Ca' Foscari approva il bilancio di previsione annuale e triennale

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L’Università Ca’ Foscari Venezia approva il bilancio di previsione annuale (2025) e triennale (2025-2027): al centro della manovra, approvata da Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, gli investimenti edilizi e tecnologici per oltre 33 milioni di euro nel triennio e la tutela del diritto allo studio con iniziative a sostegno di studentesse e studenti per oltre 27 milioni (fra queste l’impegno a cofinanziare le borse in caso di insufficienza dei fondi ministeriali e regionali e il mantenimento delle borse per il dottorato di ricerca).
Sono questi i pilastri di un bilancio che ha dovuto, in discontinuità con l’andamento degli ultimi anni, affrontare una contrazione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) di circa 6,5 milioni di euro.

La Rettrice Tiziana Lippiello: “Le università hanno subito un taglio di sistema che non dipende da meriti o demeriti, basti pensare che Ca’ Foscari raggiunge risultati migliori della media nazionale sugli indicatori di sostenibilità economico-finanziaria. Ciò nonostante, abbiamo affrontato la situazione con un percorso partecipato e condiviso all’interno dell’Ateneo con l’obiettivo di guardare al futuro delle nostre giovani e dei nostri giovani, salvaguardando quindi il diritto allo studio e il reclutamento di ricercatrici e ricercatori e mantenendo viva la nostra progettualità. Per farlo abbiamo attinto alle riserve consistenti del patrimonio netto, certo abbiamo dovuto fare dei sacrifici ma senza penalizzare la qualità della nostra offerta”.

Per quanto riguarda gli investimenti edilizi, Ca’ Foscari proseguirà come da programmazione i propri progetti, dalla residenza studentesca al Lido di Venezia nell’ex Caserma Pepe che ha ottenuto un finanziamento ministeriale di 26,9 milioni di euro, alla nuova sede a Rio Nuovo per il polo umanistico economicamente sostenuta dalla dismissione, nel 2025, della sede in locazione di Ca’ Vendramin e la cui entrata in funzione è prevista nell’estate del 2026; e ancora, la rifunzionalizzazione della sede di san Tomà (in funzione nella primavera 2026), l’edificio polifunzionale al Campus Scientifico di Mestre (in funzione nell’estate 2026), il complesso studentesco Ai Frari in collaborazione con ESU Venezia (in funzione a fine 2025), Palazzo Moro (2026), la nuova sede del Campus di Treviso all’ex Turazza (pronta per la fine del 2026). “Quasi la metà di questi investimenti - aggiunge la Rettrice - è sostenuta da co-finanziamenti su bandi ministeriali ai quali il nostro Ateneo si è candidato presentando dei progetti che sono stati valutati meritevoli e di qualità”.

Nel 2025 entrerà inoltre in funzione la Tesa 4 di San Basilio, completamente restaurata, che metterà a disposizione 1.100 posti aula.

Ca’ Foscari mantiene inoltre gli investimenti in infrastrutture di ricerca, sia con stanziamento di risorse nell’area informatica, che attraverso il finanziamento di nuove attrezzature scientifiche, sfruttando anche l’ottenuto finanziamento ministeriale di 10 milioni di euro.

Vengono inoltre mantenute le politiche relative al welfare e preservato il budget relativo alla formazione delle e dei dipendenti.

L’Ateneo fa fronte alla contrazione del FFO rimodulando la programmazione del personale, abbattendo i costi degli affitti delle sedi, razionalizzando le spese intermedie grazie anche alle politiche di efficientamento energetico (queste ultime consentono un risparmio annuo di 600 mila euro). Negli ultimi cinque anni il personale docente di Ca’ Foscari è aumentato del +24,7% e il personale tecnico-amministrativo del + 23,5%. Il numero dei corsi di studio è cresciuto del +25,5%.