Antartide, radar conferma sito per la perforazione profonda "Beyond EPICA"

Share
condividi
Mappa dettagliata della topografia del substrato roccioso nell’area di Little Dome C, localizzata a circa 40 km a sudovest della Stazione Concordia. La freccia verticale bianca indica il sito di perforazione selezionato

Rilievi radar ad alta risoluzione effettuati nelle ultime due settimane dagli scienziati del progetto Beyond EPICA hanno permesso di identificare il punto esatto in cui sarà perforata la calotta glaciale antartica per estrarre il ghiaccio con un’età fino a 1,5 milioni di anni. In quel punto verrà ora allestita la tenda e installata la strumentazione per la perforazione, che inizierà nella campagna 2020-2021.

Lo rende noto il team di esperti di 12 istituzioni da 10 Paesi europei, coordinati da Carlo Barbante, professore dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISP-CNR), impegnati nel progetto europeo Beyond EPICA - Oldest Ice Core: 1.5 Myr of greenhouse gas – climate feedback (Beyond EPICA).

Il sito di carotaggio si trova a Little Dome C, un’area di circa 10 chilometri quadrati, a 40 chilometri dalla stazione Concordia, la base italo-francese di Dome C, sul Plateau Antartico Orientale. Concordia dista 1000 chilometri dalla costa e si trova ad una quota di 3233 metri sopra il livello del mare. E’ cogestita dalle agenzie polari francesi e italiane: l’Istituto Polare Francese Paul-Émile Victor (IPEV) e il Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA). Il PNRA è finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ed è coordinato dal CNR per le attività scientifiche e dall’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per la logistica.

La scelta di Little Dome C, nell’Antartide Orientale, è frutto di un precedente progetto europeo guidato da Olaf Eisen, professore dell’Istituto Alfred Wegener (AWI) in Germania. Il punto esatto per il carotaggio è stato selezionato dopo più di 4.000 chilometri di rilievi geofisici effettuati con il Radar Echo Sounding (RES). Queste attività, guidate da ricercatori del British Antarctic Survey (BAS) e dell’Institut des Géosciences de l’Environnement (IGE), sono state iniziate nel contesto del precedente progetto EU e finalizzate nel progetto in corso. Nel corso delle due ultime settimane un team internazionale di scienziati dell’AWI, dell’Università di Copenhagen (UCPH) e dell’Università dell’Alabama (UA), hanno effettuato ulteriori rilievi che hanno permesso di migliorare l’accuratezza nella selezione del sito di perforazione.

“In questo sito, le caratteristiche degli strati più profondi, con un ghiaccio di almeno 1,5 milioni di anni, dovrebbero essersi preservate con una buona risoluzione temporale”, afferma Barbara Stenni, professoressa dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Olaf Eisen (AWI) afferma: “Questa è la prima volta che un sito di carotaggio viene selezionato con una precisione così alta. I nuovi rilievi radar mostrano con una chiarezza senza precedenti che il ghiaccio è ben stratificato e quasi sicuramente eccezionalmente vecchio”.

Il progetto Beyond EPICA è ufficialmente partito il 1° giugno 2019, con l’intento di estrarre ghiaccio in Antartide fino ad un’età di 1.5 milioni di anni, superando il progetto EPICA che ha ottenuto ghiaccio fino a 800.000 anni fa. Carlo Barbante, coordinatore del progetto, afferma: “Confidiamo che questa carota di ghiaccio ci fornirà informazioni sul clima Antartico e sui gas serra presenti durante la transizione del Medio Pleistocene (MPT), occorsa tra 900.000 e 1,2 milioni di anni fa. Durante questa transizione la periodicità climatica tra le ere glaciali è passata da 41.000 a 100.000 anni; perché questo sia avvenuto è il mistero che ci proponiamo di risolvere.”

L’intero progetto Beyond EPICA è stato finanziato con uno stanziamento di 11 milioni di euro dalla Commissione Europea e si estenderà per un totale di 6 anni, per carotare, campionare e analizzare il ghiaccio dal profondo della calotta Antartica orientale.

Per maggiori informazioni visita il sito web del progetto: https://www.beyondepica.eu/

Enrico Costa