Migliorare la comunicazione della scienza, Ca’ Foscari nel progetto QUEST

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A Science Gallery Dublin, partner di QUEST, una mediatrice avvicina un visitatore all'opera Memory of a Brain Malformation, di Katharine Dowson (ph: Science Gallery Dublin)

La ricerca ben comunicata esprime tutto il suo potenziale a beneficio della società. Ma come si valuta la buona divulgazione? come si misura la sua efficacia? dove e come intervenire per migliorare la comunicazione della scienza?

Da queste domande partirà il progetto biennale ‘Quality and effectiveness in science and technology communication’ (QUEST), appena finanziato con 1,2 milioni di euro dalla Commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020 Science with and for Society, grazie alla prima call europea dedicata al riesame della comunicazione scientifica.

Lo condurrà un team europeo e interdisciplinare formato da Ca’ Foscari, City University London, Trinity College Dublin (con Science Gallery Dublin), Tallin University, Norvegian University of Science and Technology, Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) e World Association of Newspapers and News Publishers (WAN-IFRA), coordinati dalla Venice International University.

Studiosi ed esperti lavoreranno su tre fronti: giornalisti, social media e musei. Innanzitutto, dunque, cercheranno di fornire strumenti ai giornalisti non specializzati, per aiutarli a trattare con la dovuta accuratezza le notizie di carattere scientifico. Un altro ambito sarà quello dei social media, arena contraddistinta dalla forte polarizzazione degli utenti su temi controversi e su cui Ca’ Foscari vanta ricerche di livello internazionale (vedi qui e qui). Infine, si rivolgeranno al vasto mondo museale per supportare i mediatori nel comunicare contenuti scientifici al grande pubblico. In questo ambito, Ca’ Foscari vanta l’esperienza innovativa di Science Gallery Venice.

Cambiamenti climatici, vaccinazioni e intelligenza artificiale saranno i tre temi su cui focalizzare l’attenzione per approfondire lo studio e proporre strategie innovative ed efficaci. Si tratta, infatti, di un progetto di ricerca e innovazione, nel corso del quale il team dovrà sviluppare risorse didattiche e strumenti digitali utili a diversi protagonisti del processo comunicativo, a partire dagli scienziati stessi.

Ca’ Foscari metterà in campo una squadra guidata da Fabiana Zollo, ricercatrice del laboratorio Data science and complexity coordinato da Walter Quattrociocchi al Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, e da Enrico Costa, giornalista e comunicatore dell’Ufficio Comunicazione e Promozione di Ateneo.

Da un lato, quindi, Ca’ Foscari si occuperà di analizzare e interpretare dati sulla comunicazione della scienza fatta sui social media, dall’altro porterà l’esperienza universitaria nella gestione della comunicazione della ricerca e nello sviluppo di attività formative per i ricercatori, come la Research Communication Week in programma dal 27 settembre al 4 ottobre 2018 (www.unive.it/racconta).

La stretta collaborazione con la Venice International University, di cui Ca’ Foscari è membro fondatore, ha permesso di costruire un team fortemente multidisciplinare che mette assieme teorici di scienza della comunicazione, editori, comunicatori, giornalisti e giornalisti scientifici, esperti di creatività digitale e data science, scienziati ambientali, oltre a un numero di aziende, associazioni e prestigiosi enti di ricerca che costituiscono un primo gruppo di importanti stakeholders.