Paolo Puppa è ordinario di storia del teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Lingue e di Letterature Straniere dell'Università di Venezia, nonché direttore del dipartimento delle arti e dello spettacolo.
Ha insegnato in università straniere, come a Londra, Los Angeles, Toronto, Middlebury, Budapest, Parigi, Lilles.
E' redattore della rivista "Biblioteca teatrale".
Collabora in qualità di critico a "Hystrio", a "Sipario", a "Ariel".
Oltre a numerosi saggi si ricordano i volumi
Ha inoltre curato la voce Dada per il volume sulle avanguardie storiche della Fabbri, la voce Regia per l'aggiornamento bibliografico della Treccani e le voci sul Teatro francese moderno per il Repertorio teatrale della Mondadori-Milano.
Nel '93 ha curato, inoltre, l'edizione Garzanti-Milano del trittico pirandelliano Così è (se vi pare), Il giuoco delle parti e Come tu mi vuoi.
Nel '99, Parola di scena , Bulzoni-Roma.
Ha pubblicato altresì due capitoli per la Storia del teatro europeo dell' Einaudi, e una Storia del Teatro veneziano, per La Storia di Venezia, così come alcune entries, da Brancati a Perriera, nella Storia del Teatro siciliano per la Nuova Italia Scientifica, così come ha curato l'edizione de La cameriera brillante di Goldoni, per la Marsilio.
Nel 2003, ha pubblicato, Baseggio-Autoritratto dell'attore da vecchio ( Cierre-Verona) e La drammaturgia italiana del Novecento (Utet-Torino).
Nel 2004 ha curato per la Metauro di Pesaro l'edizione di Angelica di Leo Ferrero.
Sta dirigendo, in qualità di coeditor, per la Cambridge University Press The History of the Italian Theatre, e per l'University di Princeton Encyclopedia of the Italian Literature.
Collabora, altresì, in qualità di dramaturg e di consulente a messinscene sul repertorio classico e moderno, con attori e registi autorevoli.
Nel 1989, il dittico pirandelliano Cecè e Lumie di Sicilia per Angelo Savelli.
Nel '90 e nel '91, Zio Vania e L'Uomo e la bestia e la virtù per Gabriele Lavia;
nel '92 King Lear per Giorgio Albertazzi al Festival di Taormina.
Sempre nel '91, ha rielaborato La nuit juste avant les forêts da Bernard Marie Koltès per Gaetano Marino.
A Madonna di Campiglio, per il festival teatrale locale nel '92 e nel '93 ha scritto e allestito drammaturgie per Aroldo Tieri e Giuliana Loiodice (L'inferno coniugale, su testi di Wedekind, Kaiser, Schnitzler, Sternheim e Strindberg), per Franca Nuti e Giancarlo Dettori (Manniana, da novelle di Mann), per Valeria Moriconi- poi per Lucilla Morlacchi l'estate '96 per il festival di Nora- (La luna, su testi di Bontempelli), per Giorgio Albertazzi (Le rigenerazioni, su testi di Svevo), per Susanna Costaglione e Gaetano Marino (Il poeta e la musa, su testi di Svevo, Bernhardt e Schnitzler).
Nel 1995 ha tenuto a Cagliari un laboratorio di drammaturgia, da Shakespeare a Savinio, in sei serate, utilizzando interpreti quali Franca Nuti, Piera degli Esposti, Valeria Moriconi, Luigi Squarzina, Giorgio Albertazzi, Gabriele Lavia.
Nel '96, ha riorganizzato il medesimo laboratorio, con, tra gli altri, Laura Curino, Marisa Fabbri, Franco Graziosi, Giulia Lazzarini, Lucilla Morlacchi, Ottavia Piccolo, Elisabetta Pozzi, Luca Ronconi, Patrizia Zappa Mulas.
Nel '97, ne ha organizzato un altro a Salerno, sempre in qualità di presentatore-dramaturgo e ancora con Elisabetta Pozzi, Marisa Fabbri e Franca Nuti.
Nel 1998, ha tenuto un ciclo di conferenze-spettacolo a Nuoro con Giovanni Carroni, Glauco Mauri, Massimo Popolizio e Giulia Lazzarini.
Nell'aprile '99 ha allestito con attori inglesi allo Steiner Theatre di Londra lo spettacolo Grotesque, saggio di chiusura del corso come visiting professor all'University College di Londra.
Nel marzo del 2001 ha allestito, sempre a Londra e al termine di un corso pirandelliano come visiting professor all'University College uno spettacolo, Cecè e gli altri, dedicato alla composizione della compagnia teatrale italiana di fine Ottocento.
Nel novembre del 2002 ha allestito all'Estorick Collection A futurist soirée con attori francesi e inglesi.
Nel dicembre 2003, ha organizzato all'Ateneo veneto "La scena del filò", un laboratorio sulla narrazione con performers come Allegri, Baliani, Celestini, Curino, Enia, Ovadia, Paolini, Moscato, Musso, Pirrotta.
Come autore drammatico, nel 1991 ha scritto
Per Albertazzi e il festival di Taormina '97, ha composto Penelope, tratto dalle Heroides di Ovidio. Ha scritto altresì Episcopus, monologo tratto dal romanzo di D'Annunzio, per il Teatro Nuovo di Salerno in scena al Festival di Caserta nel giugno '99 con Francesco Silvestri, e Minotauro '98, testo vincitore del premio-selezione Monte Vibio Castello, tradotto in inglese ed edito in "Plays International", nel dic. '99, in scena prima colla regia di Valter Manfré e l'interpretazione di Flavio Bonacci, e poi l'anno successivo di Virginio Gazzolo.
Da un anno a questa parte, il commediografo professore si diverte a leggere personalmente i propri miti in giro per il mondo, da Pechino a San Paolo, da Princeton a New York e alle principali città italiane.
Nel 2001, Ponte all'Angelo è stato finalista al premio Riccione e al premio Fondi La Pastora. Minotauro infine è stato allestito al Festival di Edinburgo in versione inglese, e nell'originale viene dato in tre diverse edizioni in Italia, cioè a Sassari (Théâtre en vol), a Rimini (Fabio Biondi e il Teatro degli Dei), invitato al Festival di Santarcangelo 2002 e a Bologna (Ginni Gazzolo).
Nel marzo 2002, al debutto Roesso mondo col Tam Teatro, scritto in pavano rinascimentale sulla vita di Ruzante.
Ha scritto di recente anche I gioiosi , parodia sulla chattomania elettronica a luce rossa, e Vacanze sul mondo accademico.
Di recente, ha iniziato una terza serie di monologhi, legati alla tradizione biblica, tra cui Abramo, recitato a Londra nel giugno 2002 a conclusione del convegno su ebraismo a teatro nella versione inglese (ora edito in "Culture teatrali"n°5, 2001, Salomè contro la guerra in Afganistan (attualmente finalista al premio Napoli Drammaturgia In Festival), e Gerusalemme-Tre donne per un Dio solo contro la guerra israeliana-palestinese (in scena a Palermo, agosto 2002, con Caterina Vertova e regia di Alvaro Piccardi).
Nel 2003, per l'editore Fiore esce la raccolta teatrale Angeli ed acque, che comprende cinque commedie veneziane, e per Helvetia il monologo Svevo a Venezia.
Ha di recente scritto il lungo monologo Parole di Giuda, portato in scena al Teatro Garibaldi di Palermo alla fine di aprile, e adattato il canto II° dell'Eneide per Massimo Popolizio e Piero Macarinelli, in scena a Caracalla il 18 settembre, ora in "Culture teatrali", n° 9, 2003, pp. 129-135.
Il 19 ottobre ha debuttato a Palazzo Schifanoia, Demone, mio demone! su Aby Warburg e la sua follia.
Per il festival estivo alla Kalsa di Palermo ha adattato il romanzo Fort comme la mort di Maupassant (edito da Karls'art) e per quello di Andria del luglio 2005 ha scritto un copione tratto da La città del sole di Tommaso Campanella per Toni Servillo. Ha portato in giro il suo ultimo copione, Parole di Giuda, in Italia e all'estero, da Torino a Londra.
Paolo Puppa is full professor of History of the Theatre and chair in the department of History of arts, at the Faculty of Foreign Languages and Literature at Venice's University of Ca' Foscari, specialized in the research for the modern and comparative Stage.
He is also member of the editorial staff of the Biblioteca Teatrale and he also contributes to such journals as "Hystrio", "Sipario", "Ariel", and "The Pirandellian Revue".
In addition to his numerous essays, he is the author of many other works:
He also wrote the Dada-entry found in the volume on historical avanguard movementents published by Fabbri (1985); the heading production for bibliographical updating of Enciclopedia Italiana (Treccani), and the heading regarding the French modern theatre for the Repertorio teatrale universale (Mondadori 1985).
In 1993 he edited the Garzanti edition of Pirandello's Cosi' e' (se vi pare), Il giuoco delle parti and Come tu mi vuoi.
Recently, two chapters on The History and the stories of the theatre for Avanguardie a utopie del teatro (Einaudi 2001).
His last volumes are Il teatro dei testi. La drammaturgia italiana del Novecento (Utet 2003) and Cesco Baseggio "Ritratto dell'attore da vecchio", (Cierre 2004). Recently, he's editing a Goldoni's play for Marsilio, La cameriera brillante, as well as Angelica by Leo Ferrero for Metauro.
He is editing for Einaudi Peter Brook's The open door, and also he's editing with Joe Farrell The history of Italian stage for Cambridge University Press, and with Gaetana Marrone The Encyclopedie of the Italian Culture for Routdlege.
Puppa also acts as a dramatist and consultant for both classical and modern repertory.
He works with actors and directors some of whom are Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi, Luigi Squarzina, Alberto Lionello, Valeria Moriconi.
He wrote an adaptation of Uncle Vania and L'uomo, la bestia e la virtu' for Lavia as well as an adaptation of King Lear for Albertazzi .
He directed many stages with actors and postgraduates abroad, from Budapest to Lille, from Middlebury to Princeton. Recently, in 1999, he organized a performance in the University college of London (Steiner Theatre) titled Soirée grotesque.
His playwrighting credits include Svevo a Venezia, written in 1991 and premiered at Teatro Goldoni in Venice in 1992;
Le parole al buio, edited by Ricordi and first staged at the Asti Festival in 1993 (also performed in Kingston-Canada in October of 1996);
Mephisto, performed by the Stabile of L'Aquila, and La collina di Euridice (which won the Pirandellian prize in 1998) -published in american translation as Eurydice's Hill with Words in the Dark in Legas 1998 - and Alida volontaria, to be edited by Oedipus.
His monologue written about a sculptor named Nivola entitled Il Muro incinto, has been staged in June of 1997 in Nuoro.
He also wrote Una famiglia per Giacomo and staged by the Teatro of Sardegna in October of 1997. Drawing from Ovid's Heroides, Puppa wrote Penelope's monologue for Albertazzi for the festival of Taormina in 1997.
Paolo Puppa wrote also Giovanni Episcopo, a monologue based on D'Annunzio's story written, and Minotaure monologue (published in "Plays Inter national", december 1999, translated by Maggie Rose) which won in 1998 Premio Città di Castello di Vibio and which has been performed in the same year by Flavio Bonacci, and then by Ginni Gazzolo.
Recently, an other play Albe tre has been performed by Franca Nuti and Giancarlo Dettori in Milan, October 1999.
His work, Zio mio, won the Critic's prize Riccioni in 1999.
Finally, he published Famiglie di notte, Sellerio 2000 , Venire, a Venezia (Clueb 2000), two series of monologue plays, Angeli ed acque, Corbo e Fiore 2003, a collection of five plays, and Svevo a Venezia, Helvetia 2003, Sì, famose (Passigli 2004).
In the summer 2005, for the Festival at Kalsa Theater in Palermo he wrote an adaptation from the novel by Maupassant, Fort comme la mort, staged by the actor Luigi Diberti, and for the Festival in Andria he also prepared an other adaptation from La città del sole by Campanella staged by the player Toni Servillo. Recently, he performed everywhere, also abroad like in London, his last play, Words of Judas.