Addio al professor Luigi Mariucci

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Il prof. Luigi Mariucci ci ha lasciato lo scorso 10 dicembre a causa di una grave forma di malattia da Covid-19. Vogliamo ricordare l'amico e il Maestro, che ha insegnato il Diritto del lavoro a Ca' Foscari dal 1987 al 2012 (anno della sua quiescenza anticipata) come professore ordinario, lasciando un patrimonio intellettuale ed umano di inestimabile valore per tutta la nostra comunità.

Di scuola bolognese (si era laureato con Federico Mancini nel 1971), il prof. Mariucci è stato visiting professor a Berkley e a Paris-Nanterre, e ha svolto l'intera parte del suo ordinariato a Venezia, città che amava e che a lungo ha frequentato. Negli anni del suo magistero la materia del diritto del lavoro ha subito continue evoluzioni all'insegna della flessibilità, di cui Mariucci è stato un interprete attento e critico, animato da una passione civile e da una capacità analitica di rara intensità.
Ne è testimonianza il libro dal titolo "Dopo la flessibilità, cosa?", nel quale esprimeva una critica severa al processo di decostruzione dei diritti sociali iniziato verso la fine del secolo scorso. Il suo pensiero, orientato alla tutela dei valori del lavoro ed in particolare alla sua dimensione collettiva, si è sviluppato su molteplici fronti, lasciando un segno indelebile nella ricerca giuridica.
Ricordiamo la sua monografia sul lavoro decentrato, che ha aperto un ricco filone di studi sul decentramento produttivo; il libro sulla contrattazione collettiva, che rappresenta a tutt'oggi il più importante contributo in materia; il libro sulle fonti del diritto del lavoro, su cui si sono formate diverse generazioni di studenti a Ca'Foscari.

Sempre attento all'altro, rispettoso delle differenze, sensibile e affettuoso con gli studenti ed i colleghi, il Prof. Mariucci rimane un esempio fulgido di docente e di uomo, cui continueremo a guardare come riferimento costante nell'attività universitaria di ricerca e di insegnamento.

Adalberto Perulli, Gaetano Zilio-Grandi, Vania Brino, Maurizio Falsone