Comunicazione della scienza sui social, qualità può far rima con efficacia

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Foto di dole777 su Unsplash

E’ possibile comunicare efficacemente contenuti scientifici sui social media. Uno studio sperimentale coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia e pubblicato sulla rivista Plos One ha trovato un nesso tra post e tweet di qualità e riscontri positivi in termini di engagement degli utenti.

La ricerca si è svolta in due fasi. Nella prima, l’analisi di circa due milioni tra tweet e post pubblicati da un migliaio tra pagine Facebook e account Twitter di persone ed organizzazioni ha fornito una panoramica dello stato della comunicazione della scienza in Europa, dalla quale sono emerse tipologie di contenuti associate a maggiori e più positive interazioni

In base a questi suggerimenti basati sui dati, verificati con esperti e integrati con 12 indicatori di qualità, sono state sviluppate delle raccomandazioni messe a disposizione di 27 gestori di account che comunicavano contenuti scientifici in vari paesi europei.

Dopo cinque mesi di prova sul campo, il team di ricerca ha riscontrato come qualità possa essere sinonimo di efficacia nella comunicazione della scienza sui social. “Abbiamo per la prima volta dimostrato come strategie basate sui dati e validate con il supporto di comunicatori scientifici attivi sui social media possano rivelarsi utili per immettere contenuti di qualità nel sistema informativo, contribuendo così al suo miglioramento e al contrasto della disinformazione su tematiche scientifiche”, spiega Fabiana Zollo, ricercatrice di Data science a Ca’ Foscari e coordinatrice dello studio.

Le raccomandazioni si sono rivelate uno strumento efficace per stimolare una riflessione su come migliorare post e tweet sotto tre categorie di indicatori di qualità: credibilità e rigore scientifico, presentazione e stile, impatto sociale. Tipo di contenuto, presenza di hashtag e link, tempistiche della pubblicazioni sono invece tre aspetti tecnici su cui i social media manager sono stati sensibilizzati.

Tra gli aspetti più promettenti la ricerca ha rilevato la combinazine di coerenza, chiarezza ed esposizione narrativa dei contenuti e l’aggiunta di link e immagini. Twitter tende a favorire buone pratiche legate alla piattaforma, come l’uso di menzioni e immagini, mentre Facebook ha portato risultati rilevanti quando sono state azionate le leve dell’impatto sociale e della credibilità.

“Questo è un primo passo - conclude Fabiana Zollo - per una attività di ricerca che, a partire dall’analisi dei dati, possa esplorare le potenzialità di una buona comunicazione sui social media unendo nella ricerca studiosi e professionisti che attivamente gestiscono gli account”.

La ricerca, svolta nell’ambito del progetto europeo “Quality and Effectiveness in Science and Techology communication” (QUEST), finanziato dalla Commissione europea, è stata realizzata dal team interdisciplinare messo in campo dall’Università Ca’ Foscari Venezia, coordinato da Fabiana Zollo e composto da Matteo Cinelli, Antonio Peruzzi, Ana Lucía Schmidt, Roberta Villa, Enrico Costa e Walter Quattrociocchi.

Scarica le linee guida e la checklist QUEST per la comunicazione della scienca sui social media.