Lucio CORTELLA
- Qualifica
- Docente emerito
- Telefono
- 041 234 7275
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cortella@unive.it
- SSD
- STORIA DELLA FILOSOFIA [M-FIL/06]
- Sito web
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www.unive.it/persone/cortella (scheda personale)
http://www.teoriacritica.org/
- Struttura
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Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali
Sito web struttura: https://www.unive.it/dip.fbc
Lucio Cortella è professore emerito di Storia della Filosofia presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell'Università Ca' Foscari di Venezia, dopo aver insegnato per quarant'anni - a vario titolo - discipline storico-filosofiche (Filosofia moderna, Filosofia moderna e contemporanea, Filosofia contemporanea, Storia della filosofia generale) presso la medesima università.
Nato a Venezia nel 1953, dopo aver frequentato il liceo classico Marco Polo, si laurea in filosofia all'Università di Venezia nel marzo 1977 e consegue il Diploma di perfezionamento in filosofia all'Università di Padova nel 1979 (allora in Italia non esisteva ancora il dottorato di ricerca). Prosegue quindi i suoi studi all'Università di Francoforte e in quel contesto partecipa attivamente ai seminari di Apel, Habermas e Bubner, finché nel 1983 diventa ricercatore universitario all'Università di Venezia, nel 1991 docente di Storia della Filosofia moderna e contemporanea e infine, nel 2002, Professore ordinario di Storia della filosofia (fino al 2023).
Dal marzo 2003 all'ottobre 2008 è Direttore del Dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze, Coordinatore del dottorato di ricerca (2003-2009), componente del Senato Accademico (2006-2009) e membro dell'Advisory Board dell'Ateneo (2010-2014). Dal 2017 al 2023 è Vice-Direttore del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e dal 2020 Direttore (e poi Presidente) del Centro di Teoria critica e Politica presso il medesimo dipartimento.
Nel 1990 fa parte del gruppo originario di studiosi italiani che costituiscono il Seminario di Teoria Critica (STC), un incontro annuale di filosofia politica e sociale (con sede inizialmente a Gallarate, poi a Cortona, Pisa e attualmente presso l'Università di Parma), cui partecipano nei vari anni i più importanti esponenti della teoria critica francofortese (fra cui Habermas, Apel, Wellmer, Honneth, Brunkhorst, Rosa, Forst). Al fine di consolidare ed estendere quell'esperienza viene fondata nel 2014 la Società Italiana di Teoria Critica (SITC), di cui Cortella assume la presidenza dal suo sorgere fino al 2023. Nel 1998 organizza anche a Ca' Foscari (assieme ad Alessandro Bellan e Italo Testa) un «Seminario di Teoria critica», che si distingue da quello nazionale per la sua particolare attenzione alla filosofia hegeliana, alla dialettica e alla loro attualizzazione all'interno delle coordinate della svolta linguistica del Novecento: caratterizzandosi come una struttura libera di ricerca, quel seminario veneziano vede negli anni la partecipazione di numerosi studiosi di altre università e diventa luogo di formazione e confronto per dottori di ricerca e giovani ricercatori (rifondato e ridenominato nel 2016 come Seminario di Teoria critica e Politica, è diventato - a partire dal 2020 - l'attuale Centro di Teoria critica e politica).
Lucio Cortella viene più volte invitato dalle università tedesche (in particolare dalle Università di Francoforte, Heidelberg e Berlino), nelle quali svolge ricerche, tiene seminari e conferenze e con le quali mantiene rapporti di collaborazione. Fa parte del Comitato scientifico o del Direttivo delle riviste «Annuario di Filosofia», «Annuario di Etica», «Politica & società», «Ateneo Veneto - Rivista di Scienze, Lettere e Arti», «Philosophia - Rivista della Società Italiana di Storia della Filosofia» e dirige presso l'editore Mimesis la «Collana di teoria critica». Dal 2021 è socio corrispondente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere, Arti.
Studioso di Hegel e della filosofia del Novecento, si è occupato in particolare di teoria critica, dialettica, ermeneutica, filosofia pratica, teorie della razionalità e della modernità. I suoi studi seguono tre direttrici fondamentali: una nuova interpretazione del pensiero hegeliano, la ripresa della tradizione della teoria critica francofortese (da Adorno e Horkheimer fino a Habermas e Honneth), l'elaborazione di una teoria normativa del riconoscimento.
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