Turismo delle origini. Business da 80 milioni di persone

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Se Lady Gaga decidesse di fare una visita a Naso (Messina) per salutare la famiglia paterna, il viaggio rientrerebbe pienamente in quel ‘turismo delle origini’ che potenzialmente può portare in Italia 80 milioni di visitatori. Tanti infatti sono nel mondo i discendenti dei 30 milioni di connazionali emigrati tra la seconda metà dell’800 e gli anni ’70 del ‘900

Molto sviluppato in alcuni dei Paesi interessati da forti ondate migratorie, il filone del ‘turismo delle origini’ sta facendo la fortuna di numerosi tour operator. Un’esperienza ad alto contenuto emotivo, l’occasione per rivedere i propri cari, ritrovare i luoghi che hanno segnato la propria vita prima di partire; oppure, nel caso dei discendenti, lo strumento per ricercare le proprie radici e scoprire luoghi in cui hanno vissuto i propri avi.
Dati i numeri potenziali, non stupisce che alcuni paesi come Scozia e Irlanda ne abbiano fatto da anni un vero e proprio business. L’ente ufficiale del turismo scozzese, ad esempio, stima che 10 milioni di persone con origini scozzesi nel mondo, sia interessato a scoprire le proprie radici e circa la metà sia fortemente motivato tanto da pianificare un viaggio ad hoc in Scozia, e si è attivato per intercettare la domanda.
L’Irlanda ha promosso nel 2013 il “The Gathering”, iniziativa che ha raccolto nell’intero anno più di 5.000 eventi in tutta la nazione organizzati da associazioni, città o addirittura famiglie, con l’obiettivo di attirare nel paese di origine i circa 80 milioni di persone nel mondo con origini irlandesi.

Il cafoscarino CISET – Centro internazionale di studi sull’economia turistica ha analizzato il fenomeno in prospettiva nazionale. ‘L’emigrazione storica italiana rappresenta uno dei più grandi esodi dell’era moderna’ – ricorda Damiano De Marchi, ricercatore CISET. – 30 milioni in tutto dal 1861 agli anni ’70 del ‘900, con in testa il Veneto da cui sono partiti in più di 3 milioni. I principali ‘mercati’ a cui rivolgere nuove proposte turistiche sono: Brasile (25 milioni di persone con origine italiana), Argentina (20 milioni) e USA (17 milioni), seguiti da Francia, Svizzera, Germania e Australia. Riscoprire le proprie radici italiane è in molti casi un punto di orgoglio ma in alcuni paesi è anche un’importante opportunità. In Sudamerica presentare documenti che attestano la discendenza comporta avere la doppia cittadinanza. Per ora gran parte del flusso spontaneo verso l’Italia è stato convogliato da operatori stranieri. E’ recentissima la nascita di alcuni operatori specializzati che puntano alla ricerca genealogica, ma potenzialmente il business è enorme, soprattutto per il Veneto’. Proprio dal CISET è appena nata la start up DONDOLO MEMORIES, fondata dalla diplomata in master in Economia e Gestione del Turismo (Ciset – Ca’ Foscari) Ilaria Baldan. Dondolo è un operatore specializzato nel turismo delle origini con base a Mira che offre Tour Familiari Personalizzati, organizza l’incontro con i parenti italiani e spedisce direttamente a casa la “memory box”, uno scrigno della memoria in cui sono custoditi tutti i ricordi della famiglia e degli antenati.