MUSEOLOGIA E TEORIA DEL RESTAURO - MOD. 1
- Anno accademico
- 2023/2024 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- MUSEOLOGY AND RESTORATION THEORY - MOD. 1
- Codice insegnamento
- CT0605 (AF:374020 AR:202824)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6 su 12 di MUSEOLOGIA E TEORIA DEL RESTAURO
- Livello laurea
- Laurea
- Settore scientifico disciplinare
- L-ART/04
- Periodo
- I Semestre
- Anno corso
- 2
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Ha lo scopo di fornire le nozioni e gli strumenti metodologici di base per orientarsi nella teoria e nella storia del restauro e della conservazione, affrontando la storia materiale delle opere d’arte in rapporto alla cultura di ogni epoca, fino a considerare questioni di attualità.
Obiettivi dell’insegnamento sono: acquisire la specifica terminologia e i concetti teorici legati al restauro e alla conservazione delle opere d’arte; offrire un solido inquadramento storico-culturale delle principali tappe di costituzione di prassi di conservazione e restauro dal Rinascimento all’epoca contemporanea; assicurare la conoscenza degli orientamenti di metodo in tema di conservazione e le loro variazioni nel corso delle diverse epoche.
Il raggiungimento di tali obiettivi consentirà alle studentesse e agli studenti di osservare e di riconoscere nelle opere d’arte le tracce del loro passaggio nel tempo e nella storia; di identificare le ragioni culturali delle scelte operate per la loro conservazione; di conoscere le principali figure che hanno svolto attività di restauro o inciso attraverso speculazioni teoriche sulla definizione delle stesse; di interpretare con approccio consapevole i dibattiti contemporanei in materia di gestione e conservazione del patrimonio artistico. Le nozioni apprese favoriranno la capacità di orientarsi con cognizione di causa nelle maggiori problematiche legate a questi temi nell’attualità e di sviluppare competenze utili alla collaborazione interdisciplinare che caratterizza l’ambito professionale futuro.
Risultati di apprendimento attesi
- capacità di applicare conoscenza e comprensione: saper considerare le opere d’arte mobili con attenzione alle problematiche relative alla loro conservazione e restauro, saper analizzare criticamente un intervento di restauro, in rapporto alla storia del restauro, alle teorie attualmente condivise e alle normative in materia, saper connettere gli aspetti materiali con quelli culturali.
- capacità di giudizio: capacità di valutare la storia conservativa di un’opera d’arte mobile, di comprendere le principali trasformazioni avvenute con gli interventi di restauro subiti dalle opere nel tempo e i risvolti culturali che hanno mosso le scelte compiute, capacità di orientarsi nel coadiuvare scelte operative nel presente.
- abilità comunicative: saper utilizzare il lessico specifico del restauro in modo appropriato per descrivere lo stato di conservazione di un’opera d’arte e le trasformazioni subite nel tempo, saper connettere le esperienze del presente con esempi del passato e sapersi confrontare su questi temi con i coetanei e con i docenti, partecipando al dialogo tra scienziati e umanisti.
-capacità di apprendimento: conoscere le principali operazioni relative ad un intervento di restauro, saper riconoscere i segni lasciati da queste operazioni su un’opera d’arte; saper collocare le principali metodologie e prassi di restauro nella loro evoluzione storica.
Prerequisiti
Contenuti
Il corso si aprirà con un'analisi del lessico specifico, per poi affrontare i problemi teorici e pratici legati al restauro di opere d’arte mobili, in particolare dipinti e sculture.
Si affronteranno i nodi cronologici e tematici fondamentali per lo sviluppo e la messa a punto di prassi di restauro, analizzando l’intento culturale e di lettura dell’opera dei vari artisti/restauratori del Seicento (da Gian Lorenzo Bernini, a Orfeo Boselli, a Carlo Maratti), per poi passare al dibattito settecentesco e ottocentesco attraverso la presentazione delle figure-chiave che lo hanno animato in vari contesti geografici (da Pietro Edwards, a Johann Johachim Winckelmann, ad Antonio Canova, a Berhel Thorvaldsen). Successivamente si affronterà la nascita di letteratura specializzata sul tema, attraverso l'analisi dei manuali di Ulisse Forni e di Giovanni Secco Suardo, ma anche l’importante dibattito legato al restauro di monumenti animato da Eugène Viollet-le-Duc in Francia, a John Ruskin in Inghilterra, a Camillo Boito nell'Italia unita. Si tratterà poi del lungo e graduale passaggio del restauro da disciplina artistica a disciplina tecnico-scientifica, per approdare alle carte del restauro novecentesche, alla Teoria di Cesare Brandi, fino ad affrontare il dibattito contemporaneo. Le lezioni abbineranno l’esposizione di problemi teorici alla ricostruzione di casi-studio.
Testi di riferimento
- Cesare Brandi, "Teoria del restauro" (1963), Torino 1977 (o edizioni successive), pp. 3-47.
- Alessandro Conti, "Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte" (1988), Milano 2002.
BIBLIOGRAFIA PER STUDENTI NON FREQUENTANTI
Gli studenti non frequentanti aggiungeranno alla bibliografia indicata per i frequentanti i seguenti testi:
- Orietta Rossi Pinelli, "Chirurgia della memoria: scultura antica e restauri storici", in "Memoria dell'antico nell'arte italiana", a cura di Salvatore Settis, Einaudi, Torino 1986, vol.III, pp.183-250.
- Giuseppina Perusini, “Il restauro a Venezia nell’Ottocento: un ‘affaire accademico’”, in “L’Accademia di Belle arti di Venezia. L’Ottocento”, a cura di Nico Stringa, Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (TV) 2016, tomo I, pp. 167-185.
- Maurizio Marabelli, "Il ruolo delle indagini scientifiche per il restauro e la conservazione secondo la Teoria di Cesare Brandi", in "La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi", atti del convegno internazionale di studi a cura di Maria Andaloro, Nardini Editore, Firenze 2006, pp. 269-276.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame mira a verificare che siano state acquisite le conoscenze derivate dagli argomenti trattati durante il corso e metabolizzati i concetti di base esposti nella bibliografia di riferimento e nei materiali didattici presenti nella piattaforma moodle di ateneo.