Agenda

03 Apr 2023 14:30

Matteo Benussi: Presentazione "Siamo rimasti per vivere. Antropologia morale della Zona di Černobyl”

Aula Geymonat, Malcanton Marcorà

MATTEO BENUSSI
(Università Ca’ Foscari Venezia), terrà una conferenza su: Presentazione del volume

"Siamo rimasti per vivere. Antropologia morale della Zona di Černobyl”

Abstract
Il libro che presento oggi, Siamo rimasti per vivere, racconta la vita di un luogo considerato senza vita: la Zona di Černobyl’ in Ucraina. Dopo l’incidente nella centrale nucleare più famosa della storia, un’ampia porzione della Polesia – questo il nome della vasta pianura colpita dal fallout – è stata evacuata e chiusa al pubblico. La Zona di Černobyl’ comprende però anche aree tuttora legalmente abitate, punteggiate di villaggi vibranti di attività umane. Per le comunità prevalentemente rurali della Polesia, i confini del territorio proibito sono sfumati, permeabili. Inoltre, la Zona evacuata ospita residenti auto-insediati che hanno sfidato i programmi di rilocazione. Pochi e perlopiù anziani, questi irriducibili sono visti dai loro compatrioti come esempi di una vita ideale. La Zona è inoltre teatro delle pratiche di ritorno degli esuli della catastrofe, che mantengono uno stretto legame con i villaggi d’origine, ne coltivano la memoria con canzoni e poesie, e si prendono cura delle rovine nel contesto di un’elaborata ritualità commemorativa.Come va compresa la scelta di rimanere legati a una terra contaminata, in cui si annida un pericolo invisibile ma ben presente ai suoi abitanti? Questo progetto etnografico non mette in dubbio la razionalità di coloro che ancora vivono la Zona di Černobyl’, ma, sulla base di un lavoro di ricerca condotto direttamente nella Zona, esplora gli aspetti morali e affettivi di questo territorio e documenta le pratiche che esprimono i valori più centrali per le comunità della Polesia. Abbandonando gli stereotipi sensazionalisti e post-apocalittici che gravano sulla Zona, Siamo rimasti per vivere descrive una Černobyl’ intima, nascosta, spesso ingiustamente trascurata: la Černobyl’ delle genti locali. Attraverso una paziente ricostruzione etnografica e concettuale, queste pagine cercano di fare luce sulle esperienze dirette di chi ha vissuto il disastro, sul significato morale della terra, sul ruolo della nostalgia tra i profughi, sui riti religiosi che ricongiungono i sopravvissuti alle sepolture degli antenati, e sugli orizzonti di speranza che, a dispetto delle avversità, rimangono aperti anche a chi ha vissuto Černobyl’.

Partecipazione libera - Seminario valido per il tirocinio DEA/ACEL.
Coordinatrice: Franca Tamisari: tamisari@unive.it

Language

The event will be held in Italian

Organized by

Dipartimento di Studi Umanistici (Franca Tamisari); CentroAGeS; LAB DEA

Link

https://www.unive.it/pag/17271/

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