Nasce 'Insieme', la piattaforma di servizi per pazienti oncologici

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Foto di Glenn Carstens Peters su Unsplash

Supportare i pazienti oncologici senza frontiere, grazie al web. Con questo obiettivo l’Università Ca’ Foscari Venezia ha partecipato ad un progetto Interreg Italia-Slovenia per sviluppare una piattaforma online per facilitare lo scambio di informazioni sanitarie a vantaggio dei cittadini italiani e sloveni dell’area transfrontaliera tra Venezia e Lubiana. Il progetto, Ise-EMH, si concluderà a giugno ed è stato coordinato dall’azienda Arctur di Gorizia. Partner l’Irccs Bulro Garofalo di Trieste, il Polo Tecnologico Alto Adriatico di Pordenone, l’istituto Jožef Stefan di Lubiana e l’azienda Robotina.

La piattaforma studiata si chiama Insieme e intende promuovere i servizi sanitari d’eccellenza sul digitale. Attraverso il sito ise-emh.eu è possibile accedere a informazioni chiare e multilingue sulle principali patologie, dal cancro a malattie della pelle, cardiovascolari e Covid-19, per citare solo alcuni esempi. Inoltre, vengono indicate le strutture sanitarie a cui potersi rivolgere e risorse per approfondire. La piattaforma consente ai fornitori di aggiungere e integrare facilmente servizi e prodotti.

“Nel caso dei pazienti oncologici di cui ci stiamo occupando - spiega Flavio Rizzolio, professore di Biologia molecolare all’Università Ca’ Foscari Venezia - crediamo sia importante offrire una fonte online autorevole di informazioni non solo sulla patologia e le strutture a cui rivolgersi, ma anche sui servizi che il territorio può offrire per il benessere del paziente e dei famigliari che lo seguono. Su questi aspetti continueremo il nostro impegno anche dopo la conclusione del progetto”.

Il progetto ha organizzato a Ca’ Foscari due eventi di condivisione e test dei risultati con utenti della piattaforma. Il primo appuntamento dedicato ai servizi per i pazienti oncologici si è tenuto il 27 maggio al Campus Scientifico di Ca’ Foscari, il secondo il 13 giugno 2022 sul tema “Salute e ambiente: verso un approccio digitale”.

Piero Dal Poz