Federica Maria Giovanna TIMETO

Qualifica
Professoressa Associata
Incarichi
Rappresentante del DFBC nel Board di Ateneo della Sostenibilità
Telefono
041 234 7283
E-mail
federica.timeto@unive.it
SSD
Sociologia dei processi culturali e comunicativi [GSPS-06/A]
Sito web
www.unive.it/persone/federica.timeto (scheda personale)
Struttura
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali
Sito web struttura: https://www.unive.it/dip.fbc
Sede: Malcanton Marcorà

Federica Timeto è professoressa associata in Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SSD SPS/08). Dopo la laurea, è stata Annual Visiting Scholar presso il Dipartimento di Women’s Studies dell’Università della California a Berkeley, USA; ha poi ottenuto un Ph.D. in Aesthetics of New Media alla University of Plymouth, Faculty of Arts, School of Art & Media (con sede alla Nuova Accademia di Belle Arti NABA di Milano), e un dottorato in Sociologia della comunicazione e scienze dello spettacolo all’Università di Urbino “Carlo Bo”.

Ha insegnato per diversi anni Sociologia dei nuovi media all’Accademia di Belle Arti di Palermo, e occasionalmente nei programmi di Master alla NABA di Milano, nel Master di Studi e Politiche di Genere dell’Università “Roma Tre” e nel Master di Design Technology for Fashion Communication dell’Università di Bologna.

I suoi interessi transdisciplinari comprendono gli Studi culturali e visuali, la Sociologia delle arti visive e dei nuovi media, gli STSs, il cyber- e tecno-femminismo, i Critical Animal Studies.

Ha svolto ricerca sui media locativi studiando con metodi qualitativi le performance geolocalizzate dell’identità, e la relazione tra spazialità e rappresentazione. I suoi attuali filoni di ricerca riguardano la sociologia animale e le relazioni sociali interspecie, le relazioni tra agenti umani e non umani, macchine e animali, nei tecnospazi contemporanei, l’arte e i media femministi, le politiche della rappresentazione e in particolare l'iconoclastia contemporanea.

Da anni studia il pensiero di Donna Haraway, alla quale ha dedicato numerosi saggi, accademici e non. La sua ultima monografia Bestiario Haraway. Per un femminismo multispecie (Mimesis, 2020) è dedicata alla teoria harawaiana delle specie compagne e degli animali nonumani come agenti sociali. Ha pubblicato Diffractive Technospaces. A Feminist Approach to the Mediations of Space and Representation (Routledge, 2015) e curato Culture della differenza. Femminismo, visualità e studi postcoloniali (Utet Università, 2008); Con Marco Santoro ha curato l’edizione italiana di Sociologia digitale di Deborah Lupton (Pearson 2018). Ha recentemente co-curato e co-tradotto la versione italiana di Making Kin Not Population (Clarke and Haraway eds., 2018), per i tipi di DeriveApprodi (2022).

Ha partecipato a numerosi convegni internazionali e nazionali, e pubblicato su riviste come First Monday, Feminist Media Studies, Sociologica, Studi Culturali, e sul blog collettivo della Technoculture Research Unit (TRU). Svolge regolarmente attività di peer review per riviste nazionali e internazionali.

È membro del gruppo di ricerca interdisciplinare TRU, sorto all’interno del Centro di Studi Postcoloniali e di Genere dell’Università di Napoli L’Orientale, del compitato editoriale della rivista Studi Culturali e di Lagoonscapes. The Venice Journal of Environmental Humanities e della rivista antispecista Liberazioni. Fa parte della International Association of Vegan Sociologists.

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