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Premio Nobel per la Letteratura a László Krasznahorkai, ospite del Festival Incroci di Civiltà nel 2022

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Assegnato oggi il Premio Nobel per la Letteratura allo scrittore ungherese László Krasznahorkai, «per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte».

Nel 2022, László Krasznahorkai è stato ospite della cerimonia di apertura della quindicesima edizione del Festival internazionale di Letteratura Incroci di Civiltà, organizzato dall’Università Ca’ Foscari Venezia. In quell’occasione, è salito sul palco del Teatro Goldoni insieme ad Antonio Scurati e Pietro Del Soldà, inaugurando ufficialmente il programma del Festival.

"Sono felice che László Krasznahorkai, che abbiamo avuto l’onore di ospitare a Incroci di civiltà nel 2022, abbia ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura - ha commentato Flavio Gregori, direttore del Festival incroci di Civiltà. - È un riconoscimento che celebra una voce unica, capace di esprimere la complessità del mondo in una prosa ipnotica, visionaria, ma sempre lucida e precisa. Nelle sue opere – da ‘Satantango’ a ‘Melancolia della resistenza’ a ‘Seiobo è discesa sulla terra’ – Krasznahorkai scava nei temi del caos, della follia, della redenzione e della bellezza come forma di conoscenza. La sua scrittura nasce da una feconda tradizione culturale mitteleuropea: una civiltà fondata su un rapporto profondo, tragico ma anche ironico, con il mondo e la storia. Krasznahorkai ci mostra la potenza e la forza rivelatrice della letteratura.”

Di seguito il video della conversazione con László Krasznahorkai (dal minuto 54:40), dove l'autore afferma anche che “Le varie civiltà in un mondo globale si rafforzano le une con le altre. Gli incroci di civiltà rafforzano il mondo, l'umanità, le persone: incrociandoci diventiamo più forti ma non confondiamo tutto ciò con l'invasione di altre civiltà”.

Krasznahorkai è nato a Gyula, in Ungheria, nel 1954. Ha vinto numerosi premi internazionali e le sue opere sono state pubblicate in molti paesi. È considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente, è autore di sette romanzi e cinque raccolte di racconti. Nel 2015 ha vinto l’International Man Booker Prize. Bompiani ha pubblicato nel 2016 “Satantango”, finalista al Premio Gregor Von Rezzori e al Premio Strega Europeo 2017, “Melancolia della resistenza” e “Il Ritorno del Barone Wenckheim”, vincitore del National Book Award for Translated Literature nel 2019. Recentemente sono stati pubblicati in italiano anche “Guerra e Guerra” e “Seiobo è discesa quaggiù”.

Bibliografia italiana essenziale László Krasznahorkai: Seiobo è discesa quaggiù, Bompiani, 2021 (trad. it. Dóra Várnai); Guerra e Guerra, Bompiani, 2020 (trad. it. Dóra Várnai); Il ritorno del barone Wenckheim, Bompiani, 2019 (trad. it. Dóra Várnai); Melancolia della resistenza, Bompiani, 2018 (trad. it. Dóra Mészáros, Bruno Ventavoli); Satantango, Bompiani, 2016 (trad. it. Dóra Várnai)