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Davide Spallarossa è il primo neodottore magistrale in Engineering Physics dell’Università Ca’ Foscari Venezia

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Davide Spallarossa è il primo neodottore magistrale in Engineering Physics dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Giunto a Ca’ Foscari per il biennio di specializzazione, dopo il triennio al Politecnico di Milano, ha discusso da pochi giorni la tesi Navigating the materials space: from property features to networks, su come utilizzare la teoria delle reti (sviluppatasi con l'avvento dei social network e con la grande mole di dati disponibili) per studiare i materiali. “I materiali, con le loro strutture e proprietà, "vivono" in uno spazio di cui non conosciamo quasi nulla – ha spiegato il neodottore. - La mia tesi è stata un primo passo in questa nuova direzione, creare delle reti di materiali, dove materiali simili sono collegati. Così facendo ci siamo trovati ad avere uno strumento nuovo che potrebbe darci nuove informazioni e punti di vista sullo spazio dei materiali”.

Il corso di laurea magistrale in Engineering Physics, erogato in lingua inglese, è nato a Ca’ Foscari nell’anno accademico 2022/2023, poco dopo l’attivazione della laurea triennale in Ingegneria Fisica. Statistiche occupazionali da Ca’ Foscari non sono chiaramente ancora disponibili, ma il corso omologo al Politecnico di Milano registra una occupazione totale a 12 mesi dalla laurea, e ben oltre il 90% già a 6 mesi. Gli stipendi in ingresso al mondo del lavoro sono tra i più alti in assoluto di qualunque disciplina. Lunedì 5 maggio, alle ore 10.30 su Zoom, ci sarà la presentazione del corso di Engineering Physics nell'ambito degli Open Days lauree magistrali.

“Il corso di laurea magistrale in Engineering Physics crea figure professionali molto versatili, con forte preparazione in fisica, matematica, e ingegneria informatica ed elettronica. Sono le competenze in assoluto più richieste nel mondo del lavoro al momento, e la forte preparazione fondamentale permette ad un neolaureato o ad una neolaureata di imparare velocemente le competenze specifiche richieste in un determinato impiego. Questa versatilità e rapidità di apprendimento è forse la caratteristica più apprezzata da aziende ed enti che hanno assunto laureati e laureate in Engineering Physics. Tutto questo è ben conosciuto e risaputo nel resto d’Europa e negli Stati Uniti, dove questo corso di laurea è storicamente il più ambito in ambito STEM" - spiega Stefano Bonetti, uno dei due relatori della tesi di Davide Spallarossa, coordinatore del corso cafoscarino e professore di Fisica Sperimentale della Materia.

“Engineering Physics a Venezia poi ha una sua peculiarità: i tre percorsi formativi innovativi nelle tecnologie quantistiche, nella fisica del cervello e nella fisica della finanza e dell’economia, i cosiddetti sistemi complessi. Questi temi, apparentemente diversi tra loro, possono essere descritti con un approccio teorico più generale, quello della teoria delle reti. La tesi di Davide Spallarossa è un esempio di come questa teoria permette di aprire una direzione completamente nuova in un campo di ricerca come quello dei materiali, fondamentali per la nostra società. La tesi di Davide costituisce l’ossatura di una pubblicazione che apre una nuova frontiera di ricerca“ - continua Guido Caldarelli, l’altro relatore della tesi, professore di Fisica Teorica e Direttore dell’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR.

“Il corso di Engineering Physics è sicuramente al passo con i tempi, offre uno sguardo sui temi più importanti della ricerca moderna, avvalendosi di docenti competenti e motivati, che fanno attivamente ricerca – ci ha raccontato Davide, subito dopo la conclusione del suo percorso. - In particolare, io ho frequentato l'indirizzo in Quantum Science and Technologies, uno dei tre possibili percorsi, che permette di studiare materie come l'ottica e la computazione quantistica, fondamenti delle prossime rivoluzioni tecnologiche.
Il corso è giovane ma ben strutturato, aperto al dialogo con gli studenti per trovare i corretti modelli di insegnamento. Fin da subito mi sono state proposte molte possibilità di tesi e di percorsi successivi alla laurea, sia in ambito accademico che industriale. A distanza di poche settimane dal conseguimento del titolo ho già un impiego in una startup dell'ateneo, in attesa di un possibile dottorato. Il desiderio di rimanere in accademia è sicuramente frutto della passione delle persone che ho incontrato durante il mio percorso formativo”.

La startup è la spin-off RARA Factory di Ca’ Foscari, che ha come obiettivo di rimpiazzare tutte le terre rare e i materiali critici con composti fatti di materiali abbondanti e sostenibili. La spin off è stata fondata dagli stessi Stefano Bonetti, Guido Caldarelli (DSMN), il precedente Rettore Michele Bugliesi (DAIS) e Stefano Micelli (VSM)

Federica Scotellaro