photo credit Eugenia Pasanisi

Rifiuti in Adriatico: scienza e pescatori alleati

Il progetto ML-REPAIR ha avviato una collaborazione tra scienza, comunità costiere e associazioni di pescatori che ha portato alla raccolta di 43 tonnellate di rifiuti raccolti in Adriatico, 14 soltanto a Chioggia

Come gestire il problema dei rifiuti marini in Adriatico? Il progetto europeo ML-REPAIR lo ha affrontato sviluppando una collaborazione tra scienza, comunità costiere e associazioni di pescatori. I risultati di questa sinergia sono stati presentati martedì 10 settembre all’Auditorium Santa Margherita.

L’occasione è stata la conferenza finale del progetto Interreg Italia-Croazia ML-REPAIR - REducing and Preventing, an integrated Approach to Marine Litter Management in the Adriatic Sea (www.ml-repair.eu/en), in via di conclusione. Sono state presentate e discusse le esperienze, gli strumenti e le iniziative sviluppate al fine di ridurre il problema dei rifiuti marini nel Mar Adriatico attraverso attività scientifiche coordinate tra i vari partner Italiani (Universita’ Ca’ Foscari Venezia, ISPRA-Chioggia, Coop. MARE e Coop. LIMOSA) e Croati (IZOR, RERA, Sunce)

Il progetto si è focalizzato sullo sviluppo di innovativi strumenti e iniziative condivise con le comunità costiere e le associazioni dei pescatori al fine di gestire il problema dei rifiuti marini nel Mar Adriatico, condotto attraverso attività scientifiche coordinate tra i partner Italiani (Universita’ Ca’ Foscari Venezia, Prof. Giulio Pojana, ISPRA-Chioggia, Coop. MARE e Coop. LIMOSA) e Croati (IZOR, RERA, Sunce)

Tale obiettivo è stato perseguito attraverso attivita’ di Fishing for Litter (“pescare i rifiuti”) in collaborazione con le associazioni dei pescatori di Chioggia, Cattolica, Cesenatico, Molfetta, Spalato e isole adiacenti, che ha portato finora alla raccolta di ca. 43 ton di rifiuti attraverso il coinvolgimento di 73 pescherecci (14 tonnellate con 6 pescherecci solo a Chioggia), ulteriormente classificati secondo il materiale, l’origine e la natura chimica della componente plastica ai fini di un loro possibile riciclo dopo il loro stoccaggio in apposite aree implementate durante il progetto stesso.

E’ stata anche prodotta una app per dispositivi Android gratuita (ML-REPAIR App) per la registrazione geolocalizzata e fotografica delle tipologie di rifiuti raccolti in mare utile anche a futuri progetti e attività di “Fishing for Litter” Tali attivita’ di raccolta dei rifiuti marini hanno portano alla generazione di una Mappa di Implementazione del Fishing for Litter, un database web interattivo a libero accesso che raccoglie tutti i dati finora raccolti. Parallelamente è stata condotta una capillare attività di sensibilizzazione delle comunità costiere e dei turisti sul problema dei rifiuti marini attraverso opuscoli informativi, messaggi radio, installazioni a tema e conferenze, anche all’interno di campeggi, hotel e stabilimenti balneari (ca. 200 nel veneziano, per un totale di ca. 130.000 turisti coinvolti, anche grazie a due mostre e due animazioni in spiaggia). A questo è stata affiancata una capillare attività educativa mirata, attraverso innovativi laboratori interattivi e seminari tematici (120 nell’area veneziana, di cui 8 in campo), alle scuole primarie e secondarie delle coste italiana (Circa 1.200 studenti di 60 classi coinvolti solo nel veneziano) e croata. Durante la conferenza sono state presentate e discusse le esperienze, gli strumenti e le iniziative sviluppate al fine di ridurre il problema dei rifiuti marini nel Mar Adriatico attraverso attività scientifiche coordinate tra i vari partner Italiani (Universita’ Ca’ Foscari Venezia, ISPRA-Chioggia, Coop. MARE e Coop. LIMOSA) e Croati (IZOR, RERA, Sunce)

Nell’ambito della conferenza, indirizzata sia agli stakeholdes che al pubblico, si è tenuto un confronto con le esperienze di altri progetti di ricerca incentrati sulla problematica dei rifiuti marini e con la relativa legislazione, con l’obiettivo di individuare un percorso comune da intraprendere in futuro per salvaguardare il mare Adriatico.

Si attende infatti il varo della legge cosiddetta "Salva Mare" che dovrebbe consentire ai pescatori di portare a riva la plastica raccolta in mare senza accollarsi i costi di smaltimento.

Per ulteriori informazioni:

 ml-repair@unive.it