ESTETICA II
- Anno accademico
- 2024/2025 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- AESTHETIC I I
- Codice insegnamento
- FT0281 (AF:444889 AR:288558)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea
- Settore scientifico disciplinare
- M-FIL/04
- Periodo
- 4° Periodo
- Anno corso
- 2
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Risultati di apprendimento attesi
Conoscenza e capacità di comprensione applicata: ulteriore obiettivo del corso è fornire agli strumenti un primo orientamento all’esplorazione e all’approfondimento bibliografici, nonché alla ricostruzione di dibattiti intorno a un tema o su un autore.
Autonomia di giudizio: L'insegnamento si prefigge di fornire gli strumenti per una considerazione consapevole delle varie posizioni considerate, improntata a un confronto critico ma non riduttivo rispetto alle alternative interpretative.
Alla fine del corso gli studenti dovrebbero acquisire le abilità comunicative richieste per esporre le loro analisi della letteratura considerata in modo chiaro e adeguatamente argomentato in forma orale.
Prerequisiti
Il programma di Estetica II è inteso come uno sviluppo del programma svolto dall professoressa Dreon nell'ambito del corso di Estetica I.
Contenuti
Il tema del corso sarà il concetto di "disinteresse estetico" che emerge nel corso del Settecento affermandosi quale tratto portante nel processo di autonomizzazione dell’arte e di "differenziazione dell'estetico", ovvero nella definizione di una forma di esperienza specificamente estetica.
L’indagine sul disinteresse estetico prenderà avvio da una ricostruzione sintetica delle radici storiche del concetto nei pensatori inglesi del Settecento (Shaftesbury, Hutcheson, Alison, Addison) nella interpretazione di Jerome Stolnitz.
Particolare attenzione sarà dedicata alla disamina dei diversi significati del termine nei testi di Kant, con riferimento sia alla "Critica del giudizio" che alla "Critica della ragion pratica", nonché ai problemi evidenziati dagli interpreti contemporanei (Guyer, Zuckert). Si esplorerà l’ipotesi di una interpretazione dell’affermazione del disinteresse in Kant come reazione all’estetica fisiologica di Edmund Burke (Vandenabeeele)
Successivamente il corso si concentrerà sulla nozione di contemplazione disinteressata elaborata da Arthur Schopenhauer, intesa sia come sviluppo dell’estetica kantiana sia come concetto chiave nella sua interpretazione dell’arte come vera metafisica (Vandenabeele).
L’ultima parte del corso sarà dedicata a una disamina della critica di Nietzsche al disinteresse estetico nella Genealogia della morale e in Umano troppo umano (Rampley).
Testi di riferimento
Burke, E. (1985). Inchiesta sul bello e sul sublime, Palermo: Aesthetica Edizioni - le seguenti sezioni: Introduzione. Sul gusto, Parte prima, Parte quarta.
Kant, I. Critica della capacità di giudizio – i seguenti paragrafi: §§2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 41 e 42.
Kant, I. Critica della ragion pratica – i seguenti paragrafi: Dei moventi della ragione pura pratica, Del primato di una ragione pura pratica, Dottrina del metodo della ragione pura pratica.
Schopenhauer, A. (2013). Il mondo come volontà e rappresentazione. Torino: Einaudi – i seguenti paragrafi: Libro primo: 1, 2, 3, 5, 6, 9, 11, 12, Libro secondo: 17, 18, 19, 20, 21, 22, Libro terzo: 30, 31, 32, 34, 36, 37, 38, 52.
Nietzsche, F. (1984). Genealogia della morale, Milano: Adelphi – Sezione 3: Che significano gli ideali ascetici?
Nietzsche, F. (1965). Umano troppo umano, Milano: Adelphi – Dell’anima degli artisti e degli scrittori
Stolnitz, J. (1961). On the Origins of "Aesthetic Disinterestedness". The Journal of Aesthetics and Art Criticism, 20, 2, pp. 131-143.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Metodi didattici
Lingua di insegnamento
Altre informazioni
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Modalità di esame
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Capitale umano, salute, educazione" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile