STILISTICA E METRICA SP.

Anno accademico
2025/2026 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
STYLISTICS AND PROSODY
Codice insegnamento
FM0163 (AF:568897 AR:328236)
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/12
Periodo
II Semestre
Sede
VENEZIA
Il corso fa parte degli insegnamenti caratterizzanti del corso di studio in Filologia, linguistica e letteratura italiana (percorso comune).
L'insegnamento intende addestrare gli studenti all'analisi formale dei testi poetici italiani, dalle Origini alla contemporaneità.
1. Conoscenza e comprensione:
1.1 conoscere le principali caratteristiche della cosiddetta metrica barbara e i diversi metodi (prosodico, sillabico-accentativo, accentativo, prosodico-accentativo) impiegati per riprodurre in italiano la metrica classica;
1.2 conoscere il dibattito intorno al rapporto tra la metrica accentativo-sillabica romanza e la metrica quantitativa classica, dall'Umanesimo al Novecento;
1.3 comprendere lo stile, il lessico e le strutture grammaticali della lingua dei poemi esaminati.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
2.1 saper orientarsi nella storia della poesia barbara, contestualizzando nel tempo e nello spazio gli autori e le opere;
2.2 essere in grado d’individuare i caratteri stilistici e le figure retoriche della lingua dei componimenti considerati;
2.3 saper fare la parafrasi dei brani letti e commentati a lezione;
2.5 saper riconoscere le particolarità metriche e grammaticali dei brani letti e commentati a lezione.
3. Capacità di giudizio:
3.1 saper valutare criticamente l'adeguatezza dei modelli d'analisi formale (metrica, stilistica, grammaticale) applicati ai brani letti a lezione.
4. Abilità comunicative:
4.1 saper comunicare le specificità della forma, dello stile e della lingua dei testi esaminati, facendo uso di una terminologia appropriata.
5. Capacità di apprendimento:
5.1 Saper studiare criticamente i testi in programma d'esame, gerarchizzando le informazioni e istituendo collegamenti fra le varie nozioni.
È richiesta la conoscenza delle nozioni base di prosodia, metrica e stilistica italiana; è necessaria una buona conoscenza della lingua italiana. Non è richiesta una conoscenza preliminare della metrica classica.
Titolo: La metrica barbara

“Metrica barbara” è un termine contenitore con cui si indicano i tentativi di imitare in italiano la metrica classica. Si tratta di esperimenti diversi fra loro per metodo, funzione, riuscita e fortuna, che si sono succeduti nella storia della letteratura italiana ininterrottamente dal Quattrocento al primo Novecento. Ancora oggi, del resto, si sperimentano con successo traduzioni ritmiche di classici greci e latini, come dimostrano le recenti versioni in italiano del “Liber” di Catullo e dell’Odissea, a opera rispettivamente di Alessandro Fo (2018) e Daniele Ventre (2023).
Il corso si propone di ripercorrere lo sviluppo della metrica barbara dagli esordi degli umanisti fino alla consacrazione carducciana e al dibattito seguito alla pubblicazione delle “Odi barbare”, la cui prima edizione risale al 1877, per poi considerare la rapida uscita di scena dei metri classicheggianti e la loro relegazione novecentesca alle traduzioni dal latino e dal greco. Attraverso l’analisi di una selezione di testi dei principali campioni della poesia barbara, da Alberti a Chiabrera, da Fantoni a Carducci, Pascoli e D'Annunzio, verrà messo in luce il duplice carattere di questo filone della nostra letteratura: da un lato recupero dotto, quasi archeologico, di forme di un passato lontano, preso anacronisticamente a modello o rimpianto con nostalgia; dall’altro stimolo al superamento degli istituti metrici della tradizione, l’«usata poesia» contro la quale si scaglia Carducci, e quindi fucina di innovazioni che, nelle sperimentazioni otto-novecentesche, preludono ormai al verso libero della lirica moderna.
A) Bibliografia generale sulla metrica barbara:
1. Francesco Bausi, Mario Martelli, La metrica italiana: teoria e stile, Firenze, Le Lettere, 1993, pp. 122-125; 153-157; 197-203; 222-228; 250-263.
2. Pietro Beltrami, La metrica italiana, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 220-231 (§§ 161-174); pp. 344-354 (§§ 248-258).
3. Mario Mancini, Saggi sulla poesia barbara e altri studi di metrica italiana, Manziana, Vecchiarelli, 2000, pp. 7-110; pp. 157-177.
4. Giovanni Battista Pighi, Poesia barbara e illusioni metriche, in Id., Studi di ritmica e metrica, Torino, Bottega d’Erasmo, 1970, pp. 403-432.
5. Giuseppe Vergara, La poesia barbara: come e quando, «Misure critiche», 6 (1976), pp. 71-91.

B) Approfondimenti su singoli autori:
6. Felicita Audisio, Pascoli: metrica “neoclassica” e metrica italiana, «La rassegna della letteratura italiana», 8/3 (1995), pp. 34-91.
7. Felicita Audisio, Carducci, l’esametro, il pentametro e alcuni antecessori, «La rassegna della letteratura italiana»,109 (2005), pp. 371-396.
8. Anna Bellato, Note sulla metrica barbara di Fantoni, «Stilistica e metrica italiana», 6 (2006), pp. 157-175.
9. Lucia Bertolini (a cura di), De vera amicitia. I testi del primo Certame coronario, Modena, Franco Cosimo Panini, 1993, pp. 341-385.
10. Filomena Giannotti, Il fine giustifica i metri: recenti traduzioni dei classici in metrica barbara, «Semicerchio», 61 (2019), pp. 20-31.

C) I testi letti e commentati a lezione.

I testi 4-10 verranno messi a disposizione nella piattaforma Moodle.
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale di 20-30 minuti. Nel corso della prova lo studente deve dimostrare di conoscere gli argomenti trattati a lezione e di saperli integrare con le nozioni contenute nei testi di riferimento.
orale
Griglia di valutazione:
28-30L: padronanza degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; capacità di gerarchizzare le informazioni; uso della terminologia tecnica appropriata;
26-27: buona conoscenza degli argomenti trattati a lezione e, in minor misura, nei manuali; discreta abilità nell'ordinare le informazioni e presentarle oralmente; familiarità con la terminologia tecnica;
24-25: conoscenza non sempre approfondita degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; esposizione orale ordinata ma con uso non sempre corretto della terminologia tecnica;
22-23: conoscenza spesso superficiale degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; esposizione orale poco chiara e carente sul piano della terminologia tecnica;
18-21: conoscenza a tratti lacunosa degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; esposizione orale confusa, con scarso ricorso alla terminologia tecnica.
Lezioni frontali con lettura commentata dei testi.
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 22/03/2025