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Isola di Torcello:
un patrimonio da salvaguardare

Chi erano e da dove venivano i primi Torcellani e i primi Veneziani? Quali oggetti usavano quotidianamente e come erano costruite le loro case e imbarcazioni? Quali tecnologie permisero ai Veneziani nel VII-VIII secolo di sviluppare un arsenale in grado di produrre vascelli per solcare più volte all’anno l’intero mediterraneo orientale, con una regolarità degna di una moderna compagnia di navigazione?
Delle isole della laguna veneta, quella di Torcello è stata tra le prime ad essere abitata, prima ancora della fondazione della città di Venezia. Torcello è il porto Tardo Antico e Altomedievale dell'area Lagunare: studiarne l'archeologia offre l'occasione unica di indagare le modalità di affermazione della futura Serenissima.

Oggi Torcello rappresenta un patrimonio storico che va salvaguardato, motivo per cui l'Università Ca' Foscari unitamente al Comune di Venezia ha realizzato un progetto per attirare ricercatori e ricercatrici provenienti da tutto il mondo, per riscoprire la storia e la natura cosmopolita della città, attirare talenti e ripartire dalle origini per scoprire il “cuore antico di Venezia”.

Il progetto archeologico cafoscarino a Torcello è il più grande cantiere di archeologia partecipata in Italia: nel 2019 ha coinvolto giovani studiosi italiani e stranieri, con l’obiettivo di condurre gli scavi in prima persona, riportando alla luce i reperti custoditi nello straordinario contesto archeologico della laguna nord. Durante le ricerche, gli archeologi hanno condotto il pubblico all'interno dello scavo alla scoperta della vita degli antichi Veneziani.
L’obiettivo del progetto è stato quello di comprendere e raccontare attraverso la "Live Archaeology" le dinamiche dell'insediamento nell’isola tra tarda antichità e Alto Medioevo, raccogliendo dati sulle tecniche costruttive, sull'ambiente, sulla cultura e sulle abitudini alimentari.

Si ringraziano tutti i sostenitori della comunità cafoscarina che hanno contribuito alla raccolta fondi crowd finalizzata al sostegno delle attività di scavo. È anche grazie al loro prezioso sostegno che è stato possibile risalire alle radici del nostro passato, attraverso la collaborazione di studiosi e ricercatori, accomunati dalla passione per il mondo antico e dalla voglia di raccontarlo.