Dipartimento di
Economia

Primi piani

Davide Raggi

Davide Raggi

Econometria

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca
Mi chiamo Davide Raggi, ed insegno Econometria. In generale, sono interessato allo studio di metodi computazionali per l’analisi di problemi statistici ed economici. Quello che mi piace davvero, tuttavia, non è solo concentrarmi sulla metodologia, ma sul trovare un modo per applicare dei metodi possibilmente complessi a problemi reali, per cercare di dare un piccolo contributo al dibattito su istanze di pubblico interesse.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Mi sono Laureato in Scienze Statistiche ed Economiche presso l’Università degli Studi di Padova, dove poi ho anche conseguito il dottorato di ricerca in Statistica. Mi sono principalmente interessato di metodi computazionali per la statistica, con applicazioni ai modelli economico/finanziari. Sono stato poi ricercatore e professore associato di Econometria presso il Dipartimento di Scienze Economiche presso l’Università di Bologna, per circa 15 anni, prima di arrivare a Ca’ Foscari.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
Le soddisfazioni più grandi sono quelle che arrivano dopo molta fatica. Quando dopo mesi o anni di lavoro, e spesso molte frustrazioni, finalmente si riescono ad ottenere risultati credibili e coerenti. Sono quelle le soddisfazioni che cerco. Se poi questi risultati si trasformano in pubblicazioni scientifiche di buon livello, allora è ancora meglio.

Ha sempre pensato che questa fosse la sua strada?
Non ho sempre pensato fosse la mia strada. Ci sono arrivato un po’ per caso. Certamente la tesi di laurea mi aveva appassionato, e qualche risultato l’avevo ottenuto. Ma non avrei pensato all’epoca di intraprendere la carriera accademica. Una volta laureato, però, ho avuto l’occasione di lavorare come junior researcher presso la Fondazione “E. Mattei”, nella quale ho cominciato ad osservare l’ambiente accademico da una prospettiva diversa. Contemporaneamente, alcuni amici iniziarono il percorso di dottorato, anche se in settori completamente diversi. Ho deciso quindi di provare anch’io questa strada, che poi mi ha portato qui. 

Cosa dice ai giovani che si avvicinano alla ricerca oggi?
Ci vuole pazienza e costanza. Prima di affrontare un problema di qualsiasi natura, è opportuno costruirsi delle basi teoriche, sia matematico/statistiche che economiche. Senza di quelle secondo me non è possibile trovare dei risultati replicabili e coerenti. E’ importante non demoralizzarsi troppo quando le cose non vanno bene ed i risultati tardano ad arrivare. E’ anche importante sapersi arrangiare, saper portare avanti un’idea od un progetto in maniera autonoma e non necessariamente contare su una figura più senior. Qualche volta non ci sono soluzioni pronte per un problema, quindi occorre affrontarlo in maniera originale, magari attingendo da discipline diverse e qualche volta contando solo sulle proprie capacità.