Dopo Ca' Foscari, i Musei Civici di Bassano. Chiara Casarin è la nuova direttrice

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Chiara Casarin, classe ’75, è la nuova direttrice dei Musei Civici di Bassano. Curatrice, giornalista, docente a Ca’ Foscari - ma anche curiosa, ironica e ‘social’ –  è pronta per una dirigenza dove “la comunicazione avrà un ruolo fondamentale, sia nel valorizzare il patrimonio esistente sia nell’inventarsi cose nuove”
Giovane ma con un importante curriculum alle spalle, Chiara Casarin è una curatrice indipendente, con pluriennale esperienza sia in Italia che all’estero, e pubblica articoli, saggi e recensioni di eventi artistici e culturali su Artribune, Corriere della Sera e Vanity Fair.

Trevigiana di nascita, attualmente risiede a Venezia dove è docente a contratto presso l’Università Ca’ Foscari per il corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali.
E’ laureata in Semiotica dell’Arte alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna, ha un dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura e della città, Scienze delle Arti e Restauro alla Scuola di Studi Avanzati di Venezia. Ha all'attivo un anno di formazione presso il Centre de Recherche sur les Arts et le langage dell’EHESS di Parigi e un diploma di maestro restauratore con specializzazione in restauro di dipinti e mobili antichi. Ha lavorato, tra gli altri, per la Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna – Palazzo Ducale, le Gallerie dell’Accademia, la Fondazione Bevilacqua La Masa e Venice Art Society di Venezia; per i Musei civici, il Premio triennale di scultura Arturo Martini e la Fondazione Benetton di Treviso; la Fondazione Carlo Gajani di Bologna.

Cosa può fare una contemporaneista alla guida di uno dei più antichi musei del  Veneto?  
 “Più che un lavoro per me l’arte contemporanea è una passione, che si alimenta benissimo anche in un luogo dove sono custoditi patrimoni storici forti. Ho partecipato al concorso perché ben undici punti del bando corrispondevano esattamente alla mia formazione. Comunicazione, curatela, divulgazione, apertura verso nuove forme di promozione dell’arte, sono tutte caratteristiche di chi lavora nell’arte contemporanea. Sono certa che sarà una bella avventura, il gruppo di lavoro del Museo è energico e affiatato, tra noi si è già stabilita una forte sinergia.”

 

Federica Scotellaro