica Venezia durante l’edizione 2024 del Salone Nautico per la sua attività nel campo della ricerca subacquea.

Il noto riconoscimento viene assegnato a "personalità italiane ed estere che si sono distinte a vario titolo per la difesa del mare, la sua conoscenza, la tutela della cultura e del patrimonio marittimo e costiero, la ricerca e lo sviluppo di tecnologie ivi compresa la produzione di impianti ed imbarcazioni innovative atte a preservare i mari e gli oceani dall’impatto delle attività umane, nonché lo sviluppo di attività di pesca e allevamento che concorrono alla conservazione degli stock ittici". 

Beltrame ha ricevuto il Premio lo scorso 1 giugno per la sezione “Arte e cultura” dalle mani del Presidente di Assonat  Luciano Serra, alla presenza del Presidente di Assonautica Venezia, Marino Masiero, con la seguente motivazione:

"Al Professor Carlo Beltrame docente di Archeologia marittima e Metodologia della ricerca archeologica all’Università Ca’ Foscari Venezia e alla Scuola Interateneo di Specializzazione in Archeologia, per l’impegno ultra trentennale nell’attività di ricerca e tutela del patrimonio archeologico mondiale attraverso una cospicua attività operativa e formativa atta al prelievo, allo studio ed alla conservazione dei reperti, nonché all’arricchimento delle raccolte museali di inestimabile valore pubblico. 

Il tutto accompagnato da una costante attività pubblicistica costituita da monografie e da oltre un centinaio di articoli su riviste nazionali ed internazionali."

Beltrame, che insegna Metodologia della ricerca archeologica, ha ricevuto nel 2020 da Ca’ Foscari il Premio Consolidator Grant e nel 2021 il Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” (per l’attività nel campo dell’archeologia subacquea), Città del Vaticano.

I suoi principali interessi di ricerca sono: L'evoluzione della cantieristica navale nell'antichità; la Metodologia della ricerca in archeologia marittima; le tecniche digitali per il rilievo e la comunicazione nel campo dell'archeologia marittima; la circolazione del marmo nel mondo romano; il porto di Altino e gli insediamenti romani nella laguna di Venezia; indagine sui relitti di acque profonde di epoca romana in Toscana.

È autore di oltre 120 articoli scientifici, per lo più su riviste indicizzate. È autore di 7 monografie e 3 lavori curati, anche da editori internazionali. È membro del comitato scientifico di sette riviste ed è referee per riviste peer review. Ha partecipato a circa 100 congressi e organizzato 9 convegni internazionali. 

È stato responsabile scientifico di due progetti Interreg Italia-Croazia e ha partecipato a progetti PRIN. Attualmente coordina il gruppo di ricerca di Ca’ Foscari nel progetto Spoke 1 ‘Paesaggi storici, tradizioni e identità culturali’ nel progetto CHANGES PNRR. È PI nel progetto PRIN 2022 "La laguna di Venezia nell'Antichità. Dinamiche insediative, comportamenti adattivi, paleoambientali ricostruzioni". Ha coordinato il gruppo di ricerca di Ca' Foscari nei progetti Interreg Italia-Croazia ARCA ADRIATICA e UNDERWATER MUSE. 

A Ca' Foscari ha coordinato il primo Master in Archeologia e Storia della Marineria ed è ora delegato alla terza missione del Dipartimento di Studi Umanistici.

È stato membro dello Steering Group dell'International Symposium on Boat and Ship Archaeology e di commissioni scientifiche per la progettazione di musei (Arsenale e Caorle) e di mostre.

È stato presidente della Federazione Archeologi Subacquei (FAS; Federazione Archeologi Subacquei) ed è membro del comitato tecnico-scientifico dell'Associazione Italiana Operatori Subacquei Scientifici (AIOSS; Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei).

Ha diretto o co-diretto missioni di ricerca archeologica su relitti di varie epoche in Italia, in Calabria, Sicilia, Sardegna, Veneto, Toscana e Croazia.

Federica Ferrarin