N. 34, 07/2017 - Tortura e infanzia
DEP - Deportate, esuli, profughe
Il numero monografico nasce da un seminario organizzato il 26 giugno 2015 per la giornata internazionale a sostegno delle vittime di tortura.
I saggi raccolti nella rubrica “Ricerche” analizzano la violenza durante un conflitto armato, tra le pieghe dell’educazione religiosa, tra le mura domestiche, seguendo le rotte migratorie, per la mancanza di registrazione anagrafica. Bambine e bambini invisibili, abusati, feriti, vittime di violenza che assume le più diverse forme – incluso il silenzio. La rubrica “Documenti” propone, tra gli altri, la traduzione di un documento del 1932 sulla tratta di ragazze a scopo di matrimonio forzato. Una intervista, nella sezione “Interviste e testimonianze”, ci racconta la situazione dei minori in Argentina, paese cui è dedicata anche la sezione Donne e terra. Infine, i temi affrontati sono stati ripresi anche nella sezione dedicata alle recensioni.
Numero completo
N. 34 del 07/2017 - Tortura e infanzia a cura di Sara De Vido | 2.45 M |
Singoli contributi
Indice | 89 K | |
Introduzione a cura di Sara de Vido | 675 K | |
In ricordo di Anna Rossi Doria Maria Grazia Suriano | 642 K |
Ricerche
Sara Valentina Di Palma, Storie d’infanzia. I bambini parlano quando le galline fanno la pipì. Proposte per fare Child Studies in Italia L’obiettivo dell’articolo è di indagare le possibilità di condurre child studies in Italia. Poiché non vi è alcuna specifica definizione di infanzia, l’autore sostiene che, più che considerare una storia unica di infanzia, è necessario concepire storie di infanzia, o, meglio, storie di bambini e bambine. Il contributo presenta numerosi esempi tratti dalla storia, dalla letteratura e da interviste che l’autrice ha realizzato nel corso degli anni. | 822 K | |
Elisa Pelizzari, Dall’educazione religiosa alla violenza. Gli allievi coranici mendicanti (Senegal e Mali) Questo articolo analizza la realtà delle scuole coraniche informali in Senegal e Mali, in un periodo di rapida urbanizzazione e monetizzazione. In queste scuole, i giovani studenti (talibés) ricevono una specifica educazione religiosa, ma sono anche sottoposti a condizioni di vita molto dure per rafforzare il loro carattere e gli insegnanti (marabouts), che sono considerati uomini di religione e non solo pedagoghi, hanno fatto ricorso a una serie di tecniche magico-religiose (maraboutages). | 844 K | |
Pishko Shamsi, Children in Armed Conflict. Child recruitment and education in regions controlled by armed groups in Syria and Iraq [ENG] Il saggio prende in esame le conseguenze a lungo termine del conflitto armato sui bambini siriani ed iracheni, muovendo da una ricerca incentrata sulle regioni controllate dai gruppi armati non statali e includendo i rifugiati e gli sfollati che si trovano a vivere in quelle aree. L’attenzione è focalizzata su due aspetti: il reclutamento e l’impiego dei bambini da parte di forze armate e miliziani; gli attacchi contro le scuole e l’impatto sull’educazione. L’analisi delle dinamiche delle guerre nel corso degli ultimi due anni mostrerà come la violenza armata in Siria e in Iraq sia intessuta nella realtà sociale circostante. | 863 K | |
Veronica Pietrobono, I Bambini e le bambine invisibili della Repubblica Democratica del Congo Il presente articolo analizza la relazione tra tortura e registrazione alla nascita dei bambini nella Repubblica Democratica del Congo (Congo). Il numero di bambini sotto i cinque anni d’età non registrati alla nascita raggiunge i 230 milioni a livello mondiale. La situazione in Congo è particolarmente drammatica, in quanto solo al 30% dei bambini viene garantita un’identità legale. In questo articolo si intendono esplorare le cause che portano alla violazione così frequente di un diritto fondamentale in Congo e sottolineare come tale negazione esponga i bambini sia al rischio di tortura sia ad altre violazioni dei loro diritti fondamentali. | 790 K | |
Iside Gjergji, L’asilo dei minori Il silenzio sulla presenza dei minori richiedenti asilo in Italia si è tradotto in silenzio sulle loro vite, contrassegnate molto spesso da sfruttamento lavorativo e sessuale, nonché da trattamenti inumani o degradanti. A tale silenzio contribuiscono diversi fattori, tra cui anche il recente fenomeno sociale ed istituzionale che tende a ridurre, materialmente e simbolicamente, in ‘minorenni sociali’ anche i richiedenti asilo adulti. Accanto al fenomeno di infantilizzazione degli adulti si può scorgere nitidamente un altro, quello di adultizzazione dei minorenni richiedenti asilo. Questo articolo si propone di analizzare questi fenomeni attraverso gli strumenti della sociologia e del diritto. | 1.09 M | |
Sara De Vido, Quando i minori ‘testimoniano’ la violenza domestica: la violenza assistita alla luce della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa L’articolo analizza la nozione di violenza assistita alla luce della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa adottata nel 2011. Dimostra come la Convenzione abbia contribuito a riconoscere giuridicamente questa forma di violenza e a fornire delle misure precise volte alla protezione dei bambini vittime di violenza all’interno della famiglia. Il contributo propone altresì alcuni casi della giurisprudenza della Corte europea diritti umani, oltre che un recente caso posto all’attenzione delle corti italiane. | 727 K |
Documenti
Nina Boyle, What is Slavery? trad. e cura di Bruna Bianchi. Nel suo pamphlet, Nina Boyle affermò che la Convenzione contro la schiavitù era deliberatamente priva di misure di protezione delle donne dalla tratta e dal matrimonio forzato. La femminista identificava nella tratta delle donne a scopo di prostituzione e nella vendita di ragazze con scopo di matrimonio delle forme di schiavitù delle quali solo le donne erano vittime. | 1.09 M | |
Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza, Il diritto del minore alla libertà da ogni forma di violenza trad. di Aurora Granata, a cura di Sara De Vido. Il Commento Generale n. 13 del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza descrive le forme di violenza di cui i minori sono vittime, inclusa la violenza psicologica, l’abbandono e forme di violenza “culturalmente motivate”. | 755 K | |
Ahmed Nafeez, Unworthy victims: Western wars have killed four million Muslims since 1990; Felicity Arbuthnot, Dedicated to Madeleine Albright, on behalf of the children of Iraq, whose lives were a "Price Worth it” trad. di Alexandra David e Veronica Pietrobono, cura di Pietro Basso. I due articoli parlano di guerre e sanzioni, in Iraq and Afghanistan, che hanno avuto come vittime la popolazione civile, soprattutto i bambini e le bambine. Ciò è avvenuto nell’indifferenza della comunità internazionale. | 752 K |
Interviste e testimonianze
Celeste De Marco Videla, Infanzia avvelenata. Un dibattito in corso su infanzia, salute e agrochimici in Argentina. Un colloquio con Raúl Horacio Lucero Quali sono gli effetti dei pesticidi della monocultura della soia transgenica in Argentina? Molti, soprattutto sui bambini e le bambine. Ci sono insegnanti che denunciano gli effetti di spray tossici sui bambini delle scuole rurali che si trovano in prossimità dei campi coltivati; genitori che si interrogano sulla morte dei loro figli; e poi sono emersi casi di aborti spontanei e decessi di neonati in zone esposte a sostanze chimiche tossiche. Riflettere sulle violenze commesse ai danni dell’infanzia significa anche interrogarsi sui silenzi complici di tali ingiustizie e sul tentativo di nascondere agli occhi dell’opinione pubblica una situazione che viola i diritti dei bambini e delle bambine. | 192 K | |
Giselle Daiana Genna, Essere bambini in Rwanda: storie di un genocidio Sulla base della diretta esperienza dell’autrice in Rwanda, l’articolo sottolinea le devastanti conseguenze del genocidio Rwandese sui bambini. I bambini e le bambine ruandesi sono state vittime e strumenti di violenza durante il genocidio. Inoltre, sostiene l’autrice, al termine del genocidio, la società non solo si è trovata con il problema di migliaia di orfani, bambini traumatizzati, nelle strade, vittime di abusi e sfruttamento, ma anche con il problema della delinquenza giovanile e della responsabilità penale dei bambini colpevoli di crimini genocidari. | 798 K |
Recensioni, interventi
Donne e terra
Last update: 22/10/2024