ANTROPOLOGIA CULTURALE SP.

Anno accademico
2024/2025 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
CULTURAL ANTHROPOLOGY
Codice insegnamento
FM0003 (AF:444510 AR:285064)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
M-DEA/01
Periodo
I Semestre
Anno corso
2
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il corso ricade tra le attività formative obbligatorie del corso di laurea in ACEL ed è facoltativo per i corsi di studio: Scienze filosofiche, Storia dal medioevo all'età contemporanea, Storia delle arti e conservazione dei beni artistici.

Il corso ha l'obiettivo di introdurre gli studenti ai dibattiti sulla parentela nell'Antropologia culturale. Lo studio della parentela è stato al centro dello sviluppo dell'Antropologia culturale e si potrebbe dire che la sua ridefinizione continua ad accompagnare le svolte teoriche e metodologiche più significative della disciplina. Il corso propone una revisione critica degli approcci principali che hanno caratterizzato lo studio della parentela dal periodo evoluzionista fino ai nostri giorni. Le tappe scelte includono: la terminologia della parentela nell'evoluzionismo sociale; la parentela quale principio organizzativo sociale e politico del funzionalismo strutturale; le forme elementari della parentela dello strutturalismo levistraussiano; la critica post-strutturalista di Pierre Bourdieu; la critica dell'approccio culturale e simbolico di David Schneider; la parentela intesa nella più ampia nozione di relazionalità (Jane Carsten). La nozione di relazionalità sposta l'attenzione sulla costruzione della parentela (performative kinship) attraverso pratiche quotidiane. Che cos'è la parentela? In che maniera è stata spiegata l'articolazione tra gli aspetti "naturali" e "sociali" della parentela? Che cosa vuol dire relazionarsi con gli umani e gli 'oltre che umani'? Qual è il ruolo della convivialità, della co- residenza, e della condivisione di cibo, la vicinanza e la lontananza nei legami di parentela? Questa recente prospettiva critica nasce da una rilettura di come i dati naturali e biologici sono interdipendenti dalla costruzione sociale della parentela. In riferimento a specifici casi etnografici, il corso si propone di spiegare l'efficacia della relazionalità in termini di "appartenenza intersoggettiva" (Stasch 2007:128, Sahlins 2011).

Obiettivo formativo dell'insegnamento è quello di fornire conoscenze relative:
1. all'apprendimento dei temi e dibattiti principali nell'antropologia della parentela (svolte teoriche principali, nuovi approcci)
2. all'acquisizione di una capacità critica nell'esporre i limiti di alcuni approcci facendoli dialogare con altri
3. all'acquisizione di una capacità di sintesi a esprimere approcci teorici complessi
La frequenza e la partecipazione attiva alle attività formative proposte dal corso (lezioni frontali, presentazioni in classe, relazione scritta) insieme allo studio individuale del materiale d'esame obbligatorio consentiranno a studenti/studentesse di:

1. Conoscenza e comprensione
- conoscere i temi e i dibattiti principali nell'antropologia della parentela
- conoscere approcci teorici recenti applicati a realtà attuali (sfide delle nuove tecnologie di riproduzione)
- conoscere le principali correnti teoriche che hanno caratterizzato la storia del pensiero antropologico
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- interpretare un caso di studio nell'ambito di determinati approcci teorici
- applicare nozioni teoriche a casi di studio da una prospettiva comparativa
3. capacità di giudizio
- saper formulare ed esprimere idee complesse facendo dialogare prospettive teoriche e metodologiche diverse
- sviluppare un approccio critico alla letteratura (identificare contributi e limiti)
4. Abilità comunicative
- saper riassumere e presentare idee complesse oralmente (presentazione in classe) e in forma scritta (relazione finale)
- sviluppare capacità di sintesi e linguaggio specialistico (terminologia e espressione formale sia orale che scritta)
5. Capacità di apprendimento
- conoscenza specializzata nel strutturare un saggio scientifico
- capacità di sviluppare autonomia nell'interpretazione dei dati
l programma d'esame affronta i temi principali del corso fornendo agli studenti una selezione di testi sullo studio della parentela da diverse prospettive teoriche (Lévi- Strauss, Bourdieu, Schneider, Carsten, Sahlins) in diversi contesti etnografici (Africa, Australia, Europa, Sud America).
PROGRAMMA D'ESAME
1) LISTA DI LETTURE OBBLIGATORIE, si veda di seguito, materiali di studio disponibili in MOODLE
2) DUE ARTICOLI a scelta dai volumi di saggi indicati con un asterisco in "Testi diriferimento" (si veda di seguito)

Testi obbligatori disponibili in MOODLE (ad eccezione delle monografie)

Lévi-Strauss, C. 2003 [1967]. "Endogamia e esogamia"; "Il principio di reciprocità", Le strutture elementari della parentela. Feltrinelli, pp. 87-99; 100-138.
Bourdieu, P. 2003. La parentela come rappresentazione e come volontà. "L'azione del tempo e il tempo dell'azione", Per una teoria della pratica. Raffaello Cortina Editore, pp. 75-91; 99-
114;281-292.
Schneider, D. 1968. "Relatives"; "A relative is a person"; "Conclusion", American Kinship. Englewood: New Jersey, pp. 21-29; 57-75; 107-117.
Carsten, J. 2000 Introduction: Cultures of Relatedness, Cultures of RElatedness. New approaches to the Study of Kinship, Cambridge: Cambridge University Press, pp.1-20.
Carsten, J. 2004. Families into nations: the power of metaphor and the transformation of kinship, After Kinship, Cambridge University Press, pp. 136-162.
Hutchinson, S. 2000. Identity and substance: the broadening bases of relatedness among the Nuer of southern Sudan. In Carsten, J. ed. Cultures of Relatedness. New Approaches to the Study
of Kinship. Cambridge: Cambridge University Press, pp. 55-72.
Myers, Fred 1997. Logica e significato della collera fra gli Aborigeni Pintupi. In Ricerca Folklorica N. 35:53-66 (
Orsi, A. 1985. The domus-centred society. In The Madonna of 115th Street. Faith and Community in Italian Harlem, 1880-1950. New Haven: Yale University Press, pp.75-106.
Tamisari, F and J. Bradley 2005. To Have and to Give the Law: Animal Names, Place and Event". In Animal Names, A. Minelli, G. Ortallli and G. Sanga eds. Venice: Istituto Veneto delle Scienze,
Lettere ed Arti pp. 421-440.
Tamisari 2022 Yolngu Country as a Multidimensional Tangle of Relationships How ‘Everything is Linked to One Another’disponibile al seguente link: https://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni4/riviste/the-venice-journal-of-environmental-humanities/2022/1/yolngu-country-as-a-multidimensional-tangle-of-rel/
Tosi, S. 2004. "Il gruppo, i legami, i luoghi"; "Stare insieme. Il sentimento, il racconto, il piacere di incontrarsi"; "Il dono di poesie". In Gente di sentimento. Per un'antropologia delle persone che vivono in strADA
Arioti, M. 2006 Introduzione all'antropologia della parentela. Bari:Laterza
Bourdieu, P. 2003 Per una teoria della pratica. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Carsten, J. 2007 Constitutive Knowledge: Tracing Trajectories of Information in New Contexts of Relatedness, Global Kinship: Anthropology and the Politics of Knowing, in Anthropological
Quarterly, 80, 2: 403-426.
*Carsten, J 2004 After Kinship. Cambridge: Cambridge University Press.
*Carsten, J. 2000. Cultures of Relatedness. New Approaches to the Study of Kinship. Cambridge: Cambridge University Press.
Carsten, J. 1997 The Heat of the Hearth: The Process of Kinship in a Malay Fishing Community. Oxford: Oxford University Press.
Clark, A. e D. Haraway 2022 [2018] Fare parentela non popolazioni, Roma, habitus environmental humanities.
Clark, M. 2007 Closeness in the Age of mechanical Reproduction: Debating Kinhip and Biomedicine in
Lebanon and the Middle East, in Global Kinship: Anthropology and the Politics of Knowing, in Anthropological Quarterly, vol 80, 2:479-402 (disponibile in pdf)
Di Silvio, R. 2008 Parentele di confine. La pratica adottiva tra desiderio locale e mondo globale, Ombre Corte.
Franklin, S. and McKinnon, S. 2001 Relative values. Reconfiguring Kinship Studies. Duke University PressLevi-Strauss, C. 1969 (1949). Le strutture elementari della parentela. Feltrinelli, Milano.
*Lubkemann, S. C. 2007 Kinship and Globalisation, Anthropological Quarterly 80:2
Meillassoux, C. 2001. Le Sang et les Mots. Mythes et limites de l'anthropologie. Lausanne: Page Deux.
Orsi, A. 1985. The Madonna of 115TH Street. Faith and Community in Italian Harlem, 1880-1950. New Haven: Yale University Press.
*Parkin, R. e L. Stone 2004 Kinship and Family: An Anthropological Reader, Blackwell Publishers.
Piasere, L. & P. G. Solinas 1998. Le culture della parentela e l'esogamia perfetta. CISU, Roma.
Remotti, F. 2008 Contro natura. Una lettera al Papa. Laterza
Remotti, F. 1973 I sistemi di parentela, Einaudi, Torino
Sahlins, M. 2011 What Kinship is (part two), In Journal of the Anthropological Institute, 17, pp.227-242
Schneider, A. 1984. A Critique to the Study of Kinship. Ann Arbor: University of Michigan Press.
Strathern, M. 2006 Kinship, Law and the Unexpected. Relatives are Always a Surprise, Cambridge University Press.
Strathern, M. 1992. After Nature. English Kinship in the Late Twentieth Century. Cambridge: Cambridge University Press
Strathern, M. 1988 The Gender of the Girt, University of California Press.
Strathern, M. 1992. Reproducing the Future: Essays on Anthropology, Kinship and the New Reproductive Technologies. Manchester: Manchester University Press.
Tosi, S. 2004. Gente di sentimento. Per un'antropologia delle persone che vivono in strada. Roma: CISU.
Vilaca, A. 2002 Making Kin out of Others in Amazonia, in The Journal of the Royal Anthropological Institute, 8:347-365
Le verifiche sono le seguenti:
1) presentazione orale in classe: lo studente deve presentare un articolo o capitolo a scelta dai testi obbligatori del programma d'esame in collaborazione con altri studenti. Gli studenti sono incoraggiati a contestualizzare i testi in approcci teorici particolari, a presentare gli autori e a formulare domande per generare una discussione. La presentazione orale può servire anche per presentare e concordare l'argomento della relazione scritta. I non frequentanti devono concordare l'argomento della relazione scritta con la docente.
2) relazione scritta (22.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i frequentanti e 25.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i non frequentanti) da consegnare in formato cartaceo e in pdf 15 giorni prima la data dell'appello d'esame;
3) Esame orale. Lo studente riceve commenti sulla relazione scritta e su come migliorare il proprio lavoro a livello di contenuti e forma. Lo studente, inoltre, deve rispondere ad alcune domande orali sui contenuti dei testi obbligatori
4) Il voto finale è composto come segue:
70% relazione scritta
20% esame orale
10% presentazione orale in classe
Il corso consiste in una serie di lezioni frontali, con l'uso di ppt, volte a presentare le questioni teoriche e metodologiche principali del corso e a introdurre le modalità e tempistiche per lo svolgimento e la consegna delle altre attività formative (presentazione in classe, relazione scritta).
1. Presentazione in classe. Ogni studente deve presentare un articolo o capitolo indicato nei testi obbligatori in collaborazione con i colleghi. Alla fine della presentazione lo studente deve generare una discussione e rispondere alle domande dei colleghi.
2. La relazione scritta deve essere consegnata (formato cartaceo) 15 giorni prima dell'appello d'esame. La data di consegna della relazione sarà comunicata in classe. La relazione deve presentare e discutere un argomento affrontato nel corso e approfondito con il materiale di studio obbligatorio e nelle letture scelte dalla lista "Testi facoltativi o letture integrative". Il problema identificato nell'introduzione deve essere sostenuto da esempi e da approcci teorici tratti dalla letteratura consigliata per il corso. La relazione non è un semplice riassunto dei testi di riferimento ma un'occasione per riflettere sugli argomenti di alcuni autori e per sviluppare la propria capacità critica. La relazione (22.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i frequentanti e 25.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i non frequentanti) deve essere dattiloscritta (Times New Roman 12), con un'interlinea di 1,5, e con un margine di 2cm. Tutte le idee citate direttamente o indirettamente dal materiale di studio (monografie, articoli) devono essere attribuite all'autore indicando il nome dell'autore, la data di pubblicazione e i numeri di pagina. E' preferito il modello "(autore data)" nel testo, purché corredato dai riferimenti bibliografici completi alla fine del testo. Gli studenti sono pregati di seguire le norme redazionali di una rivista di antropologia nazionale o internazionale.
Italiano
La frequenza non è obbligatoria ma è altamente raccomandata. Sia gli studenti frequentanti che non frequentanti devono concordare l'argomento della relazione scritta con la docente. La relazione scritta deve essere consegnata a ridosso della data di consegna.
Gli studenti che non consegnano la relazione scritta (in formato cartaceo e pdf) entro la data e l'ora fissate e comunicate con ampio anticipo non possono sostenere l'esame e devono presentarsi all'appello successivo. Tutti gli studenti sono pregati di consultare gli avvisi della docente su MOODLE e sulla sua pagina di Ateneo.

Ca’ Foscari applica la Legge Italiana (Legge 17/1999; Legge 170/2010) per i servizi di supporto e di accomodamento disponibili agli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Se hai una disabilità motoria, visiva, dell’udito o altre disabilità (Legge 17/1999) o un disturbo specifico dell’apprendimento (Legge 170/2010) e richiedi supporto (assistenza in aula, ausili tecnologici per lo svolgimento di esami o esami individualizzati, materiale in formato accessibile, recupero appunti, tutorato specialistico a supporto dello studio, interpreti o altro) contatta l’ufficio Disabilità e DSA disabilita@unive.it.
scritto e orale
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 25/02/2024