LINGUA DEI SEGNI ITALIANA 2
- Anno accademico
- 2024/2025 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- ITALIAN SIGN LANGUAGE 2
- Codice insegnamento
- LT0026 (AF:460183 AR:286974)
- Modalità
- Blended (in presenza e online)
- Crediti formativi universitari
- 12
- Livello laurea
- Laurea
- Settore scientifico disciplinare
- L-LIN/01
- Periodo
- II Semestre
- Anno corso
- 2
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Il corso si suddivide in un modulo teorico e nelle esercitazioni linguistiche. Nelle lezioni teoriche si discutono le teorie linguistiche che descrivono l'organizzazione lessicale e i principali fenomeni morfologici della LIS. Nelle esercitazioni di lingua si favorisce l'acquisizione di competenze narrative e conversazionali in LIS attraverso l’uso dei classificatori, del discorso diretto e del tempo linguistico.
Risultati di apprendimento attesi
Comprendere l’equivalente funzionale degli elementi di base del lessico e della morfologia nelle lingue dei segni, e nella LIS in particolare.
Conoscere la terminologia di base del lessico e della morfologia della LIS.
Conoscere e comprendere i processi morfologici presenti nella LIS in comparazione con altre lingue dei segni e vocali.
Riconoscere i principali tratti morfologici, in particolare della morfologia di accordo dei nomi, dei verbi e dei classificatori.
Conoscere il lessico e la grammatica della LIS ad un livello intermedio.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Saper riconoscere e descrivere gli elementi di base del lessico e della morfologia della LIS e i fenomeni morfologici che la caratterizzano.
Saper utilizzare correttamente la terminologia che riguarda il dominio del lessico e della morfologia della LIS.
Saper fornire autonomamente esempi concreti delle unità morfologiche di base e dei processi morfologici presenti.
Sapere comprendere e produrre interazioni comunicative di livello intermedio in vari contesti.
3. Capacità di giudizio:
Essere in grado di giudicare la correttezza di unità e fenomeni morfologici in altre lingue dei segni paragonandole a unità e fenomeni linguistici tipici della LIS.
Essere in grado di reperire le fonti bibliografiche indicate dalla docente.
Saper esprimere giudizi di correttezza su segni e strutture grammaticali mediamente complesse in LIS.
4. Abilità comunicative:
Essere in grado di esporre con proprietà terminologica e in modo argomentato le differenze morfologiche tra lingue vocali e lingue dei segni, dimostrando la natura linguistica delle ultime.
Essere in grado di descrivere le caratteristiche morfologiche della LIS con il supporto di esempi concreti.
Essere in grado di interagire con i pari, il docente e il tutor in modo critico e rispettoso.
Sostenere una conversazione in LIS ad un livello intermedio.
5. Capacità di apprendimento :
Essere in grado di prendere appunti e di applicare il metodo di riflessione critica e di comparazione interlinguistica agli studi linguistici successivi.
Essere in grado di consultare la bibliografia presente nei testi e negli articoli di riferimento indicati dalla docente.
Prerequisiti
Contenuti
Modulo teorico semestrale:
1. Proprietà lessicali dei segni e la composizione del lessico nelle lingue dei segni
2. Le parti del discorso in LIS
3. La grammatica dello spazio
4. La struttura morfologica dei segni
5. Elementi di morfologia flessiva nel dominio nominale
6. Elementi di morfologia flessiva nel dominio verbale
7. Elementi di morfologia derivazionale
8. Elementi di composizione
9. Caratteristiche e funzioni delle costruzioni con classificatore
10. Impersonamento e uso dei pronomi logoforici
Esercitazioni linguistiche annuali:
1. Competenze grammaticali intermedie nell’uso della frase semplice (frase dichiarativa, interrogativa, negativa) e della frase complessa (frase ipotetica, frase relativa).
2. Competenze intermedie nell’uso dei classificatori.
3. Competenze intermedie nell’uso delle componenti non manuali con funzione fonologica, morfologica e sintattica.
4. Competenza nell’uso dell’impersonamento.
Testi di riferimento
- appunti delle lezioni, dispense e materiali di approfondimento forniti dalla docente.
- Branchini C., Checchetto A., Fornasiero E., & Mantovan L. (2022). PARTE 3. Lessico. In Branchini C. & L. Mantovan (a cura di), Grammatica della lingua dei segni italiana (LIS). Venezia: Edizioni Ca' Foscari.
- Checchetto A., Fornasiero E. & Santoro M. (2022). PARTE 4. Morfologia. In Branchini C. & L. Mantovan (a cura di), Grammatica della lingua dei segni italiana (LIS). Venezia: Edizioni Ca' Foscari.
- Bertone C. (2009), “La grammatica dello spazio nella LIS”, in Bertone C., Cardinaletti A. (a cura di) Alcuni capitoli della grammatica della LIS. Atti dell’Incontro di studio “La grammatica della Lingua dei segni italiana”, Venezia, Cafoscarina, pagg. 79-99.
- Mazzoni L. (2008), “Classificatori e impersonamento nella Lingua dei Segni Italiana”, PLUS-Pisa University Press, pagg. 146-178.
- Mazzoni L. (2009), “Impersonamento ed evidenzialità in LIS”, in Bertone, C., Cardinaletti A. (a cura di) Alcuni capitoli della grammatica della LIS. Atti dell’Incontro di studio “La grammatica della Lingua dei segni italiana”, Venezia, Cafoscarina, pagg. 61-77.
Esercitazioni linguistiche annuali:
- appunti delle lezioni
- eventuale altro materiale suggerito dal docente durante le lezioni
- Dizionario bilingue elementare della lingua italiana dei segni. 1992. Elena Radutzky. Edizioni Kappa.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per poter accedere alla prova di produzione orale è necessario il superamento della prova scritta di comprensione linguistica. L’esito positivo della verifica finale del corso è dato dal superamento di tutte e tre le prove. Il voto finale sarà la media tra le tre prove.
Metodi didattici
Metodi:
- aula virtuale nella piattaforma Moodle;
- esercitazioni individuali e di gruppo;
- analisi di testi videoregistrati in LIS.
Lingua di insegnamento
Altre informazioni
Modalità di esame
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Povertà e disuguaglianze" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile