METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICO-ARTISTICA II

L'insegnamento, inquadrato tra gli affini, mira a fornire una conoscenza di base ma accurata sulla metodologia della storia dell’arte. Attraverso le sue interne articolazioni, il corso ripercorrerà le vicende e le principali modalità che, nel corso del XX sec., hanno condotto la storia dell'arte a costituirsi come moderna disciplina scientifica, all'interno delle scienze umane, evidenziando i temi salienti del dibattito dal secondo Dopoguerra ai primi decenni del XXI sec. Ciò consentirà alle studentesse e agli studenti di acquisire, nelle loro linee generali, alcune generali questioni, come i rapporti tra arte e società, la temporalità delle forme, le nuove proposte di indagine iconografica, i rapporti con l'antropologia e la semiotica, le relazioni con i Cultural e i Visual Studies.

Lo sviluppo della metodologia storico-artistica tra XX e XXI secolo

Obiettivi:
- conoscenza, comprensione e possibilità di applicazione degli approcci, dei metodi e degli strumenti, con particolare riferimento all'ambito della Prima Età Moderna, individuati nella storia dell’arte dei secc. XX-XXI
- conoscenza delle principali esperienze accademiche e scientifiche, a livello nazionale e internazionale, che hanno contrassegnato la vicenda della storia dell'arte dal secondo Dopoguerra all'inizio del XXI sec.
- acquisizione di una terminologia sufficientemente adeguata per una migliore comprensione dello sviluppo delle vicende storico-artistiche

Per i piani di studio che li prevedono entrambi, si consiglia di sostenere l'esame dopo quello di Storia dell'arte moderna

Storia e storia dell’arte;
Storia dell’arte e scienze dell’uomo;
Iconologie del Novecento;
Storia dell’arte e semiotica;
Storia dell’arte, Visual and Cultural Studies

appunti dalle lezioni
G.C. Sciolla, La critica d’arte del Novecento, Torino, Utet Libreria, 1995 (e successive ristampe), capp. VII-XIII
un testo a scelta (solo nelle parti indicate a lezione) tra i seguenti: Erwin Panofsky, Il significato delle arti visive, 1955, tr.it. Torino, Einaudi, 2010;
George Kubler, La forma del tempo. La storia dell'arte e la storia delle cose, 1962, tr.it. Torino, Einaudi, 1976 (e successive ristampe);
Ernst H. Gombrich, A cavallo di un manico di scopa, 1963, tr.it. Torino, Einaudi, 1971;
John Shearman, Arte e spettatore nel Rinascimento italiano. "Only connect …", 1982, tr.it. Milano, Jaca Book, 2009;
Svetlana Alpers, Arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese, 1983, tr.it. Torino, Bollati Boringhieri, 1984;
Michael Baxandall, Forme dell'intenzione. Sulla spiegazione storica delle opere d'arte, 1985, tr.it. Torino, Einaudi, 2000;
Francis Haskell, Le metamorfosi del gusto: Studi su arte e pubblico nel XVIII e XIX secolo, 1987, tr.it. Torino, Bollati Boringhieri, 1989;
Hans Belting, Antropologia delle immagini, 2001, tr.it. Roma, Carocci, 2013;
Juri M. Lotman, Il girotondo delle muse. Semiotica delle arti, Milano, Bompiani, 2022;
Meyer Schapiro, Per una semiotica del linguaggio visivo, Roma, Meltemi, 2002;
David Freedberg, Il potere delle immagini. Il mondo delle figure: reazioni e emozioni del pubblico, 1989;
Gottfried Boehm, La svolta iconica, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Michele Di Monte, Roma, Meltemi, 2009.

Mediante prova scritta, di quattro domande aperte; solo nel primo appello è prevista una prova specifica, sempre scritta, per i frequentanti.

Lezioni frontali, con proiezione di immagini

Italiano

scritto

Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Capitale umano, salute, educazione" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile