Ca' Foscari e Iuav, un hackathon per progettare insieme il futuro del vetro

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Si è concluso lo scorso venerdì l’hackathon “Vetro Futuro”, il laboratorio intensivo di Ca’ Foscari e IUAV che ha impegnato studenti e studentesse delle due istituzioni nella ricerca di nuove soluzioni legate al futuro, alla sostenibilità e alle nuove tecnologie dell’industria del vetro.

La full immersion interdisciplinare si è svolta nelle giornate del 22 e 23 settembre presso COMBO Venezia, in partnership con Anteferma Edizioni e Rehub Studio, spin-off Iuav.

I partecipanti, dodici studentesse e studenti dei corsi magistrali in Chimica e Tecnologie Sostenibili, Architettura e Design del Prodotto, sono stati divisi in tre team misti, contenenti tutte le varie competenze disciplinari.
Guardando agli obiettivi di EU 2030, i ragazzi e le ragazze sono stati sollecitati da figure esperte e docenti in merito all’impiego di un’energia accessibile e verde, al riciclo degli scarti, alle tecnologie produttive, agli usi dei vetri più innovativi e alla storia futura del vetro di Murano.

Le idee emerse sono state affinate e concretizzate in tre proposte progettuali sfidanti e innovative, presentate poi a una commissione di docenti, professionisti/e e rappresentanti del comparto vetro, che ha lodato sia l’originalità degli approcci sia gli studi di fattibilità.

Ecco i progetti presentati dai tre team:

  • muraNEWABLE: dalle necessità del vetro, una nuova opportunità energetica di Giulia Cazzador (Ca’ Foscari), Gianmarco Gnoato (Ca’ Foscari). Daniele Vendrame (IUAV), Sofia Zanandrea (IUAV). Un futuro sostenibile per le vetrerie di  Murano, fatto di energie rinnovabili ed economia circolare.
  • poroVE: il valore fluido dello scarto di Chiara Ghidini (IUAV), Sara Labidi (IUAV), Irene Martin (Ca’ Foscari), Ilenia Pessotto (Ca’ Foscari). Un filtro che nasce dal riciclo dello scarto vetroso dell’edilizia e favorisce il processo di addolcimento dell’acqua.
  • WEARGLASS: da scarto a risorsa per il wearable di Giulia Da Pian (Ca’ Foscari), Serena De Conti (IUAV), Nicola Massimi (Ca’ Foscari), Michele Mescolin (IUAV). Tessuti innovativi e altamente performanti a partire da materiali ottenuti con gli scarti del vetro.

“La collaborazione interdisciplinare con IUAV sull’argomento vetro è iniziata tempo fa - spiega il professor Elti Cattaruzza, Prorettore al Diritto allo studio e servizi agli studenti e co-organizzatore dell’iniziativa - grazie a un finanziamento FSE regionale. Abbiamo iniziato attivando un progetto di ricerca comune legato al riciclo del vetro artistico di Murano insieme alla professoressa Maria Antonia Barucco (IUAV), che ha coinvolto tre assegnisti di ricerca. Dopo il successo di questa prima interazione, abbiamo deciso di continuare la collaborazione sul tema proprio durante l’Anno Internazionale del Vetro (2022) e in occasione delle Italian Glass Weeks. Così è nato l’hackathon “Vetro Futuro”, un efficace esempio di didattica innovativa i cui risultati verranno presentati durante la conferenza “Antifragile Glass”, che si terrà a Venezia dal 17 al 19 novembre.” 

La Prorettrice alla Terza Missione di Ca’ Foscari, professoressa Caterina Carpinato, commenta così l’iniziativa: “Questo laboratorio testimonia la necessità di conciliare ricerca scientifica e didattica interdisciplinare, aprendole a uno degli aspetti produttivi più importanti del nostro territorio, cioè la vetreria artistica di Murano.
Le soluzioni emerse durante l’hackathon hanno notevoli potenzialità scientifiche e creative e potranno dimostrarsi utili in futuro sia per i nostri studenti che per lo specifico settore produttivo, strettamente connesso con la storia e la vita artistica ed imprenditoriale di Venezia.”

La parola a chi ha partecipato

Giulia Cazzador, Università Ca’ Foscari Venezia: “Dopo un primo hackathon dedicato unicamente alla chimica, ho voluto mettermi alla prova con questo laboratorio interdisciplinare. E’ stato davvero interessante rapportarsi con mondi apparentemente diversi dai nostri, come architettura e design. Riuscire a far compenetrare le varie discipline è stata un’esperienza decisamente formativa in termini di competenze trasversali acquisite. Consiglio a tutti di partecipare a questo tipo di attività anche per i risvolti “sociali”: tra noi partecipanti si è creato un bel clima di collaborazione ed è stata un’occasione per ampliare la mia rete di conoscenze.”

Michele Mescolin, Università IUAV di Venezia: “Il tema dell’hackathon ricalca quasi alla perfezione l’argomento della tesi magistrale alla quale sto lavorando, ossia il recupero degli scarti meno nobili del vetro all’interno delle fornaci di Murano. Ho deciso di partecipare per ampliare le mie conoscenze del settore e capire quali strade potrebbe prendere l’industria del vetro nel futuro. Il contatto con le studentesse e gli studenti di Chimica è stato prezioso: spesso noi designer riscontriamo molte difficoltà per quanto riguarda gli aspetti più tecnici dei progetti in quanto non abbiamo le stesse competenze di ingegneri, chimici ecc. Avere un feedback immediato da parte di esperti del settore ci ha permesso di ipotizzare soluzioni veramente multidisciplinari, reali e complete.”

Francesca Favaro