STORIA DELLA LINGUA ITALIANA SP.
- Anno accademico
- 2019/2020 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- HISTORY OF THE ITALIAN LANGUAGE
- Codice insegnamento
- FM0192 (AF:308409 AR:170295)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea magistrale (DM270)
- Settore scientifico disciplinare
- L-FIL-LET/12
- Periodo
- II Semestre
- Sede
- VENEZIA
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
L'obiettivo dell'insegnamento è fornire competenze avanzate nell'analisi linguistica di testi scritti, antichi e moderni, e nella loro contestualizzazione storico-culturale. Il raggiungimento dell'obiettivo consentirà agli studenti di applicare in autonomia le metodologie e la strumentazione proprie della linguistica storica, dell'analisi del discorso e della stilistica a testi del passato e contemporanei, letterari e non letterari.
Risultati di apprendimento attesi
1.1 Conoscenza dei principali meccanismi d'invenzione linguistica in letteratura e delle funzioni di parole ed espressioni in lingue inventate nell'economia del testo letterario.
1.2 Conoscenza degli autori della letteratura italiana che, da Dante a oggi, hanno fatto ricorso a lingue inventate e del posto che l'invenzione linguistica occupa nella loro produzione.
1.3 Comprensione dei rapporti che, nei vari periodi, legano l'invenzione linguistica e l'ideazione di grammatiche immaginarie alle idee linguistiche coeve.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
2.1 Capacità di distinguere tra le varie forme d'invenzione linguistica in letteratura e le diverse funzioni degli elementi d'invenzione secondo il testo e il genere.
2.2 Capacità di contestualizzare gli autori e i testi presentati a lezione e di mettere in relazione le forme d'invenzione linguistica impiegate con le idee linguistiche coeve.
3. Capacità di giudizio:
3.1 Capacità di valutare criticamente l'originalità e l'efficacia degli elementi linguistici d'invenzione all'interno di un testo letterario del passato o contemporaneo.
4. Abilità comunicative:
4.1 Abilità di comunicare con un linguaggio tecnico appropriato meccanismi e funzioni degli elementi d'invenzione linguistica nei testi letterari.
5. Capacità di apprendimento:
5.1 Saper studiare criticamente i testi di riferimento, gerarchizzando le informazioni e istituendo collegamenti fra le varie nozioni.
Prerequisiti
Aver raggiunto gli obiettivi formativi di Storia della lingua italiana I e II e Letteratura italiana (secc. XIII-XX).
Contenuti
Nel corso delle lezioni si passeranno in rassegna le opere in cui ricorrono, a vario titolo, elementi linguistici d'invenzione e i loro autori, dal Medioevo all'età contemporanea. Per ciascun testo (estratti di poemi, romanzi, opere teatrali, oppure singoli componimenti, o ancora racconti brevi) si rifletterà sui meccanismi d'invenzione linguistica e sulla loro funzione nell'economia del testo, aggiungendo qualche considerazione sull'autore e il suo tempo, specie per quel che riguarda le idee linguistiche prevalenti. Inevitabilmente occorrerà guardare anche al più ampio contesto europeo, cioè a quegli autori, come Rabelais e Carroll, che hanno fatto uso di elementi linguistici d'invenzione nelle loro opere e che hanno influenzato esempi analoghi in Italia. Ambizione del corso è quella di tematizzare un fenomeno ricorrente nella letteratura medievale, rinascimentale e contemporanea e, tuttavia, non ancora studiato in modo organico, nel tentativo di pervenire a una classificazione delle forme e delle funzioni degli elementi d'invenzione e di individuare, se possibile, una diacronia dell'invenzione linguistica nella letteratura italiana.
Testi di riferimento
1. Alessandro Bausani, Lingua e invenzione, in Id., Le lingue inventate. Linguaggi artificiali – Linguaggi segreti – Linguaggi universali, Roma, Ubaldini editore, 1974, pp. 11-49.
2. Peter Dronke, I giganti dell’«Inferno», in Id., Dante e le tradizioni latine medioevali, Bologna, il Mulino, 1990, pp. 65-96.
3. Lorenzo Renzi, Un aspetto del plurilinguismo medievale: dalla lingua dei Re Magi a «pape Satàn aleppe» [1993], in Id., Le piccole strutture. Linguistica, poetica, letteratura, a cura di Alvise Andreose et al., Bologna, il Mulino, 2008, pp. 298-312.
4. Alessio Decaria, «Il filo di un ragionamento»: lettura del «sonetto ebreo» di Burchiello, «Per leggere», a. X n. 18 (primavera 2010), pp. 15-29.
5. Paola Bottalla, Un caso estremo di traduzione impossibile: il «Jabberwocky» di Lewis Carroll, in Gianfelice Peron (a cura di), Premio “Città di Monselice” per la traduzione letteraria e scientifica, Monselice, il Poligrafo, 2003, pp. 164-172.
6. Valeria Caruso, Traduzioni senza senso, in Cristina Vallini et al., Traduttori e traduzioni, Napoli, Liguori, 2011, pp. 63-92.
7. Beatrice Stasi, La lingua impossibile: il problema estetico «spaventosamente originale» del “Dialogo dei massimi sistemi”, «Chroniques italiennes», 81-82/2-3 (2008), pp. 139-159.
8. Daniele Baglioni, Poesia metasemantica o perisemantica? La lingua delle “Fànfole” di Fosco Maraini, in Valeria Della Valle, Pietro Trifone (a cura di), Studi linguistici per Luca Serianni, Roma, Salerno ed., 2007, pp. 469-480.
9. Daniele Baglioni, Lingue inventate e nonsense nella letteratura italiana del Novecento, in Giuseppe Antonelli, Carla Chiummo (a cura di), Nominativi fritti e mappamondi. Il nonsense nella letteratura italiana. Atti del Convegno di Cassino (9-10 ottobre 2007), Roma, Salerno ed., 2009, pp. 269-287.
10. Daniele Baglioni, Odeporica fantastica e lingue immaginarie: su "Viaggio in Drimonia" di Lia Wainstein, in Alessandro Cinquegrani, Ilaria Crotti (a cura di), "Un viaggio realmente avvenuto". Studi in onore di Ricciarda Ricorda, Venezia, Edizioni Ca' Foscari, 2019, pp. 175-187.
Alla preparazione andranno aggiunti gli appunti presi a lezione e i testi commentati. Anche queste ultime letture verranno rese disponibili sulla piattaforma Moodle.