AquaGranda: in mostra la memoria digitale collettiva dell’acqua alta 2019

Share
condividi
High Water - Dirge Partha Das e Marc Tuters, 2021

AquaGranda è un progetto che unisce scienza, arte e cittadinanza attorno agli effetti dell’acqua alta eccezionale del 12 novembre 2019, ed ha realizzato la prima memoria digitale collettiva su di un evento estremo legato al cambiamento climatico. 

Lanciato il 12 novembre 2020 da Ca’ Foscari, partner del progetto europeo H2020 ODYCCEUS (che ha analizzato come si diffonde il linguaggio dei conflitti culturali in rete, con particolare attenzione ai flussi informativi nei social media) e dal DVRI, AquaGranda mette insieme materiali testuali, fotografici, audio e video identificati e scaricati programmaticamente dal web, ma anche registrazioni, scatti e materiali multimediali catturati dai veneziani testimoni dell’evento, tramite i loro telefonini e le loro fotocamere. AquaGranda è più di un archivio, è una memoria viva, fatta dai cittadini per i cittadini. È un sistema dinamico, che permette a chiunque di accedere, contribuire e (re)interpretare i contenuti raccolti in relazione a un presente in continua evoluzione.

Nel 2020 i partner del progetto ODYCCEUS hanno interpretato attraverso delle opere digitali, virtuali e in realtà aumentata, grazie anche alla collaborazione con giovani artisti emergenti, il materiale che la popolazione ha condiviso con grande generosità, oltre 40.000 dati. Oggi quell’archivio digitale continua a vivere e ad arricchirsi con contributi di: ESA, Rai, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Comune di Venezia, ISPRA, Centro Previsioni e Segnalazioni Maree, CNR ISMAR – ed è diventato protagonista, con le opere che ha ispirato, della mostra Sulle Acque, dall’11 novembre a Venezia alla Chiesa delle Penitenti (Fondamenta Cannaregio, 910) uno degli emblemi di questa fragilità.

Se la memoria collettiva digitale AquaGranda ha finora raccolto e sistematizzato le tracce digitali che ci riportano al ricordo di quei momenti, Sulle Acque intende restituire come onde digitali ancora impressionanti, frammenti di un’esperienza mai dimenticata e intrinsecamente legata al fragile ecosistema in cui la città di Venezia si trova ad abitare.

Il contrasto tra i segni del tempo derivati dall’acqua alta e l’anima digitale dell’archivio e delle opere ben rappresentano un’epoca in cui la tecnologia regola la nostra vista in modo solo apparente, dal momento che sono gli equilibri naturali – che stiamo sempre più mettendo a rischio – a detenere il vero potere. La mostra invita quindi a riflettere su questi fenomeni in un’ottica ampia, ponendo molte domande su cosa possa voler dire vivere in una zona liminale ad alto rischio ambientale dovuto al cambiamento climatico e in che modo le tecnologie e i social media dialogano con questa complessa e conflittuale realtà.

Indirizzo:

Chiesa di Santa Maria delle Penitenti

Fondamenta Cannaregio, 910, 30121 Venezia VE

Date e orari di apertura:

11 novembre 2022 – 11 dicembre 2022

da martedì a domenica (lunedì chiuso)

orario: dalle 14 alle 18

Ingresso gratuito

Federica Scotellaro