Dipartimento di
Economia

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Stefano Campostrini

Stefano Campostrini

Statistica sociale

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Sono Stefano Campostrini, professore ordinario di Statistica Sociale. Insegno in diversi Corsi di Laurea il come, grazie alla Statistica, si possa passare dai dati a informazioni, utili nei processi decisionali. Come statistico sociale, oltre ai metodi, mi occupo dei problemi “sostanziali”. In particolare mi sono occupato di studio di contesti legati alle organizzazioni pubbliche e a servizi e politiche pubbliche. L’esperienza internazionale, in particolare riguarda la Sanità Pubblica e la Promozione della Salute. Studio le diseguaglianze di salute e, recentemente, la governance territoriale e l’innovazione sociale. Recentemente ho fondato un Centro a Ca’ Foscari: il Governance & Social Innovation Center.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Dottorato a Padova, Ricercatore prima all’estero, all’Università di Edimburgo, poi a Padova. Sono diventato professore a Pavia dove ho lavorato 5 anni prima di trasferirmi a Venezia. Ma ho molto lavorato in contesti internazionali. Con diverse organizzazioni internazionali (OMS, ILO, World Bank), nazionali (Ministeri della Salute e strutture collegate di diversi paesi) e NGO.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
Poter mettere a disposizione le mie competenze a livello internazionale e, dopo un bel po’, essere ascoltato dai “grandi decisori”.

Qual è l'aspetto che più l'appassiona del suo ambito di ricerca?
Fare ricerca è come praticare un’arte: lo si fa per passione. Arrivare a certi livelli richiede costante impegno e forse una serie di sacrifici, ma, data la passione spesso non li si percepiscono tali. Mi sono trovato a far ricerca quasi per caso, non avrei mai pensato di fare il prof, ma, appunto è stata la passione a guidarmi e le moltissime relazioni che in questo affascinante mondo ho costruito. Oggi, oltre a certe soddisfazioni professionali, quello che mi motiva di più è lavorare con i giovani. Sia con gli studenti che con i giovani che collaborano con il Centro che dirigo.