Cavallino, AI e trend setter al Patentino dell’Ospitalità

Quinto anno per il "Patentino dell'Ospitalità", il progetto di formazione permanente nell'ambito della valorizzazione e promozione di Cavallino-Treporti (Ve), la lingua di terra tra laguna e mare che ogni anno ospita milioni di turisti.

Finalizzato alla condivisione di informazioni e conoscenza approfondita del territorio, il progetto offre momenti di formazione e confronto guidati da docenze qualificate e/o esperti di tematiche specifiche. In questi quattro anni ha ufficialmente consegnato oltre 1000 patentini ai partecipanti, coinvolgendo più di 150 docenze di alto livello in oltre 350 lezioni in aula. Il Patentino, come incubatore di risorse e di valori, quest'anno è stato riconosciuto dal G20spiagge come Best Practice e modello di formazione per tutte le località balneari a livello nazionale.

Anche quest'anno Ciset ha partecipato con due interventi nel mese di dicembre. Il primo è stato curato da Erica Mingotto e si è incentrato sul rapporto tra intelligenza artificiale e turismo. La ricercatrice ha indagato i miti e le voci che girano intorno all'utilizzo dell'AI nel settore turistico, spiegando cosa c'è di vero e cosa possono e non possono fare tali sistemi nel settore ricettivo e del turismo più̀ in generale. Sulla base dell'esperienza pionieristica di Ciset proprio in questo campo, Mingotto ha spiegato quali aspetti valutare per decidere se adottare o meno tali tecnologie all'interno di un'azienda, e in che "ruoli", e quale impegno di adattamento è richiesto all'impresa per integrarle con successo nell'organizzazione.

Sabrina Meneghello, invece, ha approfondito il tema del turista esperienziale. Da alcuni anni, infatti, Ciset segue l'evoluzione di questo nuovo segmento, che sta emergendo trasversalmente in tutti i mercati e dettando i trend anche ai turisti più tradizionali. I turisti esperienziali sono interessanti per diversi motivi, dall'elevata disponibilità a spendere per le esperienze alla forte sovrapposizione con il segmento lusso, fino all'opportunità che offrono di valorizzare attività (artigianato, tradizioni locali, antichi mestieri e attività, piatti di cucina anche casalinga. ecc.) e, con esse, parti di territorio, finora marginali.