LETTERATURE SCANDINAVE
- Anno accademico
- 2021/2022 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- SCANDINAVIAN LITERATURE
- Codice insegnamento
- LM10AC (AF:364170 AR:187039)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-LIN/15
- Periodo
- I Semestre
- Anno corso
- 1
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Risultati di apprendimento attesi
Prerequisiti
Contenuti
Il corso parte da alcuni fondamentali contributi critici della prima metà del Novecento, in particolare del russo Michail Bachtin e dell’austriaco Leo Spitzer nel campo della narratologia e della stilistica. Questi critici hanno riflettuto sui modi in cui è organizzata e modulata la voce nel testo narrativo, anzi, sono plasmate le voci nella loro pluralità, coralità e polifonia. La voce narrante si manifesta come quel luogo che raccoglie e dirige le diverse voci presenti nella narrazione; ciò include sia le voci dei protagonisti, e con ciò le loro opinioni e la loro visione del mondo, sia, in senso lato, tutte le “voci” (opinioni, rappresentazioni) del mondo storico e sociale in cui si colloca la storia raccontata. Il segreto del grande artista in quanto narratore, osserva Bachtin, è sapere mantenere la propria voce usandone molte. Spitzer identifica nel “discorso indiretto libero” (Erlebte Rede) lo spazio tipico dell’interferenza, in cui la voce del narratore veicola la pluralità delle voci del mondo rappresentato.
Questo tipo di coralità assume tratti che la critica ha anche definito “scenici” (quando la diegesi è ridotta, il mostrare prevale sul raccontare, parlano soprattutto i personaggi, e il testo narrativo ricorda quello teatrale nei dialoghi e nella struttura) o “impressionistici” (il parlato di molti personaggi sembra slegato ma si ricompone nello sguardo complessivo sul racconto).
Anche Mimesis del comparatista Erich Auerbach si rivela utile, soprattutto nell’analisi dell’opera di Torgny Lindgren, che crea un universo linguistico fortemente influenzato dalla Bibbia, e i cui personaggi appartengono a un mondo umile e rurale: in che modo la lingua umile, il registro colloquiale e quotidiano esprimo le questioni esistenziali più alte? Questa la domanda di Auerbach che può illuminare anche i racconti di Lindgren.
La prosa scandinava moderna e contemporanea, dalla fine dell’Ottocento a oggi, ha mantenuto un forte senso della comunità e collettività, specialmente quando le storie raccontate sono collocate in contesti sociali circoscritti: la piccola città di provincia o il villaggio rurale. Seguendo il filo conduttore della coralità e della polifonia si esaminerà l’evoluzione della narrativa scandinava nel corso di circa un secolo: attraverso il romanzo Ved vejen (Lungo la strada) del danese Herman Bang (1886), il romanzo Markurells i Wadköping (I Markurell di Wadköping) dello svedese Hjalmar Bergman (1919), il romanzo Kranes konditori (Caffè Krane) della norvegese Cora Sandel (1945), i racconti in Merabs skönhet (La bellezza di Merab) dello svedese Torgny Lindgren (1983).
Testi di riferimento
Herman Bang 1886, Ved vejen, in Id., Værker i Mindeudgave, vol. 1, Kjøbenhavn: Gyldendal 1912, s. 6-164, Arkiv for dansk litteratur, URL https://tekster.kb.dk/text/adl-texts-bang01val-root / Lungo la strada, Torino: Libreria Le Corti 2019.
Hjalmar Bergman 1919, Markurells i Wadköping, Stockholm: Bonniers 1919, Litteraturbanken.se, URL https://litteraturbanken.se/f%C3%B6rfattare/BergmanHj/titlar/MarkurellsIWadk%C3%B6ping/sida/3/etext / I Markurell a Wadköping, Saluzzo, Le corti 2017.
Cora Sandel 1945, Kranes konditori, in Ead., Sandels beste, Oslo: Gyldendal 2007, s. 237-343 / Caffè Krane, Varese: Giano 2002.
Torgny Lindgren 1983, Merabs skönhet, Stockholm: Norstedts 1983 / La bellezza di Merab, Milano: Iperborea 1990.
Le due opere in lingua svedese sono da studiare in lingua originale. L’opera danese e quella norvegese possono essere studiate in traduzione, mentre i brani esaminati al corso andranno studiati in danese e norvegese.
Fonti critiche e storico-letterarie
Michail Bachtin, “La parola nel romanzo”, in Id., Estetica e romanzo, Torino: Einaudi 1979, pp. 67-230.
Erich Auerbach, capp. “La cicatrice d’Ulisse“ + “Fortunata” in Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, vol. 1, Torino: Einaudi 2000, pp. 3-57.
Leo Spitzer, “L’originalità della narrazione nei Malavoglia”, in Id., Studi italiani, Milano: Vita e pensiero 1976, pp. 293-316.
Da Massimo Ciaravolo (a cura di), Storia delle letterature scandinave, Milano: Iperborea 2019, pp. 285-97 (di Bruno Berni), 399-404 (di Camilla Storskog), 445-58 (di Sara Culeddu), 643-61 (di Massimo Ciaravolo).
Camilla Storskog, “Herman Bang’s poetics of impressionism: den fremstillede Roman”, in Ead., Literary Impressionisms. Resonances of Impressionism in Swedish and Finland-Swedish Prose 1880-1900, Milano: Ledizioni 2018, pp. 48-57.
Da Erik Hjalmar Linder, Kärlek och fadershus farväl. Hjalmar Bergmans liv och diktning från Markurells i Wadköping till Farmor och Vår Herre, Stockholm: Bonniers 1973, pp. 53-76, NB! Solo le parti segnate in giallo nel pdf.
Ellen Rees, ”Escape from the Novel. Cora Sandel’s Kranes konditori”, Scandinavian Studies, 72:2 (2000), pp. 181-197.
Torgny Lindgren i samtal med Kaj Schueler, Torgny om Lindgren, Stockholm: Norstedts 2013, pp. 26-33, 222-223.
Programma aggiuntivo per i non frequentanti
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare con il docente un programma integrativo. I materiali aggiuntivi saranno indicati a ricevimento, che in questo caso è obbligatorio.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli studenti non frequentanti devono essere preparati sul programma aggiuntivo che sarà indicato. Prima dell’esame devono presentarsi a ricevimento almeno una volta.
Metodi didattici
Lingua di insegnamento
Altre informazioni
Modalità di esame
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Povertà e disuguaglianze" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile