CLab - Sede Venezia

Contatti

Settore Didattica Innovativa:  clab@unive.it, tel. 041 234 7035

Il CLab si struttura in laboratori di 6/8 settimane con l’obiettivo di accompagnare studenti/studentesse universitari/universitarie e laureati/laureate con background disciplinari diversi, in un processo di sviluppo di progetti originali su sfide e problemi reali, attraverso la valorizzazione della loro creatività e utilizzando metodologie innovative quali il Design Thinking e il Business Model Canvas.

In collaborazione con

Fondazione Università Ca' Foscari

A chi è rivolto

I laboratori sono rivolti a

  • studenti e studentesse dei corsi di Laurea di I livello di Ca’ Foscari
  • studenti e studentesse dei corsi di Laurea Magistrale di Ca’ Foscari
  • studenti e studentesse dei corsi di Laurea e Laurea magistrale di altri atenei
  • laureati e laureate di Ca’ Foscari e di altri atenei
  • studenti e studentesse delle scuole superiori

L’ammissione ai singoli laboratori è definita attraverso specifici bandi, che disciplinano contenuti e organizzazione del laboratorio, modalità di candidatura e criteri di selezione.

Laboratori attivi

CLab Musei+ - Genere, identità e rappresentazione nelle istituzioni culturali

10 ottobre - 13 dicembre 2024

Scadenza iscrizione: entro le ore 12:00 del 30 settembre 2024

Modulo di iscrizione

Come conciliare l’identità di un museo d’arte antica con le istanze del nostro tempo?

Il museo è un organismo vivente che nei secoli ha giocato un ruolo fondamentale nell’affermazione di cambiamenti sociali e che, secondo la definizione ICOM (International Council of Museums), conta tra le proprie missioni principali l’educazione e la comunicazione secondo logiche inclusive e partecipative.

La sfida lanciata dal CLab Musei+, in collaborazione con l'Accademia Carrara di Bergamo, è quella di ideare e progettare una proposta concreta che apra le porte del museo alle istanze queer e della comunità LGBTQA+ in un’ottica inclusiva e plurale, tenendo conto della necessità di adeguamento al contesto.

Metodologie didattiche

Metodologia per l'innovazione di gruppo sviluppato dalla d.School della Stanford University, promuove la creatività e la collaborazione tra le discipline e consente l'esplorazione e la riformulazione dei problemi a partire dai bisogni delle persone, favorisce empatia e fiducia creativa, per superare il fallimento.
Quello che la differenzia dal solito processo creativo (problema > idea > soluzione) è l’atteggiamento stesso verso la fase di progettazione e di creazione. L’attenzione viene focalizzata sulla parola "thinking" e quindi sul fatto che alla base di ogni progetto ci sia il tentativo di rispondere ad una necessità umana. È quindi un processo incentrato sulla persona (human-centered), sui suoi bisogni e sulle soluzioni che vengono ideate.

  • Il Business model descrive il modo in cui un’azienda guadagna e ottiene profitti. Il business model schematizza le logiche che stanno dietro il valore di un’azienda, ovvero quella strategia che l’imprenditore/imprenditrice elabora per realizzare profitto fornendo valore ai propri clienti. Secondo la classica definizione il business model "descrive la logica con la quale un’organizzazione crea, distribuisce e cattura valore”. Questa definizione è di Alexander Osterwalder, ideatore del Business Model Canvas, un modello strategico usato per la creazione e lo sviluppo di business model. In pratica è un template visuale che mostra l’infrastruttura, i prodotti, i clienti, i fornitori ed altri elementi che contraddistinguono un'impresa.
    Il business model può essere facilmente costruito e identificato usando il business model canvas, una struttura visiva presentata da Alexander Osterwalder che identifica i 9 elementi chiave del business model.
  • Business Model Kit - da Board of Innovation
    Questo strumento dà la possibilità di creare modelli e visualizzare le relazioni che sono alla base della risposta progettuale individuata.

Trasmissione delle basi della ricerca sociale sui consumi: teorie sul tema, esempi concreti di ricerca e una sintesi delle metodologie quali-quantitative da poter utilizzare. Segue implementazione della ricerca sul campo, sia per testare quanto detto nella prima parte sia per reperire dati utili per le proposte degli studenti e delle studentesse, che sono chiamati a definire delle personas e dei contesti di consumo al fine di supportare la loro proposta progettuale.

Comunicare in modo efficace significa sapersi esprimere in ogni situazione con qualunque interlocutore sia a livello verbale che non verbale (espressioni facciali, la voce e la postura), in modo chiaro e coerente con il messaggio che vogliamo trasmettere.

Il Public speaking è la disciplina che fornisce gli strumenti e strategie di comunicazione che permettono a un relatore  di esporre dei concetti di fronte a un pubblico in maniera chiara ed efficace.

Lo Storytelling è una forma di comunicazione dalle origini molto antiche: nasce, infatti, dall’arte della narrazione, del racconto prima orale poi in forma scritta che l’uomo utilizza da millenni per tramandare storie, conoscenze, memorie e tradizioni. Lo Storytelling è l’arte di raccontare arricchendo la narrazione di dettagli, di emozioni in modo da coinvolgere pienamente chi ti sta ascoltando o leggendo. Utilizzato anche a livello aziendale, permette, per esempio, di comunicare in modo emozionante con i propri clienti, farsi conoscere, comunicare la propria mission in modo efficace o pubblicizzare al meglio il proprio brand.

Testimonianze

“Partecipare al CLab è stata un’esperienza stimolante che ha superato le mie aspettative. L’ambiente di apprendimento coinvolgente ha favorito le collaborazioni necessarie e il flusso di pensiero innovativo. Personalmente, ho acquisito esperienza nel lavoro di squadra, nel public speaking, nel design thinking, nella creatività e nell'innovazione. Mi ha fornito strumenti pratici per lavorare a futuri progetti complessi e interdisciplinari. Inoltre, come studente internazionale con un livello intermedio di italiano, sottolineo il fatto che il CLab mi ha aiutato a usare la lingua con un vocabolario più formale e tecnico.”

Eyder Sebastian Quinonez Paredes, ha partecipato al CLab EcoArte

"CLab è scoperta, partecipazione, commistione di saperi e libera circolazione di idee. Tramite la supervisione di esperti del settore, abbiamo avuto l’opportunità di realizzare una full-immersion nei metodi del design thinking, allo scopo di concretizzare passo dopo passo la nostra vision. Grazie alle numerose attività di team-building, ho potuto collaborare con persone appassionate che mi hanno fatto crescere sia nella sfera accademica che professionale. Tuttavia, il valore del laboratorio non si riduce solamente nel fare un percorso di sviluppo individuale, ma offre il vantaggio di fare un’esperienza condivisa, amplificandone l’impatto finale. Lo rifarei? Mille volte sì, e con entusiasmo lo consiglio a tutti."

Donatella Ottoboni, ha partecipato al CLab: La Memoria dei ghiacci

"Il Contamination Lab mi ha permesso di confrontarmi, collaborare e conoscere, insieme a colleghi in possesso di competenze diverse dalle mie e sotto la supervisione e l'insegnamento degli esperti che ci hanno guidato per tutto il laboratorio.
Mi sono messa in gioco, ho scoperto nuovi interessi e ho appreso skills utili nel mio percorso, sia accademico che lavorativo che personale. È un'esperienza che consiglio, nella quale immergersi totalmente."

Fabiola Ferretti, ha partecipato al Contamination Lab: Il futuro del cibo.  

Edizioni passate

  • Durata e periodo: 1 settimana (6, 10-13, 16 settembre 2024)
  • Impegno: 36 ore di lavoro
  • Obiettivo: Stimolare il pensiero critico e la creatività, incoraggiando i partecipanti a ideare un parco che celebri la figura di Ippolito Nievo offrendo un'esperienza culturale sostenibile, arricchita da esposizioni dinamiche, tour guidati, programmi educativi e eventi culturali.L’iniziativa s’inserisce nel progetto “Ecosistema Innovazione - Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem (iNEST)” che si inserisce nell’ambito del più ampio programma del PNRR, Missione 4 Istruzione e ricerca, Componente 2 - Dalla ricerca all’impresa, Investimento 1.5 finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, per la creazione e il rafforzamento di “Ecosistemi dell’innovazione” sul territorio nazionale.
  • In collaborazione con: Liceo Statale XXV Aprile Classico – Scientifico – Musicale di Portogruaro.
  • Gruppo e progetto premiato: Gruppo 4 Ippolito Fam – “NievoGo!”. "NievoGo!" è un progetto sul parco letterario Ippolito Nievo dedicato alle giovani generazioni che promuove la conoscenza di un autore del territorio, spesso non approfondito dal programma scolastico. Una settimana a tema che coniuga la cultura e il divertimento: da un “escape room” basata sull’opera di Nievo con annesse tappe culinarie a un ballo finale con abiti d’epoca reperibili in negozi locali, questa esperienza mira ad avvicinare gli studenti all’autore. Promosso da video-lezioni create ad hoc e una comunicazione social coinvolgente ed ironica unisce eventi a tema ad attività culturali. Non ti preoccupare del trasporto: ti dà un passaggio la “Navetta Ippolito”!
  • Durata e Periodo: 8 settimane (15 marzo - 17 maggio 2024)
  • Impegno: 150 ore di lavoro - 6 CFU
  • Obiettivo: La maggior parte delle imprese attualmente iscritte al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale è espressione di attività con una lunga tradizione, fortemente radicate nel territorio e a conduzione familiare. Il 550nario dello Statuto dei Brevetti veneziano (il primo al mondo), sarà l’occasione per far divenire il “Marchio Storico”, che riassume importanti valori positivi di un’impresa, un efficace strumento di promozione per le nostre imprese.
  • In collaborazione con: Intesa Sanpaolo S.p.A.
  • Gruppo e progetto premiato: Gruppo 2 – “Radici nel tempo, sguardo al futuro: il nuovo volto del Marchio Storico”. “Radici nel tempo, sguardo al futuro: il nuovo volto del Marchio Storico" è un progetto che mira ad accrescere il valore del marchio storico, creando vantaggio competitivo per le aziende e offrendo valore aggiunto ai consumatori. Si articola in tre fasi principali: creazione, condivisione e trasmissione del valore, proiettando i marchi storici verso un futuro di successo.
  • Durata e periodo:8 settimane (16 ottobre - 15 dicembre 2023)
  • Impegno: 150 ore di lavoro - 6 CFU
  • Obiettivo: L’arte aiuta a capire il passato e a immaginare il futuro. Leggere i cambiamenti climatici e le grandi questioni ambientali contemporanee in un quadro, un monumento, una scultura-installazione, una fotografia, un video o una performance, è un modo complementare a quello della scienza per comprendere, formare una consapevolezza ecologica, individuare azioni e soluzioni sostenibili.In collaborazione con tre sedi prestigiose museali veneziane - le Gallerie dell’Accademia, la Fondazione Querini Stampalia e l’Isola del Lazzaretto Nuovo - i partecipanti dovranno elaborare percorsi basati su forme di fruizione immersive ed esperienziali, così come ideare materiali didattici digitali e a stampa che possano essere usati anche altrove, considerando che il patrimonio artistico veneziano è parte integrante dei programmi scolastici in Italia e all’estero. Obiettivo finale sarà elaborare modi originali di vedere e di esercitare lo sguardo attraverso la correlazione tra arte e ambiente.
  • In collaborazione con: Lazzaretti Veneziani, Galleria dell'Accademia, Fondazione Querini Stampalia, M9, Fondazione di Venezia.
  • Gruppo e progetto premiato: Gruppo 4 - Bubble Team: st.ART.the.change e il Gruppo 5 - Gruppo 5: Artimuse. St.ART.the.Change propone un modello rinnovato di didattica e fruizione museale finalizzato a rendere maggiormente consapevoli studenti e adulti su tematiche chiave della crisi del cambiamento climatico. L’approccio intergenerazionale e l’analisi delle opere d’arte sotto un punto di vista rinnovato ci permettono di preservare l'ecosistema veneziano. Artimuse propone un percorso multimediale nei musei che utilizza le opere d’arte per approcciarsi agli effetti della crisi climatica; il visitatore riceverà in dotazione un pieghevole con la mappa del museo e un visore che lo accompagneranno nell’analisi di alcune opere. Lo scopo è quello di aggiungere una sfera interattiva senza stravolgere i percorsi, offrire diversi sguardi di lettura, far sentire il visitatore protagonista.

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Last update: 20/11/2024