TEORIE SOCIOLOGICHE: INNOVAZIONE SOCIALE E BENI COMUNI

Anno accademico
2024/2025 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
SOCIOLOGICAL THEORIES: SOCIAL INNOVATION AND COMMON GOODS
Codice insegnamento
EM1129 (AF:449483 AR:255784)
Modalità
Blended (in presenza e online)
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
SPS/07
Periodo
2° Periodo
Anno corso
2
Sede
VENEZIA
Nel corso degli ultimi decenni grandi mutamenti hanno interessato i sistemi sociali e trasformato le relazioni tra sfera sociale ed economica, tra dimensione locale e globale, tra gli individui e la collettività. La società globalizzata si caratterizza per l’accelerazione dei processi (economici, sociali, culturali…) e la frammentazione delle identità individuali e collettive: in essa il singolo è chiamato ad affrontare in maniera individuale problematiche e rischi sistemici (Beck, Bauman), senza dimenticare le crisi sociali, economiche e sanitarie concentrate nel decennio 2010-2020. Anche i processi decisionali e organizzativi mettono in evidenza l’inadeguatezza delle risorse individuali di fronte alla complessità delle sfide sociali e alla gestione dei beni e dei servizi di interesse generale. La possibilità di trovare soluzioni individuali ai problemi sociali diviene complicata in un’epoca in cui le sfide sociali si moltiplicano (la crescita delle diseguaglianze, la diffusione di modelli di produzione e di consumo de-contestualizzati, l’incontro tra popoli e culture diverse).
Nondimeno, in un simile panorama emergono iniziative in grado di affrontare alcuni problemi sociali emergenti, cioè quello che viene definito come campo dell'innovazione sociale (IS) e che ricollocano la dimensione collettiva al centro della struttura e dell’azione sociale (Giddens), in una prospettiva di sostenibilità dei sistemi sociali.
L’IS emerge in contesti in mutamento, anche di crisi, dove le relazioni e i processi sociali sono messi alla prova e possono assumere nuove configurazioni (creatività, riflessività). Concetto recente, l’IS risulta di notevole interesse per la capacità di sviluppare risposte dal basso (logica bottom-up) e di intervenire sulle modalità di interazione tra individui e gruppi sociali entro una dimensione territoriale definita.
La frequenza e la partecipazione attiva alle attività formative proposte dal corso e lo studio individuale consentiranno a studenti/studentesse di acquisire specifiche competenze teoriche e capacità di comprendere i fenomeni legati alla complessità sociale, ai temi dell'innovazione e della salvaguardia dei beni comuni.
Tuttavia, il corso mira anche a fornire agli studenti gli strumenti per interpretare la realtà che li circonda e divenire quindi capaci di agire in un contesto in costante mutamento, con un ruolo critico e attivo: in particolare, agendo come attori sociali responsabili, capaci di prendersi cura di quei beni che costituiscono un'eredità collettiva e un investimento nel futuro (sostenibilità).
Alla fine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di:
- collocare la questione dei beni comuni all’incrocio tra saperi e problematiche differenti
- riconoscere il ruolo del complesso dei poteri pubblici nelle azioni di tutela e valorizzazione dei beni comuni
- riconoscere gli elementi caratterizzanti le esperienze di innovazione sociale
- analizzare attori, processi e risultati di esperienze di innovazione sociale.
Teorie sociologiche di base. Tuttavia, non è richiesta una particolare conoscenza della materia, quanto una predisposizione all'apprendimento.
- Beni pubblici e beni comuni: cosa sono?
- “The tragedy of the commons”
- Il governo dei beni comuni: focus su reciprocità e responsabilità
- Dall’appartenenza dei beni alla loro gestione: processi di innovazione sociale
- Innovazione sociale: una lettura sociologica (Weber, Shumpeter, Giddens)
- Caratteristiche e determinanti dell’innovazione sociale
- Le “api” dell’innovazione sociale: chi sono gli innovatori?
- Innovazione sociale e sviluppo
Testo obbligatorio:
Giddens A. (1994), Le conseguenze della modernità, Bologna: il Mulino.

Un testo a scelta tra:
Ostrom E. (2006), Governare i beni collettivi, Venezia: Marsilio.
Ostrom E., Nagendra H. (2014), Applying the social-ecological system framework to the diagnosis of urban lake commons in Bangalore, India, "Ecology and Society", 19 (2).
Ostrom E. (2008), The challenge of common-pool resources, "Environment", 50 (4), 8-20.

PS: eventuali ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.
La verifica dell'apprendimento avviene attraverso una prova scritta destinata ad approfondire i temi presentati durante le lezioni e in bibliografia. Di norma l'esame prevede quattro domande aperte e una durata di circa un'ora.
Agli studenti sarà richiesto di dimostrare la conoscenza specifica delle tematiche trattate e sarà particolarmente apprezzata la capacità critica di applicare gli approcci teorici a casi empirici.

L’esame è scritto e è finalizzato ad accertare la preparazione degli studenti sui contenuti del programma.
Di norma, l'esame consiste di alcune domande a risposta aperta (tendenzialmente quattro domande, per un'ora di tempo; circa 15 minuti per ogni domanda).
Le domande possono spaziare su tutti gli argomenti del corso, sia quelli trattati direttamente a lezione, sia quelli presenti nei testi a supporto del corso.

Per quanto riguarda le modalità con cui saranno assegnati i voti, a prescindere dalla modalità frequentante o non frequentante:

1. punteggi nella fascia 18-22 verranno attribuiti in presenza di:
- sufficiente conoscenza e capacità di comprensione dei contenuti del corso;
- limitata capacità di interpretare le informazioni, formulando giudizi autonomi;
- sufficienti abilità comunicative, in relazione all'utilizzo della lingua scritta e di un linguaggio specialistico relativo alle politiche pubbliche.

2. punteggi nella fascia 23-26 verranno attribuiti in presenza di:
- discreta conoscenza e capacità di comprensione dei contenuti del corso;
- discreta capacità di interpretare le informazioni, formulando giudizi autonomi;
- discrete abilità comunicative, in relazione all'utilizzo della lingua scritta e di un linguaggio specialistico relativo alle politiche pubbliche.

3. punteggi nella fascia 27-30 verranno attribuiti in presenza di:
- buona o ottima conoscenza e capacità di comprensione dei contenuti del corso;
- buona o ottima capacità dii interpretare le informazioni, formulando giudizi autonomi;
- buone o ottime abilità comunicative, in relazione all'utilizzo della lingua scritta e di un linguaggio specialistico relativo alle politiche pubbliche.

La lode verrà attribuita in presenza di conoscenza e capacità di livello eccellenti.
Il corso si svolge in modalità blended: una parte di lezioni frontali in aula con discussione di temi e casi di studio (2/3); una parte di materiale didattico in formato digitale (1/3).
La partecipazione attiva e critica degli studenti è particolarmente apprezzata, anche attraverso gli strumenti digitali messi a disposizione.
Tuttavia, l'analisi dei fenomeni sociali non può essere ridotta alla pura e semplice elencazione di caratteri e tipologie analitiche. Quindi, la frequenza attiva permetterà di sperimentare e confrontarsi con il docente e con la classe, e costruire insieme un percorso di apprendimento articolato e complesso.
Italiano
scritto

Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Economia circolare, innovazione, lavoro" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 22/03/2024