HERITAGE: POLITICHE E PRATICHE NEL MONDO ISLAMICO
- Anno accademico
- 2024/2025 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- HERITAGE: POLITICS AND PRACTICES IN THE ISLAMIC WORLD
- Codice insegnamento
- LM2500 (AF:502321 AR:283498)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-OR/11
- Periodo
- II Semestre
- Anno corso
- 1
- Sede
- VENEZIA
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Risultati di apprendimento attesi
Prerequisiti
Contenuti
- la nascita dell'archeologia nel Vicino Oriente: politica coloniale e patrimonializzazione; la creazione della Mesopotamia; il museo imperialista.
- patrimonio culturale e costruzione della nazione: il caso dell'Iraq, dalla monarchia a Saddam; la Turchia di Mustafa Kemal
- epistemologia delle pratiche di conservazione e restauro; il valore dell'autenticità; la comunità e la sua cultura
- comunità internazionale e protezione del patrimonio: dal colonialismo all'UNESCO; distruzioni, saccheggi, restituzioni
CASI-STUDIO
- Spazi contesi: al-Haram al-Sharif a Gerusalemme
- Appropriazione culturale e diritti umani: da Geusalemme a Silwan
- Conservazione e salvaguardia al servizio della comunità: Darb al-Ahmar al Cairo
- Heritage building in Qatar fra arte islamica, etnografia e petrolio
- Urbicide: il caso Jaffa
Testi di riferimento
AAVV, The Azhar Park Project in Cairo and the Conservation and Revitalization of Darb al-Ahmar, The Agha Khan Trust for Culture, on-line publication (pdf)
Ç. Atakuman, Cradle or crucible: Anatolia and archaeology in the early years of the Turkish Republic (1923-1938), Journal of Social Archaeology 2008, pp. 214-235 (pdf)
Z. Bahrani, Conjuring Mesopotamia. Imaginative geography and a world past, in Lynn Meskell (ed.) Archaeology Under Fire. Nationalism, politics and heritage in the Eastern Mediterranean and Middle East, London and New York 1998, pp. 159-174 (pdf)
M. T. Bernhardsson, Archaeology and Nationalism in Iraq, 1921-2003, in R. Boytner, L. Swartz Dodd, B. J. Parker (eds) Controlling the Past, Owning the Future, Tucson, 2010, pp. 55-67 (pdf)
R. Daher e I. Maffi, Introduction, in R. Daher e I. Maffi (eds) The politics and practices of cultural heritage in the Middle East, London 2014, pp. 1-38 (pdf)*
Chiara Dezzi Bardeschi, Archeologia e Conservazione, Milano 2007: Il dibattito sull’autenticità, pp. 227 e 230 (pdf)
Marco Dezzi Bardeschi, Il valore discriminante dell'autenticità prima e dopo Nara, ANAGK 52, 2007, pp. 70- 73 (pdf)
M. Diaz-Andreu, Guest editor's introduction. Nationalism and archaeology, Nations and Nationalism 7 (4), 2001, 429-440 (pdf)*
K. A. Eggeling, Cultural diplomacy in Qatar: Between ‘virtual enlargement’, national identity construction and elite legitimation, International Journal of Cultural Policy 23 (2) 2017, pp. 1-15 (pdf)
EMEK SHAVEH (ONG), The Temple Mount/ Haram al-Sharif – Archaeology in a Political Context, pubblicazione on-line (http://alt-arch.org/en/ ) (pdf)
K. Exell and T. Rico, ‘There is no heritage in Qatar’: Orientalism, colonialism and other problematic histories, World Archaeology 45 (4) 2013, pp. 670-685 (pdf)
K. Exell, Desiring the past and reimagining the present: contemporary collecting in Qatar, Museum & Society 14 (2) 2016, pp. 259-274 (pdf)
M. P. Guermandi, Decolonizzare il patrimonio: Cap. 3. UNESCO, un patrimonio universale con un’anima occidentale, Roma 2021, pp. 82-106 (pdf)
Ö. Harmanşah, ISIS, Heritage, and the Spectacles of Destruction in the Global Media, Near Eastern Archaeology 78 (3), Special Issue: The Cultural Heritage Crisis in the Middle East (September 2015), pp. 170-177 (pdf)*
M. Hawari, Silwan: Biblical Archaeology, Cultural Appropriation, and Settler Colonialism, Jerusalem Quarterly 90, 2022, pp. 75-97 (pdf)
D. Hull, Orientalism: Islamic Archaeology and Its Colonial Context, in Encyclopedia of Global Archaeology 2013 (on-line)*
M. Melotti, Turismo archeologico. Dalle piramidi alle veneri di plastica, Milano, Mondadori, 2008: capitoli selezionati (pdf)
S. Mulder, War and Recovery, The Oxford Handbook of Islamic Archaeology, Oxford 2020, pp. 707-730 (pdf)
A. Ricci, A. Yılmaz, Urban Archaeology and Community Engagement: the Küçükyalı ArcheoPark, in Istanbul, in CABI 2016, pp. 41-62 (pdf)*
Sh. Rotbard, White City, Black City. Architecture and War in Tel Aviv and Jaffa, London 2015: capitoli scelti (pdf)
Edward Said, Introduzione, Orientalismo, trad. italiana 1991, pp. 3-31 (pdf)
D. Shankland, Afterword: Heritage, Nationalism and Archaeology in the Republic of Turkey, in S. Redford and N. Ergin (eds.) Perceptions of The Past in the Turkish Republic: Classical and Byzantine Periods, Leuven, 2010, pp. 225-236 (pdf)
A. D. Smith, Authenticity, antiquity and archaeology, Nations and Nationalism 7 (4), 2001, pp. 441-449 (pdf)
L. Zagato e S. Pinton, Lezioni di diritto internazionale ed europeo del patrimonio culturale 2: Circolazione e restituzione, Venezia, 2018: 8 e 11 (pdf)
Modalità di verifica dell'apprendimento
A) 35% del voto finale
Almeno una settimana prima dell’orale è necessario far pervenire al docente una tesina scritta (3500-5000 parole) elaborata su un sito archeologico a scelta (oppure un museo), concordato con il docente o su un tema specifico.
In questo lavoro lo studente dovrà mostrare di avere acquisito le capacità critiche necessarie e gli strumenti per comprendere l'intero processo di patrimonializzazione, dalla ricerca alla valorizzazione, nel contesto delle pratiche e delle politiche locali, con approccio critico.
B) 65% del voto finale
All'esame orale allo studente verrà richiesto di illustrare alcuni dei temi trattati a lezione, con il supporto delle immagini.
Questa parte dell'esame mira a verificare che lo studente abbia acquisito le conoscenze di base in merito alle tematiche trattate e ai casi studio discussi, e capacità critiche adeguate per affrontarne lo studio.
Metodi didattici
Lingua di insegnamento
Modalità di esame
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Cooperazione internazionale" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile