LABORATORIO DI STORIA DELLA SCIENZA E DELL'AMBIENTE

Anno accademico
2024/2025 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
HISTORY OF SCIENCE AND THE ENVIRONMENT WORKSHOP
Codice insegnamento
FT0583 (AF:522558 AR:293784)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
3
Livello laurea
Laurea
Settore scientifico disciplinare
NN
Periodo
4° Periodo
Anno corso
2
Sede
VENEZIA
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il laboratorio è concepito per la Laurea Triennale. La modalità di svolgimento prevede seminari che richiederanno l’attiva partecipazione degli studenti, tramite letture di testi, brevi presentazioni e confronto critico. Il laboratorio si propone di far uso di fonti scritte ma anche visuali e di cultura materiale, per esempio oggetti museali, tratti da database online, che stimoleranno gli studenti a trovare nuove strategie per costruire una narrativa storica sulla mobilità globale di conoscenze, persone, idee, e modelli produttivi.

Lo studente al termine del laboratorio avrà acquisito conoscenze chiave (sia a livello di metodo che di contenuti) per orientarsi nello studio della storia della scienza e della storia ambientale, e delle sue fonti, a partire dagli anni 60’ fino all’età contemporanea, e per poter affrontare letture più complesse sul tema.
Nessuno. Tuttavia, un appunto sulla lingua. La lingua usata per la discussione dei testi e le presentazioni sarà l’italiano. Tuttavia, dato che alcuni degli storici che hanno affrontato queste tematiche non sono stati ancora tradotti in italiano, si prevedono varie letture in lingua inglese. Qualora ciò risultasse complicato, provvederò a trovare delle alternative in lingua italiana.
Questo laboratorio si concentra sulla storia ambientale della scienza. Si propone di creare un contesto di discussione sul tema della circolazione e mobilità dei saperi tra prima età moderna e fine Settecento. Per saperi si intendono modelli di conoscenza della natura, dunque le aree, poi disciplinari, della storia naturale, mineralogia, medicina, ingegneria, idraulica, modelli che si costituiscono anche, ma non solo, in relazione alla necessità degli stati europei, e delle loro istituzioni, di gestire al meglio le risorse naturali nello spazio mediterraneo e atlantico. Le varie sessioni di laboratorio problematizzeranno gli scambi di conoscenze su scala globale (Europa, Americhe, Sud-Est Asiatico) dopo il 1492, mettendo in luce le dinamiche di potere sottese alla mobilità di persone, oggetti e know-how. A livello più ampio, il laboratorio esplorerà gli aspetti politici, economici e sociali intrinsechi ai processi di produzione del sapere, allo stesso tempo mettendo in discussione narrative eurocentriche. Inoltre, il laboratorio esplorerà le trasformazioni ecologiche operate dai coloni spagnoli e portoghesi nei territori dell’America del Sud e del Sud-Est asiatico, e l’immaginario teologico/razionale legato alla spiegazione dei disastri naturali (terremoti, alluvioni, epidemie). Anche se la cronologia presa in considerazione riguarderà soprattutto l’età moderna, molti dei casi studio presi in considerazione offriranno anche delle prospettive sul rapporto uomo-ambiente in epoca contemporanea. A causa del numero limitato di ore, e l’impossibilità di coprire in forma esaustiva aree disciplinari così ampie, il Laboratorio sarà organizzato su base tematica piuttosto che cronologica. Sebbene alcuni testi siano in italiano, molti saranno in lingua inglese. Ciò non dovrebbe costituire un problema in quanto in parte li riassumerò durante le lezione, in parte li leggeremo insieme in classe.

Data la natura introduttiva del Laboratorio, e il fatto che possa essere fruito da studenti di varie discipline e formazioni, l’approccio sarà interdisciplinare e si adatterà (nei limiti del possibile) alle esigenze degli studenti. La struttura che segue è teorica, e soggetta a mutare in rapporto al numero di studenti e alle loro eventuali richieste di approfondimento. Dedicheremo una o due lezioni alle presentazioni (da concordare), ma faremo delle attività durante tutte le lezioni.

Le date dei recuperi saranno da definirsi nel corso del mese di febbraio.

A tempo debito, inserirò un prospetto dettagliato delle lezioni sullo spazio Moodle. Per qualsiasi dubbio o chiarimento, si prega di scrivermi al seguente indirizzo email: laviniamaddaluno@unive.it
Questi saranno i testi su cui baserò le lezioni, divisi per lezione.

Lezione 1 (8 Febbraio)
Tra Storia Ambientale e Storia della Scienza

Marco Armiero e Stefania Barca, Storia dell'Ambiente (Carocci, Roma 2004)

Matthias Schemmel, “Global history of science as a knowledge resource for the Anthropocene”, Global Sustainability, 3:22 (2020).

Sara Pritchard, “Joining environmental history with science and technology studies”, in Dolly Jørgensen, Finn Arne Jørgensen e Sara Pritchard (a cura di), New Natures: Joining Environmental History with Science and Technology Studies, 2013, pp. 1–18.

Lezione 2 (15 Febbraio)
Storicizzare il concetto di “ambiente”

Sara Miglietti e John Morgan (a cura di), Governing the Environment in the Early Modern World (Routledge 2019).
Hugh Cagle, Assembling the Tropics: Science and Medicine in Portugal's Empire, 1450–1700 (Cambridge 2018).

Lezione 3 (22 febbraio)
Rachel Carson e Carolyn Merchant: alla base della Storia Ambientale

Rachel Carson, Primavera Silenziosa (Milano: Feltrinelli, 1994)
Carolyn Merchant, La Morte della Natura. Donne, Ecologia e Rivoluzione Scientifica (Editrice Bibliografica, Milano 2022)

Lezione 4 (29 febbraio)
Alle origini del pensiero di Rachel Carson

Elena Conis, How to sell a poison. The rise, fall and toxic return of DDT (New York, 2022).

Lezione 5 (7 marzo)
Bonifiche e acque: tra storia ambientale e storia politica

Salvatore Ciriacono, Acque e agricoltura. Venezia, l'Olanda e la bonifica europea in età moderna (Milano, F. Angeli, 1994).
Vera Candiani, Dreaming of Dry Land. Environmental transformation in Colonial Mexico (Stanford, 2014).

Lezione 6 (14 marzo)
Le “frontiere” della Storia Ambientale e Coloniale

Frederick Jackson Turner, "The Significance of the Frontier in American History" 1893
Beckert, Bosma, Schneider, Vanhaute, “Commodity frontiers and the transformation of the global countryside: a research agenda” Journal of Global History, 16(3) (2021), pp. 435-45

Lezione 7 (28 Marzo)
Lo “Scambio Colombiano”

Alfred Crosby, The Colombian Exchange. Biological and Cultural Consequences of 1492. 30th anniversary ed. [1972] (2003).
Giuseppe Olmi, L’inventario del mondo. Catalogazione della natura e luoghi del sapere nella prima età moderna (Bologna, Il Mulino 1992).
Mackanzie Cooley, Anna Toledano e Duygu Yıldırım (a cura di), Natural Things in Early Modern Worlds (London, 2023).

Lezione 8 (4 Aprile)
Storia del cibo e Storia Ambientale

Ken Abala, Eating Right in the Renaissance (London, 2002).
David Gentilcore, Food and Health in Early Modern Europe: Diet, Medicine and Society, 1450-1800 (Bloomsbury, 2015).
Rebecca Earle, The Body of the Conquistador. Food, Race and the Colonial Experience in Spanish America, 1492–1700 (Cambridge, 2012).

Lezione 9 (11 aprile)
“History of Knowledge” e Storia Ambientale

Peter Burke, What is the History of Knowledge? (Cambridge, 2016).
Iris Montero, "Indigenous Naturalists.", in Helen Curry, Emma Spary, James Secord, e Nick Jardine (a cura di), Worlds of Natural History (Cambridge, 2018), pp. 112-130.

Lezione 10 (18 aprile)
Possibile visita all’orto botanico di Padova

Lezione 11 (26 aprile)
Mineralogia ed estrattivismo

Claire R Cohen, Mary Van Buren, Barbara Mills e Thilo Rehren “Current silver smelting in the Bolivian Andes: a review of the technology Employed”, Historical Metallurgy 44(2) 2010, pp. 153–162.

Lezioni 12-13 (2-3 maggio)
Presentazioni degli studenti

Lezione 14 (9 maggio)
Sostenibilità e Antropocene

Paul Warde, The invention of sustainability (Cambridge, 2018).
Simon Werrett, Thrifty Science (Chicago, 2019).
Amitav Ghosh, La Maledizione della noce moscata (Vicenza, 2019)

Lezione 15 (10 maggio)
Decolonizzare la storia ambientale?

Malcom FerdinandMax Liboiron/Jessica Hernandez
Il laboratorio non avrà una valutazione finale, ma sarà necessario scrivere un saggio (5/6 cartelle massimo) su un tema o caso studio a piacere per ottenere l’idoneità. Si incoraggiano saggi che presentino caratteri di interdisciplinarietà, oltre che capacità argomentativa e rigore nell’analisi delle fonti storiche (scritte, visuali e materiali). I saggi saranno si baseranno sulle presentazioni degli studenti durante il laboratorio.

Il laboratorio consisterà in lezioni frontali, con l'uso di ppt e immagini (e video!) I primi dieci/quindici minuti di ogni lezione saranno dedicati a riassumere i temi principali della lezione precedente e ad annunciare i temi della lezione del giorno. Tuttavia, durante queste presentazioni, chiederò agli studenti di intervenire e impegnarsi nella lettura di testi e nell'interpretazione di immagini e brevi video. Ho concepito questo corso come ibrido in termini di metodi didattici, alternando momenti in cui sarò io a parlare e momenti in cui saranno gli studenti a intervenire, individualmente o in gruppo (questo dipenderà ovviamente da quanti di voi verranno). Leggeremo fonti storiche, letteratura secondaria, ma guarderemo anche alcuni video e cortometraggi utili alla comprensione di alcuni dei temi affrontati nel laboratorio (ad esempio, il colonialismo estrattivo e l'ecocidio).
Italiano
Gli studenti che hanno frequentato ma non hanno ottenuto l'idoneità possono ottenerla in appelli successivi facendone richiesta al docente, che deciderà caso per caso.

scritto e orale

Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Capitale naturale e qualità dell'ambiente" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Il programma è ancora provvisorio e potrà subire modifiche.
Data ultima modifica programma: 30/04/2024