ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA MEDIEVALE SP.
- Anno accademico
- 2021/2022 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- MEDIEVAL ICONOGRAPHY AND ICONOLOGY
- Codice insegnamento
- FM0308 (AF:360754 AR:190356)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-ART/01
- Periodo
- 2° Periodo
- Anno corso
- 1
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Risultati di apprendimento attesi
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: essere in grado di ricondurre le opere d’arte e i fenomeni artistici trattati a lezione negli ambiti socio-culturali e spazio-temporali di appartenenza.
- Capacità di giudizio: saper cogliere gli aspetti più significativi di ciascuna opera d’arte, siano essi appartenenti all’ambito formale, iconografico, iconologico, simbolico, socio-culturale, estetico.
- Abilità comunicative: saper descrivere le opere d’arte e i fenomeni artistici trattati a lezione avvalendosi della terminologia specifica della disciplina; essere in grado di esprimere in modo chiaro, e grammaticalmente corretto, nozioni, riflessioni e concetti acquisiti durante le lezioni.
- Capacità di apprendimento: al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di fornire una lettura al tempo stesso analitica e critica delle opere d’arte e dei fenomeni artistici trattati, integrando le conoscenze acquisite durante le lezioni alla lettura dei testi indicati.
Prerequisiti
Contenuti
L'Albero di Iesse può essere considerato la prima rappresentazione - in chiave religiosa - dell'albero genealogico, che tanta fortuna avrà tra tardo Medio Evo ed età moderna. Ha origine dall'unione di due fonti bibliche: il versetto di Isaia 11, 1-2 ("Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici") e l'incipit del Vangelo di Matteo, 1, 1-18, che enumera gli antenati di Cristo. Il tema nasce in Occidente nel corso dell'XI secolo, verosimilmente in ambiente benedettino, per poi diffondersi in Europa, in Terra Santa e nell'Oriente greco.
La Comunione degli Apostoli incontra le sue prime attestazioni in manufatti siro-palestinesi di VI secolo (codici e suppellettile eucaristica). La scena è il risultato dell'identificazione dell'episodio dell'Ultima Cena con il rito dell'Eucarestia: Il Cristo assume la funzione di sacerdote, e si sdoppia in due versioni, identiche e speculari, per dispensare simultaneamente la comunione del pane e del vino agli apostoli, i primi "fedeli" della Chiesa. Più tardi, fra X e XI secolo, quando le chiese bizantine inizieranno ad accogliere il tema nell'emiciclo absidale, il soggetto si arricchirà dell'immagine degli angeli-diaconi, assistenti alla celebrazione della messa. Da quel momento in poi la Comunione degli Apostoli diverrà una costante dei programmi iconografici absidali di ambito bizantino, mentre l'Occidente - salvo rare ed interessanti eccezioni - escluderà il tema dal repertorio delle immagini sacre, a causa, verosimilmente, dei problemi dottrinari sollevati dallo sdoppiamento della figura di Cristo.
Il Giudizio Universale, frutto dell'elaborazione figurativa di un insieme di testi e tradizioni (Apocalisse, vangelo di Matteo e testi apocrifi), compare per la prima volta nell'Occidente altomedievale, in ambito carolingio. La versione dipinta sulla controfacciata della chiesa di Mustair (IX secolo), rappresenta la prima testimonianza di una scelta ubicativa che verrà replicata innumerevoli volte in Occidente, se si pensa ai casi di Sant'Angelo in Formis, di Torcello, della Cappella degli Scrovegni e poi, in età moderna, dell'affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina. Ma il tema del Giudizio conosce grande fortuna e diffusione anche a Bisanzio, dove assume caratteristiche iconografiche sue proprie. Per questa ragione non si possono comprendere gli esempi occidentali di età romanica e gotica, che risentono spesso degli influssi bizantini, se non si ha conoscenza del linguaggio figurativo di tradizione greco-orientale.
Durante lezioni si darà conto della genesi, dello sviluppo e della diffusione dei tre temi in questione, proponendo confronti tra fonti e immagini, ed esaminando testimonianze di vari epoche medievali appartenenti all'Occidente europeo, all'area balcanica, a Bisanzio, alla Terra Santa e all'Armenia.
Testi di riferimento
- SCHRADER Jack L., Antique and early Christian sources for the Riha and Stuma Patens, in "Gesta", XVIII/1, 1979, pp. 147-156.
- WALTER Christopher, Art and Ritual of the Byzantine Church, London 1982, pp. 184-221.
2) SU 'L'ALBERO DI IESSE':
- MILANOVIC Vesna, The Tree of Jesse in the Byzantine mural paintings of the thirteenth and fourteenth centuries, in "Zograf", 20, 1989, pp. 48-60.
- PIAZZA Simone, Genesi e fortuna dell’Albero di Iesse nel XII secolo: Sant’Eusebio prima di Saint-Denis, in "Le plaisir de l’art du Moyen Âge: commande, production et réception de l’œuvre d’art. Mélanges en hommage à Xavier Barral I Altet", a cura di R. Alcoy et alii, Paris 2012, pp. 819-825.
3) SUL 'GIUDIZIO UNIVERSALE':
- PACE Valentino, ANGHEBEN Marcello, Alfa e Omega. Il Giudizio Universale tra Oriente e Occidente, Castel Bolognese 2006, spec. pp. 9-195.
E, inoltre, 2 saggi a scelta fra i seguenti:
- BARRAL I ALTET Xavier, Otranto (mosaico della navata sinistra) e Conques (timpano): osservazioni su un poco noto parallelo iconografico del Giudizio universale, in "Tempi e forme dell’arte. Miscellanea di studi offerti a Pina Belli D’Elia", a cura di L. Derosa e C. Gelao, Foggia 2011, pp. 95-103.
- CVETKOVIĆ Branislav, Intentional asymmetry in byzantine imagery: the Communion of the Apostles in St Sophia of Ohrid and later instances, in "Byzantion", 76, 2006, pp. 74-96.
- GERSTEL Sharon E. J., Apostolic embraces in Communion scenes of Byzantine Macedonia, in "Cahiers archéologiques", 44, 1996, pp. 141-148.
- HAYES WILLIAMS Jane Anne, The earliest dated Tree of Jesse image: thematically reconsidered, in "Athanor", 18, 2000, pp. 17-23.
- JOHNSON James R.,The Tree of Jesse Window of Chartres, in "Speculum", 36, 1961, pp. 1-22.
- PASTAN Elizabeth Carson, 'And he shall gather together the dispersed': the Tree of Jesse at Troyes cathedral, in "Gesta", 37, 1998, 232-239.
- PIAZZA Simone, L’Albero di Iesse nel XII secolo fra Occidente e Oriente: note sul perduto mosaico della basilica della Natività a Betlemme, in "Hortus artium medievalium", 20, 2014, 2, pp. 763-771.
- PIAZZA Simone, Trois figures du Christ au milieu de la Communion des Apôtres: nouvelles considérations autour du cas de Cimitile (XIe siècle), in "Travaux et mémoires", 20/2 (Mélanges Catherine Jolivet-Lévy), 2016, pp. 415-433.
- TAYLOR Michael D., A Historiated tree of Jesse, in "Dumbarton Oaks papers", 34/35, 1980/81, 125-176.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Metodi didattici
Utilizzo della piattaforma multimediale Moodle, per la messa a disposizione di materiali documentari e illustrativi in formato pdf.
Qualora si rendesse obbligatorio, per esigenze sanitarie, lo svolgimento delle lezioni a distanza, il corso verrà erogato via Zoom, sempre con il supporto di materiale documentario e illustrativo in Power Point (l'accesso potrà avvenire sia in tempo reale, sia tramite registrazioni video-audio).
Lingua di insegnamento
Altre informazioni
Ca’ Foscari applica la Legge Italiana (Legge 17/1999; Legge 170/2010) per i servizi di supporto e di accomodamento disponibili agli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Se hai una disabilità motoria, visiva, dell’udito o altre disabilità (Legge 17/1999) o un disturbo specifico dell’apprendimento (Legge 170/2010) e richiedi supporto (assistenza in aula, ausili tecnologici per lo svolgimento di esami o esami individualizzati, materiale in formato accessibile, recupero appunti, tutorato specialistico a supporto dello studio, interpreti o altro) contatta l’ufficio Disabilità e DSA disabilita@unive.it.