TEORIA E PRATICA DEL LINGUAGGIO TEATRALE SP.
- Anno accademico
- 2020/2021 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- THEATRICAL LANGUAGE, THEORY AND PRACTICE
- Codice insegnamento
- FM0387 (AF:331670 AR:180898)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-ART/05
- Periodo
- 3° Periodo
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
L'insegnamento permette all'allievo di riconoscere e comprendere le nozioni di autonomia artistica nel sistema dell’arte e nel campo culturale da lui prescelto fornendogli strumenti concettuali e argomentativi per interpretare lo stato delle arti nei rispettivi contesti storici.
L'INSEGNAMENTO SI STRUTTURA IN DUE MODULI CONNESSI (II modulo: cfr. programma Prof.ssa Maria Ida Biggi).
I due moduli del corso sono strettamente collegati in rapporto al titolo che li accomuna, distinti per una divisone del campo, di carattere cronologico e tematico.
Risultati di apprendimento attesi
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito conoscenze specialistiche nell'ambito delle produzioni culturali teatrali e musicali in generale.
Si auspica che lo studente acquisti quelle competenze per seguire la progettazione e la produzione di uno spettacolo, avendo le conoscenze storiche e teoriche per analizzare una produzione teatrale e musicale nel suo insieme e con particolare attenzione alle relazioni tra gli investimenti e le parti sceniche, a quelle legate alla componente figurativa o all'interpretazione, oltre che illuminotecnica e scenotecnica.
1. Conoscenza e comprensione
Raggiungimento di un insieme di elementi utili alla definizione di discipline dello spettacolo e alla loro caratterizzazione teorica e storica. Acquisizione di strumenti bibliografici utili ad affrontare testi, di decifrarne forme e contenuti, ragioni storiche e culturali.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione.
Saper ricondurre i testi drammatici e rappresentativi a specifici domini culturali, anche sulla base della letteratura critica ad essi pertinente le tradizioni particolari.
3. Capacità di giudizio.
Avere consapevolezza che l'interpretazione non può essere disgiunta dall'approfondita conoscenza critica e storiografica e dal raffronto con la bibliografia di più recente aggiornamento.
Avere consapevolezza che l'interpretazione non può essere disgiunta dall'approfondita conoscenza critica e storiografica e dal raffronto con la bibliografia di più recente aggiornamento.
Prerequisiti
Contenuti
La distinzione si pone rispetto alla comune categoria di teatro nel teatro: qui interessa, in particolare, non il rapporto tra una commedia (o tragedia) e la commedia (o tragedia) in cui la si inserisce, ma una drammaturgia che mette in scena le fasi di organizzazione e divisione del lavoro, della realizzazione dello spettacolo, dalla scrittura del testo (o alla sua “concertazione”), alle pratiche di direzione, al lavoro dell’attore, ai mestieri dello spettacolo, al quadro complessivamente impresariale, al rapporto col pubblico, ai sistemi e alle reti di “vendita” e “diffusione”. Il corso partirà dunque da una serie di testi drammatici che offrono un punto di partenza, nel vivo della rappresentazione, che saranno visti insieme a documenti letterari e iconografici e a testi teorici (soprattutto dedicati alle pratiche attoriali e rappresentative).
Testi di riferimento
Questa una serie di testi – altri potranno essere aggiunti e suggeriti durante il corso – utili a un’offerta di elementi per una panoramica orientata in senso storico, che saranno oggetto di analisi nei due moduli: William Shakespeare ('Hamlet', 'A Midsummer Night’s Dream', ‘The tempest’), Giovan Battista Andreini ('Le due commedie in commedia'), Gian Lorenzo Bernini ('L’impresario'), Molière ('L’impromptu de Versailles'), Pierre Corneille "L'illusion comique", Benedetto Marcello ('Il teatro alla moda'), Carlo Goldoni ('Il teatro comico', 'L’impresario delle Smirne', 'La bella verità'), Domeico Gilardoni-Gaetano Donizetti (‘Le convenienze e le inconvenieneze teatrali’), Luigi Pirandello (Trilogia del teatro nel teatro), eccetera.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Metodi didattici
- una tesina scritta, che riguarda l’applicazione degli strumenti essenziali di analisi (soprattutto formale) e l’approfondimento personale relativamente a un argomento o tema tra quelli affrontati durante il corso, liberamente scelto dallo studente;
- una discussione orale della stessa
La verifica riguarda così l’esposizione in forma scritta ed orale e mira a una bilanciata compresenza tra conoscenza teorica ed applicata, riferimento al programma generale ed elaborazione personale.
La tesina consiste in un elaborato di una decina di pagine, prevede un'analisi formale secondo un modello proposto nel corso delle lezioni e un libero approfondimento tematico-problematico relativamente al contenuto.
La tesina viene quindi discussa nel corso della prova orale, che può eventualmente riprendere anche le questioni centrali esposte durante il corso.
Lingua di insegnamento
Altre informazioni
Ca’ Foscari applica la Legge Italiana (Legge 17/1999; Legge 170/2010) per i servizi di supporto e di accomodamento disponibili agli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Se hai una disabilità motoria, visiva, dell’udito o altre disabilità (Legge 17/1999) o un disturbo specifico dell’apprendimento (Legge 170/2010) e richiedi supporto (assistenza in aula, ausili tecnologici per lo svolgimento di esami o esami individualizzati, materiale in formato accessibile, recupero appunti, tutorato specialistico a supporto dello studio, interpreti o altro) contatta l’ufficio Disabilità e DSA disabilita@unive.it.