156 anni fa, il 6 agosto 1868 con il Regio Decreto nr. 4530 venne istituita la ‘Regia Scuola superiore per il commercio in Venezia’, l’odierna Ca’ Foscari, con l’intento di rilanciare l’economia della città dopo l’annessione al Regno d’Italia, rinforzare i traffici marittimi con l’Oriente e formare figure professionali per il settore commerciale e finanziario.
Edizioni Ca’ Foscari ha pubblicato ‘L’Archivio dell'Università Ca’ Foscari Venezia’, una guida a cura di Antonella Sattin, già bibliotecaria nel nostro Ateneo, frutto di quindici anni di riordino del fondo storico cafoscarino. Il volume di pregio è da oggi, 6 agosto 2024, anche accessibile online gratuitamente, per favorire e alimentare la conoscenza e la condivisione del sapere, secondo la linea d’azione della casa editrice di Ateneo.
“In questo volume realizzato con impegno e scrupolo scientifico vi è la testimonianza concreta, tangibile e accessibile di un lungo lavoro di riordinamento, verifica e recupero per la salvaguardia della documentazione conservata dall’Ateneo, realizzato da Antonella Sattin e coordinato dal professore emerito Mario Infelise. - commenta la rettrice Tiziana Lippiello - Abbiamo adesso il piacere di rendere disponibile uno strumento affidabile che consente di orientarsi tra i materiali fondamentali per comprendere la storia della nostra Istituzione, permettendo di accedere a informazioni preziose per la ricostruzione della memoria cafoscarina.”
“L’attuale edizione è stata promossa dalla prof.ssa Caterina Carpinato, già prorettrice alla Terza Missione di Ca’ Foscari, e ambisce ad avere un quadro quanto più possibile esaustivo del patrimonio documentale dell’Ateneo e strumento essenziale per una ricostruzione storica”, racconta Antonella Sattin. L’archivio documentale è lacunoso, mancano testimonianze di alcuni periodi, come il primo quarantennio di vita, motivo per cui fa parte del volume un’appendice a cura di Tommaso Munari sui fondi d’archivio degli enti fondatori. Ca’ Foscari fu fondata e ‘sostenuta’ per i primi sessant’anni grazie al contributo di quattro istituzioni: il Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Venezia.
La guida offre un ampio quadro della documentazione esistente, indaga molti aspetti rintracciabili nel materiale d’archivio come il sigillo che si modifica negli anni fino a giungere all’attuale logo, o la denominazione della scuola, che si modifica periodicamente fino all’attuale denominazione nel 2009, e la sua ripartizione tra la sezione commerciale e la consolare. Dal 1936 diventa un’università statale, nel 1964 la Facoltà di Lingue si arricchì del corso di laurea in Lingue e letterature orientali e per il primo centenario nel 1968 viene introdotta la dicitura Ca’ Foscari e si aggiungono due facoltà: Lettere e Filosofia e Chimica industriale. Nel 1971 la Facoltà di Economia e commercio aggiunse il corso di laurea in Economia aziendale. Fino a giungere alla riforma Gelmini del 2011 e agli attuali otto dipartimenti.
[da sinistra verso destra: 1868-1870: timbro «R. Scuola superiore di Commercio Venezia», 1921: stemma circolare con il ‘leone in moéca’, 1954-1968: timbro con lo stemma della Repubblica Italiana, 1994-1996: il logo con la denominazione modificata: «Università Ca’ Foscari di Venezia»]
La guida grazie a un nutrito corpus di fotografie è anche un excursus storico attraverso le immagini che mostrano documenti, lettere, fotografie, ospiti illustri in visita, momenti di vita cafoscarina. Ad esempio, si possono vedere le fasi di trasformazione del Museo merceologico dell’Università, un’ampia stanza con alte boiserie e vetrine colme di materiali, con i due restauri ad opera di Carlo Scarpa, per la metamorfosi dello spazio nell’attuale Aula Baratto, una delle aule di rappresentanza di Ca’ Foscari.
[da sinistra verso destra: Ca’ Foscari, secondo piano, Museo merceologico, foto Tomaso Filippi, 1913-1923; Ca’ Foscari, secondo piano, l’aula magna realizzata da Carlo Scarpa, foto Ferruzzi, 1937; Ca’ Foscari, secondo piano. Boiserie che separa l’aula dal corridoio al termine del secondo restauro realizzato da Carlo Scarpa, foto Zago, 7 novembre 1955]
La guida fa un’ampia ricognizione dei materiali contenuti presso l’archivio storico, menziona i materiali dell’archivio di deposito alla Celestia, molti dei quali ancora in attesa di riordino e elenca informazioni su serie, fondi archivistici, archivi aggregati, archivi orali, documenti e progetti di riordino. Un capitolo è dedicato alle fonti bibliografiche: le principali pubblicazioni ufficiali, una bibliografia essenziale su Ca’ Foscari e una lista di tesi di laurea e dottorato discusse a Ca’ Foscari su Ca’ Foscari.
“Questa edizione è da considerarsi non esaustiva, perché molta documentazione è tuttora rimasta inesplorata e non ancora inventariata- dichiara Antonella Sattin- tra questa in particolare l’ampia sezione dell’archivio di deposito conservata nella sede Celestia, della quale in questa Guida si offre solo un primo generico censimento, la rilevante documentazione inerente le attività dell’area servizi immobiliari conservata in un sottotetto della sede centrale di Ca’ Foscari, quella conservata in altri depositi in terraferma e presso gli uffici dell’amministrazione centrale, dei dipartimenti e delle altre strutture che si sono avvicendate nella storia recente di questa Università.”
Ma come asserisce il prof. Infelise: “Nessun inventario d’archivio è definitivo. L’auspicio che si trae da uno strumento come questo -un inventario ma anche un libro piacevole da sfogliare, corredato da quasi trecento fotografie- è che possa costituire da subito il punto di partenza da cui procedere per elaborare le strategie di salvaguardia future.” Perché, come dichiara la rettrice: “la memoria e la sua rielaborazione costituiscono la linfa vitale del presente e le premesse necessarie per progettare il futuro.”