Progetti di filologia 
Dipartimento di Studi linguistici comparati

The Transmission of Old Church Slavonic Texts

Responsabile scientifico: Alessandro Maria Bruni (PI)
Durata: 2023-2025
Contributo: 203.647 €
Ente finanziatore: MUR – PRIN 2022
Abstract: Il progetto si pone l’obiettivo di fornire nuovi strumenti per l’avanzamento delle conoscenze nel campo della trasmissione testuale di opere in lingua paleoslava (o slava ecclesiastica antica) che costituiscono il fondamento della letteratura della Slavia Christiana (IX-XI secolo). Lo scopo consiste nella realizzazione di un repertorio, nel quale venga ricostruita la storia testuale sia di scritti tradotti dal latino e dal greco sia di quelli originali, composti direttamente in paleoslavo da autori dell’epoca, colmando un vuoto scientifico nella Filologia slava. Nel corso dei due anni è prevista la creazione di un database che fungerà da supporto per la produzione di studi su ogni singola tradizione manoscritta, i quali confluiranno in un volume che sarà finalizzato per la stampa entro sei mesi dal termine del finanziamento e in saggi da pubblicare su riviste scientifiche di alta collocazione editoriale e di rilevo internazionale. L’analisi dei testi sarà condotta secondo rigide linee guida metodologiche e avrà una precisa configurazione strutturale in modo tale da facilitare un’esplorazione uniforme di ciascun corpus preso in esame. I ‘portatori di varianti’ conservati, e comunque tutti i testimoni che risultino di particolare importanza sul piano critico testuale, saranno oggetto non solo di un approfondito studio linguistico, ma anche di un attento vaglio paleografico e codicologico. Particolare cura sarà dedicata anche alla contestualizzazione e alla comparazione con altre aree linguistiche, evidenziando eventuali differenze e analogie con l’ambito bizantino, mediolatino, germanico e romanzo. L’adozione di un approccio integrato e sistematico è un prerequisito necessario per introdurre metodologie innovative e interdisciplinari che favoriscano un cambio di prospettiva rispetto al passato. Invece di selezionare come punto di partenza un numero limitato di opere, accessibili nei più antichi manoscritti glagolitici e cirillici, databili approssimativamente tra la fine del X e l’inizio del secolo XI, sarà prestata invece attenzione a testimoni recenziori, riferibili al XIV-XV secolo, che costituiranno il periodo chiave dell’indagine. La visione proposta è in contrasto con una tradizione di lunga data nella disciplina, la quale prevedeva, al contrario, che gli studiosi si concentrassero sulle fonti cronologicamente più antiche, focalizzando, in ottica neogrammatica, le loro osservazioni quasi esclusivamente sui tratti linguistici (in particolare ortografici) a scapito degli aspetti critico-testuali. Questa prassi, da considerarsi obsoleta, ha avuto conseguenze distorsive ai fini di una corretta stima dell’estensione del patrimonio letterario e linguistico della Slavia Christiana, giacché un consistente numero di testi non sono stati esaminati o lo sono stati solo in minima parte solo perché non trasmessi in codici appartenenti al cosiddetto “canone paleoslavo”. Un allargamento della ricerca a testimoni recenziori, includendo aspetti testuali, da studiare secondo il metodo degli errori significativi (Leitfehler), linguistici e codicologico-paleografici, permetterà non solo di ricostruire con maggior accuratezza le diverse fasi della trasmissione delle opere paleoslave dalle origini fino ai periodi più tardi della tradizione; essa sarà di fondamentale importanza anche ai fini della futura produzione di edizioni critiche attendibili che oggi rappresentano una rarità nel panorama della Filologia slava e che costituiscono uno strumento imprescindibile sia per valutare l’ampiezza dell’eredità letterario-culturale delle origini sia per lo sviluppo di nuove ricerche nel settore della linguistica storica.

A digital scholarly edition of the "Leges Langobardorum": social memory, historical legacy and valorisation of cultural heritage

Responsabile scientifico: Marina Buzzoni (PI)
Durata: 2023-2025
Contributo: 189.680 €
Ente finanziatore: MUR – PRIN 2022 PNRR
Abstract:
Il progetto è volto ad allestire una serie di edizioni diplomatiche, corredate dei facsimili digitali, di tutti i testimoni che compongono la tradizione documentaria delle Leges Langobardorum. Inoltre, verrà fornita una nuova edizione critica del corpus, per la prima volta basata sulla sua recensio completa. Per perseguire tale scopo, oltre alla codifica in XML TEI dei vari livelli testuali, verranno sviluppate delle features specifiche del software di visualizzazione EVT (Edition Visualisation Technology), in particolare per quanto concerne la funzione dell’edizione integrata, che renderà possibile il passaggio continuo dalle edizioni diplomatiche al testo criticamente stabilito. Inoltre l’edizione verrà dotato di un glossario scientifico dei termini longobardi, la trattazione dei quali è attualmente sparsa in pubblicazioni differenti per tipologia e cronologia, il cui reperimento risulta non sempre facile. I materiali dell’edizione digitale saranno conformi ai princìpi FAIR e, vista l’eredità longobarda in Italia, il progetto avrà un impatto anche nel settore GLAM per la valorizzazione del patrimonio culturale.

ALIM (Archivio digitale della Latinità Italiana del Medioevo). Prassi e teoria dell’archiviazione informatica e del trattamento filologico-ecdotico dei testi medievali

Responsabile: Marina Buzzoni, Durata: 36 mesi (scadenza 05/02/2020), Contributo: € 48.890,00 (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale - PRIN)

L’Unità di Venezia lavorerà all’implementazione della biblioteca digitale ALIM impegnandosi, da un lato, nella produzione di nuove edizioni e, dall’altro, nell’immissione di opere volte a contestualizzarle e valorizzarle al meglio. Dal punto di vista testuale, il progetto verterà sul corpus giuridico longobardo e sulla letteratura omiletica a partire dalla produzione nell’Italia ostrogota, ma con un’apertura alla tradizione carolingia.

Last update: 19/12/2024