LETTERATURA FRANCESE SP
- Anno accademico
- 2023/2024 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- FRENCH LITERATURE SP
- Codice insegnamento
- FM0594 (AF:467154 AR:254312)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-LIN/03
- Periodo
- II Semestre
- Sede
- VENEZIA
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Risultati di apprendimento attesi
Prerequisiti
Contenuti
1.la poetica del romanzo e i caratteri che lo collocano in un genere: romanzo naturalista, romanzo di scrittori e scrittrici francesi di origine magrebina; romanzi sui non-luoghi in conflitto con la coscienza moderna;
2.il punto di vista del personaggio che rende conto di un modo di “inquadrare” lo spazio a partire da una certa prospettiva narrativa, dipendente da una pluralità di dimensioni, relativa al posizionamento di un punto di vista personale, sociale, di genere; la costruzione di differenze qualitative e di conseguenza “imperative”: messa a dimora del soggetto, tanto come utente-abitante costretto ad agire e a spostarsi nel reale, a definirsi come residente o viaggiatore, "fuori luogo" o “fuori-norma”, come intruso o come autoctono, come vagabondo o come sedentario, quanto come spettatore. Le manifestazioni delle modalizzazioni sono l’incarnazione delle imposizioni dovute agli ordinamenti delle norme sociali (o tecnologiche) più che un ordine stilistico;
3.gli spostamenti e le trasformazioni all'interno dei luoghi. Luoghi e architetture determinano una porzione di spazio, costruiscono un sistema di differenze di senso distribuzionale e funzionale della realtà dei soggetti. Le nozioni di costrizione e di valore fondano ogni sistema ideologico o linguistico. Gli alloggi dei personaggi (palazzo, casamento di quartieri delle periferie francesi, strade, non-luoghi) costruiscono un itinerario qualitativamente “orientato”, una traiettoria di ascesa o di decadenza personale o sociale. Nell’attribuzione di un senso dello spazio assume un ruolo di mediazione fondamentale la direzione, intesa come progetto non solo motorio, ma anche narrativo. I programmi narrativi implicano degli scopi e delle azioni del soggetto, un voler fare, un voler essere, o un saper/dover/poter fare o essere, mettono in moto un racconto, che unisce competenze e performanze;
4.il reale come incontro di norme, sistema di sistemi gerarchizzati di valori, di obblighi, di costrizioni che definiscono incastri, che comportano un corpo principale e delle "dipendenze", spazi inglobati e inglobanti. I luoghi e l’architettura (città, edifici collettivi, casa, quartiere, strada...), quali oggetti emblematici del testo letterario del periodo preso in considerazione, sono dotati di uno statuto semantico ricco e complesso: la loro funzione nel testo è quella di essere dei sistemi discriminatori (la dicotomia noi/loro, lo statuto dello straniero alla ricerca di un “terzo spazio” identitario, desiderio di de-costruire la polarizzazione, dis-locazione linguistica), che classificano, separano oggetti e soggetti, organizzano naturalmente le strategie del desiderio dell’essere, secondo le modalizzazioni assiologiche messe in atto dai protagonisti. Lo spazio è quindi orientato a partire dai movimenti, dai programmi e dai fini che entro di esso l’attante dispiega;
5.la crisi identitaria e il sentimento di "esilio" del personaggio, "estraneo" all'ambiente o proveniente dalla realtà dell'immigrazione o dalla strada. Il senso che nasce dal rapporto di ogni soggetto con il mondo e i luoghi, a partire dal suo schema corporeo, è derivato dall’interazione tra la postura e l’ambiente, spesso come scenario conflittuale. A partire da questo lavoro di localizzazione, lo schema corporeo costruirà la percezione dello spazio stesso in quanto sistema di polarizzazioni a cui si legano forme di attribuzione di valori semantici.
Testi di riferimento
Calixthe Beyala, Petit prince de Belleville, Albin Michel, 1992 (brani tradotti)
Rachid Boudjedra, Topographie idéale pour une agression caractérisée, Gallimard, 1986 (brani tradotti)
Mehdi Charef, Il té nell'harem di Archi Ahmed, (in corso di stampa)
Mehdi Charef, La casa di Alexina. Storia di un bambino algerino nella Francia del 1960, (trad. P. Salerni), Ediz. Universitarie Romane, 2018
Annie Ernaux, Guarda le luci, amore moi, L'Orma, 2022
Leila Sebbar, Fatima ou les Algériennes au square, Stock, 1981 (brani tradotti)
Émile Zola, La preda, (qualsiasi edizione, in italiano)
Émile Zola, Il ventre di Parigi (qualsiasi edizione, in italiano)
TESTI CRITICI
Marc Augé, Non-luoghi. Introduzione a un'antropologia della surmodernità, Elèuthera, 2009
Alice Giannitrapani, Introduzione alla semiotica dello spazio, Carocci editore, 2013
Philippe Hamon, Esposizioni. Letteratura e architettura nel XIX secolo, CLUEB, 1994
Christina Horvath, Le Roman urbain contemporain en France, Paris, Presses de la Sorbonne Nouvelle, 2008
COLLECTIF “QUI FAIT LA FRANCE?” (CHI FA LA FRANCIA?), Cronache di una società annunciata: racconti dalle banlieue, tr. I. Vitali, Viterbo, Stampa alternativa/Nuovi equilibri, 2008
Abdelmalek Sayad, La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato, D. Borca (Traduttore) R. Kirchmayr (Traduttore), Cortina Raffaello, 2002
Marina Sbisà (a cura di), Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, Feltrinelli, 1995 (1978)
Leila Sebbar, Paris, géographie de l’exil, Les Temps Modernes, 1980, I, 413 ; janvier 1981, II, 414
Ugo Volli, Manuale di semiotica, u.e.
Altre fonti critiche saranno fornite dalla docente durante il Corso e, ove possibile, messi a disposizione sulla piattaforma.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Metodi didattici
Lingua di insegnamento
Modalità di esame
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Città, infrastrutture e capitale sociale" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile