Dipartimento di
Economia

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Agar Brugiavini

Agar Brugiavini

Economia politica

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Mi chiamo Agar Brugiavini, ho vissuto in diverse città: da Roma a Londra e ora vivo e lavoro a Venezia. Insegno Economia con un approccio quantitativo e con attenzione ai temi del welfare. Insegno al dottorato in economia in corso di Empirical Economics” e con lo stesso titolo un corso nella magistrale di Economics and Finance, inoltre insegno Economics of Risk nella magistrale DABS - Data Analytics for Business and Society e Economics of Labour and welfare nella triennale PISE. 
Nella mia ricerca di occupo di comportamenti individuali nelle scelte di risparmio, lavoro pensionamento, degli effetti della salute sulle condizioni economiche, dell’economia dell’invecchiamento, in particolare la non autosufficienza degli anziani (Long Term Care). Sto ora studiando anche le politiche di istruzione per i bambini di età scolare (fino ai 13-14 anni) attraverso un approccio empirico e sperimentale e di educazione finanziaria.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Mi sono laureata in Scienze Statistiche e Demografiche alla “Sapienza” di Roma, ho conseguito un Master of Science in Econometria e un dottorato in Economia presso la London School of Economics. Sono stata Fulbright Fellow negli USA (Northwestern University). Sono stata docente a Ca’ Foscari dal 1992, iniziando come ricercatrice, e ora professoressa di prima fascia in Economia Politica. Sono stata visiting Professor a University College London.  Ho svolto diversi ruoli a Ca’ Foscari: direttrice del dottorato, direttrice del Collegio Internazionale, Prorettrice alla didattica, Dean della Venice International University.

Ha sempre pensato che questa fosse la sua strada?
Sì, ho sempre avuto interesse per la ricerca e per capire l’economia. Durante il liceo mi appassionavano la Storia e la Matematica, con il tempo ho maturato l’idea che bisognava costruirsi degli strumenti economici e quantitativi per interpretare la realtà. Sono stata fortunata a incontrare docenti che mi hanno motivata e ad avere opportunità nel mio percorso.

Cosa significa, per lei, insegnare e fare ricerca?
Credo di svolgere un ruolo fondamentale per il Paese – ovviamente non da sola – ma come parte di uno sforzo collettivo.  La ricerca da un lato e il passaggio delle conoscenze attraverso la didattica sono i motori dello sviluppo economico e sociale. 
Questo valore emerge anche degli studi che conduco.

Cosa dice ai giovani che si avvicinano alla ricerca oggi?
Fare ricerca è un lavoro di grande soddisfazione e di grande utilità, costa sacrifici, se fatto seriamente, ma ne vale la pena. Dico anche di pensare all’impegno nello studio come un investimento – qualunque siano le scelte future, per cogliere al meglio le opportunità.