Nicola Baldan, da studente a 'startupper' con la piattaforma h4uni

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Nicola Baldan e Alessio Zandegù

Lo scorso 25 ottobre, durante il primo Demo Day del Consorzio iNEST (Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem), è stata presentata h4uni, una nuova startup fondata dal cafoscarino Nicola Baldan, studente di Economia Aziendale e dal suo socio Alessio Zandegù, che mira a facilitare la ricerca di alloggi per studenti nelle città universitarie.

Grazie al finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), iNEST - di cui Ca’ Foscari è capofila per lo Spoke 6 (Ecosistema Turismo, Cultura e imprese creative) - ha lanciato un programma di accelerazione dedicato a trasformare idee imprenditoriali in realtà di business sostenibili: h4uni è stata scelta tra numerose proposte raccolte tra i principali atenei e istituti di ricerca del Triveneto. “A gennaio 2024 stavo frequentando un corso del professor Marco Vedovato sulla strategia di impresa e business planning - racconta il fondatore Nicola Baldan - e ci ha parlato dell’opportunità legata a iNEST, una raccolta di idee per progetti con potenziale imprenditoriale. Ci siamo candidati e siamo stati selezionati per un percorso di accelerazione tra oltre 300 proposte: questa esperienza preziosa ci ha permesso di affinare ulteriormente la nostra idea”.

Al termine del programma offerto dal Consorzio, la startup ha avuto inoltre l’occasione di incontrare una platea di possibili investor, esperti e esperte del settore, con l’obiettivo di ricevere supporto in vista dell’uscita sul mercato.

La startup 

Ma come nasce h4uni? “Tutto è partito da un’esperienza che ha vissuto Alessio, quando per frequentare la magistrale si è trasferito a Torino ed aveva quindi la necessità di trovare un alloggio” racconta il fondatore.

Con la sua passione per la tecnologia e l’esperienza da autodidatta nella programmazione di siti web, Nicola ha quindi iniziato a lavorare su un’idea per semplificare la ricerca di stanze. “Il progetto iniziale era di creare una piattaforma simile ad alcune già esistenti nel settore dei viaggi, ma ci siamo resi conto che cercare un posto dove vivere per mesi o anni è molto diverso dal prenotare una vacanza. Le foto non bastano: serviva una soluzione che consentisse a studenti e studentesse di comunicare con i proprietari e i potenziali coinquilini”.

Da queste riflessioni è nata una piattaforma che punta su trasparenza, semplicità e sicurezza: h4uni è infatti aperta a chiunque, gratuita nella sua versione base e arricchita da servizi aggiuntivi, come il supporto per la stipula dei contratti. Ogni utente può creare un profilo per presentarsi al proprietario e agli altri inquilini; i proprietari, possono gestire i propri annunci, ricevere prenotazioni e accedere a prestazioni extra come pulizie e manutenzioni.

Dopo il primo lancio di h4uni ad aprile 2024, arriva anche la partnership con SoloStudenti, che ha dato una spinta importante al progetto. “Questa collaborazione ci ha permesso di sviluppare un prodotto nuovo e di testarlo a Padova, cercando immobili da proprietari con appartamenti sfitti da anni. Anticipiamo anche dei costi per ammodernare i locali prima di inserirli nella nostra piattaforma  Nel giro di un mese e mezzo sono stati trovati e affittati numerosi immobili e abbiamo ricevuto feedback molto positivi. Ora l’obiettivo è replicare il modello in altre città italiane.”

Da Ca’ Foscari all’imprenditoria 

Nicola sottolinea anche come gli studi a Ca’ Foscari gli abbiano fornito competenze fondamentali per la creazione e la gestione della sua startup. “Spesso si dice che all’università si faccia poca pratica, ma la teoria trova molte applicazioni nella vita quotidiana. Ho studiato meccanica alle superiori e lavorato come progettista per 3 anni, e il corso in Economia Aziendale mi ha dato una visione diversa del mondo e strumenti che utilizzo quotidianamente nella gestione dell’azienda”.

Ma conciliare gli studi universitari e l’attività imprenditoriale non è semplice. “Fare startup ti assorbe tantissimo, soprattutto quando è tutto nuovo. Abbiamo passato giornate da 13 ore davanti al computer per programmare il sito, capire il mercato e contattare agenzie. Una delle sfide più grandi è stata quella commerciale: girare personalmente tutte le agenzie di Padova per presentare il nostro prodotto, vincendo la timidezza”.

Non mancano però le soddisfazioni. “Il mio sogno è sempre stato fare impresa, creare qualcosa di mio e vederlo crescere giorno dopo giorno, come hanno fatto mio nonno e mio padre. Penso sia uno dei traguardi più grandi che si possano raggiungere”.

Alla luce della sua esperienza, il giovane startupper cafoscarino offre infine tre consigli a chi vuole intraprendere un proprio progetto imprenditoriale:
-‘Buttarsi’: “Anche se ti laurei sei mesi dopo, non succede nulla. Buttarsi è l’unico modo per non avere rimpianti e superare le difficoltà iniziali”.
-Serietà e trasparenza: “Mantenere la parola data è fondamentale per costruire la propria reputazione e gestire i propri affari in modo trasparente è l’unico modo per guadagnare la fiducia degli altri”.
-Curiosità: “Non smettere mai di innovare e migliorare”

Francesca Favaro