Bachelor's Degree Programme in
Linguistic and Cultural Mediation

Linguistic and Cultural Mediation [LT5-21-21]
Enrolled in a.y. 2021/2022

Cristina TONGHINI

Qualifica
Professoressa Ordinaria
Incarichi
Delegata di Dipartimento alla Sostenibilità
Rappresentante del DSU nel Board di Ateneo della Sostenibilità
Telefono
041 234 5633
E-mail
tonghini@unive.it
SSD
Archeologia e storia dell'arte musulmana [STAA-01/K]
Sito web
www.unive.it/persone/tonghini (scheda personale)
Struttura
Dipartimento di Studi Umanistici
Sito web struttura: https://www.unive.it/dsu
Sede: Malcanton Marcorà
Research Institute
Research Institute for Digital and Cultural Heritage

Cristina Tonghini si è laureata presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia (1988) e ha conseguito un Ph.D. in Archeologia Islamica presso la School of Oriental and African Studies, University of London (1995); ha completato la sua formazione come borsista di ricerca post-dottorato presso l’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Storia (1996-1998).
Dal 2000 insegna Archeologia e Storia dell’Arte Islamica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.    

Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca archeologica nel mondo arabo (1988-2000): Emirati Arabi Uniti  (Ras al-Khaima, Abu Dhabi), Giordania (Petra), Siria (valle dell’Eufrate, Raqqa, Madinat al-Far, Qal‘at Ja‘bar), Yemen (Aden).

Ha diretto programmi internazionali di ricerca archeologica: Progetto Shayzar: study of fortified settlement in Bilad al-Sham (2002-2011), incentrato sul castello di Shayzar (Siria, provincia di Hama), finanziato da: Ministero degli Affari Esteri, Fondation van Berchem (Ginevra), World Monuments Fund (New York), Fondation Aidi (Parigi); Rebuilding the frontier: the citadel of Urfa (2014-2016), sulla cittadella di Urfa (Turchia), finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Università Ca’ Foscari.
Ha inoltre curato la progettazione di un nuovo percorso espositivo per la sezione islamica del Museo Nazionale di Damasco nell’ambito del programma di riabilitazione e valorizzazione promosso dalla Cooperazione allo Sviluppo, Ministero degli Affari Esteri (2008).

Dal 2017, con il progetto Land behind Mosul: settlement, landscape and material culture of the Islamic period in Northern Iraq, nell’ambito del programma The land of Nineveh Archaeological Project (LONAP, Università di Udine), ha orientato le sue ricerche sul mondo rurale di periodo islamico (VII-XX secolo) di una vasta area a nord-est di Mosul. 

Per approfondire questo filone di ricerca, nel 2022 ha preso il via il Tell Zeyd Archaeological Project (ZAP), incentrato su un sito rurale dell'entroterra storico di Mosul, finanziato dall'Università di Ca' Foscari con il patrocinio del MAECI. Dal 2023 il progetto è anche finanziato dalla Fondation Max van Berchem, Ginevra e da due PRIN (Prin 2022: Near Eastern Empires at Work: An archaeological approach to the study of empires, their organisation and impact on local societies and landscapes in northern Iraq- NEEW; Prin 2022 PNRR: Community Archaeology of Endangered Agropastoral Landscapes of Upper Mesopotamia - CArE).

I suoi interessi di ricerca sono orientati alle seguenti tematiche:

1. Economia e società del mondo rurale nel periodo islamico. 

2. Il paesaggio idraulico nel Vicino Oriente islamico, con particolare riferimento al sistema di mulini ad acqua.

3. L’insediamento fortificato e l’architettura militare nel Vicino Oriente islamico.

4. La produzione di manufatti mobili dal Mediterraneo islamico e la loro circolazione.

Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, fra cui 3 monografie, ha presentato i suoi lavori in vari convegni internazionali.
E’ membro del Comitato Internazionale dell’ICAANE (International Conference for the Archaeology of the Ancient Near East), nell’ambito del quale segue la sessione dedicata all’Archeologia Islamica. 
Partecipa al Comitato scientifico di riviste e collane internazionali.