FILOLOGIA LATINA
- Anno accademico
- 2025/2026 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- LATIN PHILOLOGY
- Codice insegnamento
- FM0087 (AF:586785 AR:328960)
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-FIL-LET/04
- Periodo
- I Semestre
- Sede
- VENEZIA
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Il corso mira a perfezionare le nozioni di filologia fornite durante la didattica triennale sia attraverso una più organica e completa visione d'insieme dello sviluppo della disciplina, sia attraverso l'analisi di uno specifico campione di autori e testi esaminati nel dettaglio sotto il profilo filologico-critico. Esso mira altresì a rafforzare le conoscenze degli studenti relativamente alla storia della critica testuale e ad affinarne la familiarità con i metodi, i concetti e il linguaggio specialistico della filologia.
L'esame contribuisce inoltre nella misura di 6 CFU a fornire allo studente la dotazione di 24 CFU nel s.s.d. L-FIL-LET/04 necessari, stante la legislazione attuale, per l'accesso ai ruoli dell'insegnamento nella scuola superiore (vd. sotto, Altre informazioni).
Risultati di apprendimento attesi
- di leggere, comprendere, tradurre in italiano e commentare sul piano filologico e storico-letterario i testi trattati durante il corso, nonché di saper imbastire autonomamente un commento di carattere filologico anche a un testo non trattato a lezione;
- di argomentare autonomamente sui testi alla luce delle analisi proposte dal docente e del quadro generale della disciplina appreso;
- di discutere con competenza la qualità documentaria dei testi e la loro storia;
- di utilizzare con sicurezza alcuni strumenti specialistici (edizioni critiche, strumenti digitali).
Già dotato di competenze linguistiche di livello almeno intermedio, lo studente dovrebbe altresì acquisire dal corso una maggiore conoscenza della lingua latina e una più sicura abilità di traduzione dal latino in italiano; nel contempo, lo studio della bibliografia dovrebbe affinare la sua conoscenza delle categorie, dei concetti e del lessico della ricerca storico-filologica.
Prerequisiti
TUTTI gli studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti, indipendentemente dal loro percorso precedente, a certificare il possesso di un’adeguata competenza linguistica nei seguenti modi:
1) per gli studenti immatricolati nell’a.a. 2025-2026 l’accesso all’esame avviene previo superamento del TEST DI LATINO (LIVELLO MAGISTRALE). In caso di mancato superamento, lo studente è caldamente invitato a colmare le proprie lacune seguendo il corso di Metrica e traduzione (https://www.unive.it/data/insegnamento/582675 ) e quindi sottoporsi di nuovo al TEST DI LATINO (LIVELLO MAGISTRALE). Il risultato del test (espresso in 30/30) concorrerà al voto conseguito nel primo degli esami magistrali di latino sostenuto e superato, come descritto nel syllabus di ciascun insegnamento.
2) per gli studenti immatricolati fino all’a.a. 2024-2025 permane l’obbligo di certificare il possesso delle conoscenze linguistiche di latino di livello intermedio sottoponendosi al TEST DI LATINO 2, che verrà eseguito per l’ultima volta nella sessione di gennaio 2027. Dopo tale data, tutti gli studenti interessati ad accedere agli esami magistrali di latino sosterranno il test e i relativi esami secondo le modalità descritte nella pagina del corso di Metrica e traduzione e nelle pagine degli insegnamenti magistrali.
È possibile sostenere i test in diversi appelli (informazioni disponibili presso la pagina https://www.unive.it/data/insegnamento/582675 ); tuttavia si consiglia vivamente di sottoporsi al test nella prima sessione utile di settembre, prima dell’inizio dell’attività didattica. Il corso di Metrica e traduzione (https://www.unive.it/data/insegnamento/582675 ), che si terrà nel I semestre, sostituisce il precedente Laboratorio di latino 2 anche per chi non sia in grado di superare il Test di latino 2 e abbia necessità di un supporto didattico.
NB: la frequenza al corso è possibile anche per chi non abbia ancora superato il test previsto per il suo anno d’iscrizione..
Contenuti
Con il witz pretestuoso di una citazione cinematografica, il titolo del corso vuole richiamare il fenomeno di dispersione a cui i testi antichi andarono incontro durante i secoli che seguirono la loro composizione, quando, come è noto, la trasmissione testuale era manoscritta: tale dispersione ha in qualche caso comportato la totale perdita di interi corpora testuali; in altri casi ha determinato una riduzione delle copie circolanti; in altri ancora l'apparente scomparsa di testi, poi "rinati" in epoca umanistica. La "transizione" tardoantica segna dunque per gli studiosi moderni un periodo estremamente affascinante, nel quale indagare la "protostoria" delle opere letterarie di cui troviamo testimoni diretti spesso solo a partire dall'epoca carolingia, se non oltre. Il corso vuole fornire alcuni esempi significativi di questa indagine.
Nel dettaglio: nella prima parte del corso (5 lezioni, I periodo) verrà offerta un’introduzione generale a temi, problemi, metodi, strumenti, periodizzazione, lessico, storia della filologia latina. Tale introduzione si gioverà dell'esposizione, con commento, di manoscritti digitalizzati. Nella seconda parte del corso (10 lezioni, II periodo) si proverà a ricostruire, tramite esempi, la "protostoria" di alcuni autori: in particolare, ci si soffermerà su Catullo, Virgilio, Apuleio. Questa ricostruzione implicherà la lettura e la considerazione di autori e testi diversi, con particolare riguardo ad autori della "transizione" tardoantica. In una lezione del corso (II periodo) si prevede di ospitare un seminario scientifico con un ospite esterno. Come attività sostitutiva di tirocinio sarà inoltre disponibile un ciclo di incontri ("I ferri del mestiere") volti ad approfondire ulteriormente aspetti legati al lavoro filologico dell'editore di testi antichi (informazioni durante il corso).
Testi di riferimento
1) Selezione di testi latini (con apparato critico) presentati in aula. I testi trattati e tradotti in aula, con eventuale materiale di supporto, sono forniti dal docente durante il corso e resi disponibili per tutti sulla piattaforma Moodle. Tali testi in lingua originale sono parte integrante del programma d'esame, come specificato oltre. Un file riassuntivo con l'elenco finale di tutti i testi trattati a lezione, che peraltro si ritrovano nei materiali delle singole sezioni di Moodle, saranno forniti a fine corso.
2) Manuale: L.D. Reynolds, N.G. Wilson, Copisti e filologi. La tradizione dei classici dall’antichità ai tempi moderni, ed. it. a cura di M. Ferrari, Roma-Padova 2013 (IV edizione italiana condotta sulla IV edizione inglese; edizione originale Oxford 1968). Se qualcuno avesse questo testo già in programma per altri esami è pregato di segnalarlo al docente e verrà indirizzato a una lettura alternativa.
3) Due saggi a scelta entro una rosa di contributi critici indicati dal docente sui temi trattati durante il corso.
Letture individuali, da preparare in lingua originale
1) Ovidio, Metamorfosi, libro I, a cura di A. Barchiesi, Milano, Lorenzo Valla, 2019 (2005)
OPPURE
2) Apuleio, Metamorfosi, libro I, a cura di L. Graverini e L. Nicolini, Milano, Lorenzo Valla, 2019.
Come supporto ulteriore rispetto al punto 2), per chi lo ritenesse utile, si segnala M. Scialuga, Introduzione allo studio della filologia classica, Alessandria 2003.
Modalità di verifica dell'apprendimento
- saper leggere, comprendere, tradurre in italiano, contestualizzare e commentare sul piano filologico e storico-letterario uno o due passi proposti dal docente a partire dai testi indicati come lettura personale in lingua originale. L'esame prevede un commento dettagliato dell'apparato critico offerto dalle edizioni di riferimento (indicate nel programma d'esame) in corrispondenza dei passi in discussione: questo significa che, dopo la traduzione del passo, lo studente verrà invitato a leggere il relativo apparato critico, a spiegarlo, a commentare le scelte fatte dall'editore critico;
- saper leggere, comprendere, tradurre in italiano, contestualizzare e commentare sul piano filologico e storico-letterario uno o due passi proposti dal docente a partire dalla selezione di testi latini trattati durante il corso. Lo studente dell'apparato critico in corrispondenza dei passi in discussione e/o dei dati di natura filologica presentati durante le lezioni;
- saper argomentare con autonoma capacità di giudizio e proprietà di linguaggio sulla bibliografia di corredo all'interno di una discussione con il docente;
- sapersi servire della bibliografia come ausilio nell'interpretazione dei testi e nella loro valutazione sul piano filologico e storico-letterario.
Modalità di esame
Graduazione dei voti
Più in particolare:
- se l'esame di Filologia latin SP è il primo esame magistrale sostenuto dallo studente/dalla studentessa, la valutazione finale farà media con il risultato del test di latino (livello magistrale) espresso in 30/30 e che dovrà essere stato superato prima di accedere all'appello (vd. supra);
- si considera sufficiente (18-22/30) la prova in cui lo studente/la studentessa è in grado di individuare, pur con qualche supporto da parte del docente, la struttura morfo-sintattica del testo e restituirne il senso complessivo e di leggere l'apparato critico, con un minimo commento; si considera buona (22-26/30) la prova in cui lo studente/la studentessa è in grado di individuare autonomamente la struttura morfo-sintattica del testo e restituirne una traduzione generalmente corretta e di leggere l'apparato critico, con un adeguato commento alle scelte editoriali fatte; si considera ottima (27-30/30) la prova in cui lo studente/la studentessa è in grado di individuare autonomamente la struttura morfo-sintattica del testo e restituirne una traduzione corretta, con un commento ampio e informato rispetto alle scelte editoriali fatte in relazione alle caratteristiche del testo letterario in oggetto; si considera eccellente (30/30 Lode) la prova in cui lo studente/la studentessa è in grado di individuare autonomamente la struttura morfo-sintattica del testo e restituirne una traduzione corretta, con un commento ricco e una rielaborazione personale che tenga conto delle scelte fatte dall'editore e delle caratteristiche del testo letterario in oggetto.
Metodi didattici
Altre informazioni
1) per l’insegnamento di Materie Letterarie nelle scuole medie e superiori senza latino sono richiesti 12 CFU nel settore di latino, L-FIL-LET/04, per l’insegnamento di Materie Letterarie nelle scuole medie superiori con latino ne sono richiesti 24;
2) qualora si sia intenzionati a conseguire 24 CFU, è opportuno inserirne almeno una parte nel percorso triennale, per evitare di dovere poi impiegare crediti a scelta nel percorso magistrale o dover sostenere esami singoli dopo aver terminato il percorso di studi;
3) la compatibilità del percorso di laurea (triennale + magistrale) con l'insegnamento può essere verificata controllando i requisiti di accesso alle classi di concorso nella normativa resa disponibile alla pagina https://www.unive.it/pag/26427/ sotto la voce "Normativa".