STORIA DELLA LINGUA ITALIANA SP.
- Anno accademico
- 2021/2022 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- HISTORY OF THE ITALIAN LANGUAGE
- Codice insegnamento
- FM0192 (AF:353930 AR:190572)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-FIL-LET/12
- Periodo
- II Semestre
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
L'obiettivo dell'insegnamento è fornire competenze avanzate nell'analisi linguistica di testi scritti, antichi e moderni, e nella loro contestualizzazione storico-culturale. Il raggiungimento dell'obiettivo consentirà agli studenti di applicare in autonomia le metodologie e la strumentazione proprie della linguistica storica e testuale, dell'analisi del discorso, della retorica e della stilistica a testi del passato e contemporanei, letterari e non letterari.
Risultati di apprendimento attesi
1. Conoscenza e comprensione:
1.1 Conoscenza delle idee linguistiche di Sperone Speroni, delle fasi della loro maturazione e dei testi in cui sono esposte.
1.2 Conoscenza delle principali tradizioni testuali e stilistiche della prosa cinquecentesca, con particolare riferimento al dialogo.
1.3 Comprensione delle risorse espressive dello Speroni dialogista e oratore.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
2.1 Capacità di distinguere tra le varie fasi di elaborazione delle idee linguistiche di Sperone Speroni collocandole nel contesto della questione della lingua.
2.2 Capacità di riconoscere le principali fonti dei testi speroniani analizzati e di spiegare il modo in cui l’autore le integra nelle proprie opere.
2.3 Capacità di collocare le riflessioni di Speroni nel dibattito linguistico coevo.
3. Capacità di giudizio:
3.1 Capacità di valutare criticamente l'originalità delle risorse espressive speroniane in rapporto alla tradizione testuale nella quale si inseriscono.
3.2 Capacità di interpretare correttamente il vocabolario linguistico e retorico di Speroni e di Bembo alla luce delle proprie conoscenze di letteratura, storia della lingua e linguistica italiane.
4. Abilità comunicative:
4.1 Abilità di comunicare con un linguaggio tecnico appropriato le caratteristiche espressive e l'evoluzione delle risorse retoriche e delle idee linguistiche di Speroni.
5. Capacità di apprendimento:
5.1 Saper studiare criticamente i testi di riferimento, gerarchizzando le informazioni e istituendo collegamenti fra le varie nozioni.
Prerequisiti
Aver raggiunto gli obiettivi formativi di Storia della lingua italiana I e II (o di Linguistica italiana I e II) e di Letteratura italiana I (dal dodicesimo al diciassettesimo secolo).
Contenuti
Fin dal loro immediato apparire (1525), le Prose della volgar lingua (e quindi le epitomi che si sarebbero richiamate a quella proposta, irrigidendola nelle forme di prontuari prescrittivi) segnarono il dibattito linguistico e le esperienze retoriche del Cinquecento. Com’è ampiamente noto, nella storia di questa ricezione svolgono un ruolo decisivo le dinamiche regionali e le differenti tradizioni a esse legate, secondo il quadro offerto a suo tempo da Carlo Dionisotti (Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi, 1967). Questo corso si sofferma sugli ambienti veneti e, in particolare, approfondisce la figura di Sperone Sperone degli Alvarotti (1500-1588) critico e interprete di Bembo. Nei suoi numerosi scritti (perlopiù in forma dialogica) Speroni elabora una proposta linguistica e culturale alternativa agli irrigidimenti della cosiddetta “scolastica” bembiana e propone un’originale operazione di sintesi tra filosofia e retorica. Il pensiero linguistico di Speroni verrà studiato in relazione ad alcuni dei suoi dialoghi più noti e all’orazione composta in occasione delle celebrazioni funebri di Pietro Bembo: uno scritto, quest’ultimo, al quale Speroni affida il proprio consuntivo sulle Prose e sul loro autore e che perciò, nonostante la sua scarsa circolazione, è particolarmente interessante da approfondire. Di questi testi, e in particolare del Dialogo delle lingue, verranno studiate analiticamente le fonti, il loro riuso da parte dell’autore e la tecnica compositiva, così da mettere gli studenti a contatto non solo col nocciolo duro della riflessione speroniana, ma anche con le risorse stilistiche ed espressive che la veicolano (per il Delle lingue ci si gioverà delle acquisizioni provenienti da un nuovo commento dell’opera, in lavorazione).
Testi di riferimento
Pietro Bembo, Prose della volgar lingua (passi scelti), in Trattatisti del Cinquecento, a cura di Mario Pozzi, Napoli, Ricciardi, 1978, pp. 50-284 (o una qualunque altra edizione).
Sperone Speroni, Dialogo delle lingue, Dialogo della retorica, Dialogo della istoria, in Trattatisti del Cinquecento, cit., rispettivamente alle pp. 585-635, 637-682, 725-784.
Letteratura secondaria
Alessio Cotugno, La scienza della parola. Retorica e linguistica di Sperone Speroni, Bologna, Il Mulino, 2018.
Idem, Bembo dopo Bembo. L’Orazione in morte del cardinale di Sperone Speroni, in preparazione (il contributo sarà disponibile per l’inizio del corso).
Per approfondimenti: AA.VV., Sperone Speroni, Padova, Editoriale Programma, 1989 («Filologia veneta», 2); Pasquale Sabbatino, La scienza della scrittura. Dal progetto del Bembo al manuale, Firenze, L.S. Olschki, 1988; Mirko Tavoni, Le Prose della volgar lingua di Pietro Bembo, in Letteratura italiana. Le Opere, dir. da Alberto Asor Rosa, Torino, Einaudi, 4 voll., 1992, vol. 1 (Dalle origini al Cinquecento), pp. 1065-1088.