Ca’ Foscari inaugura il 157° anno accademico dell’Ateneo. Si è svolta il 12 febbraio 2025 in Auditorium Santa Margherita - Emanuele Severino, la cerimonia al termine della quale la Rettrice Tiziana Lippiello ha proclamato l’apertura ufficiale dell’anno accademico 2024-2025.
In rappresentanza del Comune di Venezia è intervenuta l’Assessore ai Rapporti con le Università Paola Mar, in rappresentanza della Regione del Veneto è stata letta da Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale, una lettera del Governatore Luca Zaia.
Al concetto di spazio la Rettrice Tiziana Lippiello ha dedicato l’inizio del suo intervento: "Al concetto di spazio desidero dedicare l’inizio di questo mio intervento, il penultimo del mio mandato. In una città come Venezia, lo spazio assume una dimensione tutta particolare, connessa alla natura di questa città, unica e straordinaria, sospesa nel tempo, nello spazio, sull’acqua.
In questi ultimi anni, Ca’ Foscari ha lavorato per fare dello spazio non solo un luogo fisico dove collocare le proprie attività, ma per dare vita a una università moderna e accogliente. Lo spazio diventa così uno spazio del pensiero, di condivisione, sperimentazione, socialità, aiuto e ascolto. Tanti spazi in uno stesso spazio. Sta prendendo forma un grande Campus diffuso, nella città storica così come a Mestre e a Treviso, è il nostro contributo a Venezia città campus”.
La Rettrice ha ricordato, in tal senso, alcuni dei più significativi interventi edilizi: dalla Tesa 4 a San Basilio che ospiterà 11 aule didattiche di varie dimensioni per un totale di 1.100 posti a sedere e spazi multifunzionali e la cui apertura è prevista dopo l’estate di quest’anno, ai progetti insieme a ESU Venezia (Ente Regionale per il Diritto allo Studio) a Palazzo Badoer e San Giobbe per offrire spazi di ristorazione e un centro aggregativo per la comunità studentesca. E ancora la residenza studentesca da oltre 200 posti alloggio all’ex caserma Pepe al Lido di Venezia finanziata per 26,9 milioni di euro dalla Legge 338 per l’edilizia universitaria, il nuovo edificio polifunzionale al Campus Scientifico di Mestre dove saranno collocati una mensa e spazi per studenti e studentesse e che sarà pronto nel 2026. Saliranno così a circa 1.300 i posti alloggio disponibili nelle residenze studentesche realizzate da Ca’ Foscari. A Treviso, dove si trova la Scuola Interdipartimentale in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali, è in corso di attuazione il progetto di un unico grande Campus (il cosiddetto Appiani Turazza e gli spazi adiacenti) di oltre diecimila metri quadrati con aule di grandi dimensioni e ulteriori spazi per studentesse e studenti (mensa, aule studio, spazi per co-working). (Rispetto all’attuale collocazione - Palazzo San Paolo + Palazzo San Leonardo -, la nuova sede disporrà di circa 3 mila metri quadrati in più). Questa iniziativa è resa possibile grazie alla stretta sinergia fra l’Ateneo e l’Amministrazione Comunale.
Sul fronte della ricerca la Rettrice ha ricordato la portata di finanziamenti ottenuti nel 2024: circa 26 milioni di euro di cui quasi 15 milioni derivanti da progetti su bandi competitivi europei e internazionali. In anteprima la Rettrice ha inoltre annunciato l'esito, per Ca' Foscari, dell'ultimo bando Marie Skłodowska Curie Postdoctoral Fellowship per le giovani promesse della ricerca che colloca l’Ateneo fra i primi 10 in Europa per numero di borse vinte: “Abbiamo 18 nuovi fellows - ha continuato la Rettrice - per un finanziamento complessivo di 5,6 milioni di euro, con il coinvolgimento di 6 dipartimenti e di 15 docenti come supervisor. Ca’ Foscari è così tra i primi 10 atenei in Italia per fondi Horizon Europe, il Programma Quadro per la ricerca dell’Unione Europea”.
Il rinnovamento degli spazi, fisici, didattici e virtuali procede contestualmente al rinnovamento della nostra offerta formativa, per quanto riguarda sia i corsi di studio sia, più in generale, le opportunità per la comunità studentesca: il prossimo anno l'offerta si arricchirà di due nuovi corsi triennali, in lingua inglese e dal taglio internazionale, offerti dal Dipartimento di Economia e dalla Venice School of Management (quest’ultima lo scorso anno ha conseguito la prestigiosa certificazione internazionale EQUIS): i corsi Economics and Business e Business Administration and Management.
Ca’ Foscari continua inoltre a sostenere il diritto allo studio impegnando nel bilancio di previsione approvato lo scorso dicembre risorse per oltre 27 milioni di euro (compreso l’impegno a cofinanziare le borse in caso di insufficienza dei fondi ministeriali e regionali e il mantenimento delle borse per il dottorato di ricerca).
In rappresentanza del Personale Tecnico Amministrativo e dei Collaboratori ed Esperti Linguistici è intervenuto Marco Simionato: “Vediamo da parte dell’amministrazione una sensibilità sempre maggiore verso il benessere lavorativo, e un’attenzione verso i temi della formazione, della sicurezza sul lavoro, della parità di genere e della sostenibilità ambientale; c’è ancora molto da fare, ma l’impegno a proseguire su questa strada è una speranza per il miglioramento delle nostra quotidianità a Ca’ Foscari. E nella specifica realtà veneziana, è fondamentale che il nostro ateneo faccia un ulteriore sforzo, candidandosi a ricoprire un ruolo primario tra le istituzioni locali nel dibattito e nella ricerca di soluzioni sul tema della residenzialità, vista la grave difficoltà per studenti, lavoratori e cittadini nel trovare alloggi stabili, assumendo un impegno concreto per garantire che Venezia, che tutte e tutti noi amiamo, rimanga una città viva e accessibile a chi la sceglie per vivere, studiare e lavorare”.
A nome di studentesse e studenti è intervenuto Cesare Bulegato: “Viviamo in momento storico decisivo, in cui mai l’umanità ha avuto così tanta conoscenza e potere sulla realtà, e in cui corriamo come non mai il rischio di perdere tutto con pochi errori. Non possiamo più permetterci l’errore dell’ignoranza, da nessuno, perciò garantire un’ istruzione adeguata e attuale, a tutti e tutte, senza differenze di nessun tipo, è la nostra missione di oggi. Perché è oggi, in posti straordinari come questa università e questa città, che si può influire sul domani di tutti. Ci tenevo a chiudere con poche semplici parole, che vorrei risuonassero per sempre nella testa di ciascuno di noi. Le parole sono queste: Agiamo ora o rimpiangeremo tutto poi”.
A conclusione della cerimonia il professor Marcello Pelillo, docente di Intelligenza Artificiale del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, ha tenuto la Lectio Magistralis 'Dal sogno di Leibniz al gioco di Turing: Le origini dell’intelligenza artificiale' in cui ha tracciato le tappe fondamentali dell'affascinante storia dell'Intelligenza Artificiale, in un percorso che interseca filosofia, logica, matematica e ingegneria: "L’idea di ridurre le capacità cognitive dell'uomo - il ragionamento, l'apprendimento, la percezione, la memoria, etc.- a semplice 'calcolo' affonda le sue radici nel passato. Leibniz, per esempio, coltivava il sogno di una 'caratteristica universale' grazie alla quale ogni controversia sarebbe stata risolta razionalmente: un vero e proprio alfabeto del pensiero umano i cui simboli avrebbero potuto combinarsi mediante semplici operazioni algebriche. I progressi della logica matematica e la rivoluzione informatica del XX secolo, con la disponibilità di enormi quantità di dati e di una inaudita potenza di calcolo, hanno dato un nuovo slancio a questa grandiosa idea, che oggi viene comunemente denominata 'Intelligenza Artificiale'. In questa lezione abbiamo percorso le tappe fondamentali dell'affascinante storia dell'Intelligenza Artificiale, partendo dal 'sogno' del giovane Leibniz per arrivare al celebre gioco dell'imitazione di Alan Turing, con il quale il famoso matematico inglese cercava di rispondere alla domanda 'Possono pensare le macchine?'"
La lectio è stata preceduta dalla performance teatrale: Il libro dell'arte di mercatura di Benedetto Cotrugli, a cura di Fucina Arti Performative Ca' Foscari. E durante la cerimonia sono stati consegnati anche i Premi al merito alle migliori studentesse e ai migliori studenti.