FILOLOGIA E ANALISI DEI TESTI LATINI SP MOD. 2
- Anno accademico
- 2022/2023 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- PHILOLOGY AND ANALYSIS OF LATIN TEXTS MOD. 2
- Codice insegnamento
- FM0336 (AF:378403 AR:216480)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6 su 12 di FILOLOGIA E ANALISI DEI TESTI LATINI SP
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-FIL-LET/04
- Periodo
- I Semestre
- Sede
- VENEZIA
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Il corso mira a perfezionare, mediante un approccio di tipo specialistico, la conoscenza della lingua letteraria, degli autori e delle opere della letteratura latina, e della loro attuale problematica critica, e contribuisce nel contempo ad arricchire e ad affinare la conoscenza della storia culturale e delle tradizioni letterarie occidentali, la familiarità con i metodi e gli strumenti della storiografia e della filologia letteraria e con i relativi linguaggi specialistici.
L'esame contribuisce inoltre nella misura di 6 CFU a fornire allo studente la dotazione di 24 CFU nel s.s.d. L-FIL-LET/04 necessari, stante la legislazione attuale, per l'accesso ai ruoli dell'insegnamento nella scuola superiore (vd. sotto, Altre informazioni).
Risultati di apprendimento attesi
Già dotato di competenze linguistiche di livello almeno intermedio, lo studente dovrebbe altresì acquisire dal corso una maggiore dimestichezza con la lingua letteraria latina, un più ampio corredo di conoscenze linguistiche e una più sicura abilità di traduzione dal latino in italiano; nel contempo, lo studio della bibliografia dovrebbe affinare la sua conoscenza delle categorie, dei concetti e del lessico critico propri della ricerca filologica e storico-letteraria di ambito latino e generalmente umanistico, e la sua abilità di esposizione e argomentazione su temi e problemi pertinenti la storia letteraria.
Prerequisiti
TUTTI gli studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti, indipendentemente dal loro titolo di scuola media superiore, a certificare il possesso di un’adeguata competenza linguistica sottoponendosi al TEST DI LATINO 2. Ne sono esentati quanti possano certificare di aver superato un'analoga prova di competenza linguistica presso altro ateneo o di essere già in possesso di 18 CFU conseguiti nel s.s.d. L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina (avendo dunque già superato, per un precedente esame di livello avanzato, il TEST DI LATINO 2).
Il TEST DI LATINO 2 deve risultare superato, con rilascio del relativo certificato, prima di iscriversi all’esame; la frequenza al corso è possibile anche per chi non abbia ancora superato il test, ma si raccomanda una competenza che sia sufficiente a seguire con profitto le lezioni.
È possibile sostenere il TEST DI LATINO 2 in diversi appelli durante tutti i periodi (informazioni disponibili presso la pagina: https://www.unive.it/data/insegnamento/362074 ); tuttavia si consiglia vivamente di sottoporsi al test in una delle sessioni del I° semestre; chi non sia in grado di superarlo, avrà così l’opportunità di fruire del corso del LABORATORIO DI LATINO 2 (che si svolge nel II semestre) per acquisire le necessarie competenze.
Contenuti
Gli studi storiografici, linguistici e storico-letterari condividono un profondo interesse per il potere persuasivo della parola, in particolare della parola politica, declinata nei più diversi contesti, sul piano diacronico e sincronico. La storiografia antica e l’oratoria classica hanno stabilito la norma della comunicazione pubblica per secoli; hanno influenzato e influenzano anche oggi il modo di parlare, scrivere, pensare della cultura occidentale. La letteratura e la poesia hanno creato modelli, forme e immagini che hanno arricchito il patrimonio di strumenti attraverso cui esprimere messaggi, politici e no.
Questo tema è al centro di un percorso didattico intitolato "Parola e potere tra storia e letteratura", proposto e coordinato dai docenti dei corsi magistrali di Storiografia greca SP, Storia e civiltà dei Romani SP., Analisi dei testi latini SP, Retorica SP. Tale percorso propone un’esperienza formativa integrata entro la quale gli studenti possano confrontarsi a livello specialistico con un tema ampio e sfaccettato come quello del “potere della parola” a partire da punti di vista diversi, ma correlati tra loro.
Durante il percorso sono previsti alcuni momenti di condivisione di contenuti e strumenti e di approfondimento scientifico (tramite l’invito di ospiti esterni). Come parte integrante del percorso formativo i partecipanti potranno scegliere di approfondire un tema concordato con uno dei docenti e trasversale ai temi trattati. I partecipanti presenteranno il risultato di tali approfondimenti in una giornata finale dedicata.
Per chi non fosse interessato al percorso integrato è naturalmente possibile scegliere uno o più corsi singolarmente.
Si indica qui di seguito l'argomento del corso di ANALISI DEI TESTI LATINI SP; per il programma degli altri insegnamenti si rimanda alle rispettive pagine.
Il 'potere della parola' è un elemento determinante nella cultura romana, a livello individuale e sociale: parole come 'fatum', 'fama', 'fabula' derivano dal verbo 'fari', termine arcaico che indica un'azione del 'dire' particolarmente pregnante e profonda. Nel corso di Analisi dei testi latini SP - Il potere della parola: parola poetica e parola politica – si leggeranno, tra gli altri, testi di Cicerone, Catullo, Virgilio, Ovidio per mostrare come tale potere persuasivo venga declinato nei diversi contesti con precisi strumenti e con specifiche forme retoriche, veicolando così un forte messaggio autoriale, di carattere eminentemente etico e politico e ancora estremamente attuale.
Più nel dettaglio, il corso sarà diviso in due parti, corrispondenti ai due periodi didattici. Nel primo periodo, si prenderanno in considerazione i due "grandi" della letteratura latina, in prosa e poesia: Cicerone e Virgilio. Si dedicherà ampio spazio al De oratore di Cicerone, imponente trattato retorico licenziato dall'autore nel 55 a.C., in un momento cruciale per la storia della repubblica, della lingua e della letteratura latine. In esso Cicerone propone una riflessione sull'eloquenza e un progetto culturale di ampio respiro consegnandoci pagine potenti, in grado di contribuire ancora oggi all'ispirazione e alla formazione di chi è interessato all'arte del dire. QUanto a Virgilio, si prenderanno in considerazione alcuni esempi di "discorsi" persuasivi contenuti nell'Eneide.
Nel secondo periodo si proporrà un "excursus" poetico, nel quale verranno analizzati testi tratti da alcuni capolavori della letteratura latina nei quali l'uso della parola poetica veicola messaggi etici e politici di grande impatto, all'interno di precisi schemi retorici: in particolare, verranno proposti brani dal carme 64 di Catullo e dalle Metamorfosi di Ovidio.
Testi di riferimento
1) Appunti dalle lezioni e lettura di un'antologia di testi tratti da Cicerone, Catullo, Virgilio, Ovidio, tradotti e commentati durante il corso (PDF su Moodle aggiornato durante il corso).
2) Studio di TRE saggi (in italiano o in inglese):
- E. Narducci, Eloquenza, retorica, fiilosofia nel "De oratore", Introduzione a Cicerone, Dell'oratore, Milano (qualsiasi edizione; pp. 5-118 nell'ed. 2021). Il testo si trova in BAUM 875.01 CICE.
- DUE saggi a scelta in una rosa indicata dal docente in relazione a singoli argomenti o a specifici interessi dello studente.
3) DUE letture personali in lingua originale:
- Cicerone, De oratore, una selezione di 25 capitoli a scelta (da qualsiasi libro, possibilmente consecutivi) tra quelli non tradotti in classe (nell'edizione consigliata i capitoli sono evidenziati con numerazione progressiva in grassetto).
- Virgilio, Eneide, UN libro a scelta, con esclusione del IV e del VI (si consiglia l’edizione a cura di A. FO, Einaudi 2012, presente in BAUM: 873.01 VERGP AEN).
STUDENTI NON FREQUENTANTI. Gli studenti non frequentanti, che sono pregati di prendere contatto con il docente, in aggiunta al programma per i frequentanti porteranno come lettura personale (punto 3):
- Cicerone, De oratore, una selezione di 40 capitoli a scelta;
- Virgilio, Eneide, un libro a scelta, con esclusione del IV e del VI (si consiglia l’edizione a cura di A. FO, Einaudi 2012, presente in BAUM: 873.01 VERGP AEN).
- Catullo, carme 64 (si consiglia l'edizione a cura di A. Fo, Torino 2018, disponibile in BAUM LIBRITESTO Catull I F 649 CONS-LAT)
La lettura dei testi in lingua originale deve portare alla capacità di tradurre, contestualizzare e commentare da un punto di vista storico-letterario i brani latini in esame.
BIBLIOGRAFIA UTILE (NON obbligatoria, solo suggerita per approfondire o divagare):
- H. Lausberg, Elementi di retorica, una qualunque edizione (ed. orig. Monaco 1949) o, per chi segue il corso del prof. Cotugno, B. Mortara Garavelli, Manuale di retorica, una qualunque edizione (ed. orig. Milano 1998)
- E. Narducci, Cicerone: la parola e la politica, Bari 2007
- M. Fernandelli, Catullo e la rinascita dell'epos. Dal carme 64 all'Eneide, New York etc. 2012
- M. Bettini, Roma, città della parola, Torino 2022.
Modalità di verifica dell'apprendimento
- saper leggere, comprendere, tradurre in italiano, contestualizzare e commentare sul piano storico-letterario DUE passi proposti dal docente a partire dalla selezione di testi latini trattati durante il corso;
- saper leggere, comprendere, tradurre in italiano, contestualizzare e commentare sul piano storico-letterario DUE passi proposti dal docente a partire dai testi indicati come letture personali in lingua originale (non tradotti dal docente durante il corso);
- saper argomentare con autonoma capacità di giudizio e proprietà di linguaggio sulla bibliografia di corredo all'interno di una discussione con il docente;
- sapersi servire di tale bibliografia come ausilio nell'interpretazione dei testi e nella loro valutazione sul piano storico-letterario.
Per chi fosse interessato, è possibile proporre un APPROFONDIMENTO personale su un tema concordato con il docente del corso o con i docenti del percorso condiviso.
Il voto finale risulterà dalla valutazione degli aspetti sopra elencati secondo questi criteri:
- capacità di traduzione dal latino dei passi richiesti a un livello almeno sufficiente (requisito necessario per proseguire la prova)
- colloquio orale
- eventuale approfondimento scritto, con esposizione dello stesso (10 cartelle circa)
Fermo restando il requisito relativo alla capacità di traduzione, i contenuti e l'esposizione dell'approfondimento, per chi sceglie di farlo, concorreranno alla determinazione del voto finale nella misura del 50%. Il 50% sarà determinato dalla traduzione e dal colloquio orale.
Metodi didattici
Forniti i dati per la discussione, gli studenti saranno coinvolti nel dibattito sui principali temi della problematica critica e dei testi latini proposti, e invitati a proporre e ad argomentare le proprie opinioni in merito.
Lingua di insegnamento
Altre informazioni
1) per l’insegnamento di Materie Letterarie nelle scuole medie e superiori senza latino sono richiesti 12 CFU nel settore di latino, L-FIL-LET/04, per l’insegnamento di Materie Letterarie nelle scuole medie superiori con latino ne sono richiesti 24;
2) qualora si sia intenzionati a conseguire 24 CFU, è opportuno inserirne almeno una parte nel percorso triennale, per evitare di dovere poi impiegare crediti a scelta nel percorso magistrale o dover sostenere esami singoli dopo aver terminato il percorso di studi;
3) la compatibilità del percorso di laurea (triennale + magistrale) con l'insegnamento può essere verificata controllando i requisiti di accesso alle classi di concorso nella normativa resa disponibile alla pagina https://www.unive.it/pag/26427/ sotto la voce "Normativa".