Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Campus Scientifico, via Torino 155, 30170 Venezia Mestre
Per informazioni contattare campus.scientifico@unive.it
Il regolamento didattico del corso di studio ne specifica gli aspetti organizzativi: obiettivi formativi, modalità di accesso, piano di studio, esami, prova finale, sbocchi occupazionali, ecc. Per tutta la carriera universitaria, gli studenti devono fare riferimento al regolamento didattico in vigore al momento della propria immatricolazione.
Regolamento didattico per immatricolati dall'a.a. 2024/2025 | 356 KB | |
Regolamento didattico per immatricolati dall'a.a. 2023/2024 | 324 KB |
Libero.
Contingente riservato a studenti stranieri non comunitari residenti all'estero: 10 posti, di cui 3 riservati a studenti di nazionalità cinese, residenti in Cina, nell'ambito del Progetto Marco Polo.
Le modalità di accesso sono consultabili nella pagina dedicata all'ammissione al corso.
Per l'accesso al Corso di laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo.
È inoltre richiesta un'adeguata conoscenza di matematica di base, capacità di astrazione e di rigore metodologico e della lingua inglese almeno a livello B1.
La verifica del possesso di tali conoscenze è obbligatoria.
Le modalità di verifica degli OFA e il calendario degli appelli e dei corsi di recupero previsti sono descritti nella sezione OFA della pagina Studiare.
I candidati in possesso di qualifica internazionale devono aver conseguito un diploma di studi secondari dopo almeno 12 anni di scolarità. La prevalutazione del titolo è obbligatoria secondo modalità e scadenze disponibili sul portale dedicato.
Ulteriori informazioni nella pagina dedicata all’immatricolazione studenti internazionali.
Il corso di laurea prevede la formazione di un professionista con una forte preparazione interdisciplinare, declinata nelle conoscenze legate ai processi, gestione dei servizi, filiere produttive e impiantistica. Tali conoscenze sono allineate ai necessari standard previsti per la transizione ecologica, verso le nuove logiche condivise a livello europeo circa il rispetto dell’ambiente (“From words to action: how can EU policy drive sustainability transitions”, 2019; A European Green Deal [ENG]).
Si tratta di un corso di laurea di primo livello in cui il primo anno fornisce competenze di base, caratterizzate da una forte preparazione nelle discipline matematiche, fisiche e chimiche, seguito da un biennio più caratterizzante, con discipline più specificatamente legate all’ambito ambientale, energetico, dell’ecologia, dell’ingegneria chimica e dei processi, della progettazione sostenibile e dell’analisi del ciclo di vita dei processi, del diritto dell’ambiente, dell’informatica applicata al monitoraggio e al controllo delle filiere produttive e dell’impiantistica chimica e biochimica.
Gli sbocchi professionali sono quelli tipici dell’ingegnere junior, ovvero attinenti all’area di: a) ingegneria civile; b) ingegneria ambientale e del territorio; c) ingegneria della sicurezza e della protezione civile, ambientale e del territorio.
Il corso consente agli studenti di maturare i requisiti per accedere, oltre alle lauree magistrali attivate nella classe LM-35 Ingegneria per l’ambiente e il territorio, anche alle lauree magistrali attualmente attive in Ateneo: Scienze Ambientali (classe LM-75 Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio) e Biotecnologie per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile (classe LM-8 Biotecnologie industriali).
ll corso trova piena collocazione in ambito interdipartimentale, sfruttando le competenze nell’ambito delle scienze ambientali, dell’ingegneria ambientale e dell’informatica (Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica), della chimica industriale e verde (Dipartimento di Scienze molecolari e nanosistemi) e del diritto ambientale (in collaborazione con Dipartimento di Economia).
Il percorso formativo include un tirocinio formativo da svolgere presso aziende o laboratori operanti nel settore, preceduto da un corso sulla salute e sicurezza nelle attività didattiche e di ricerca (incluso nel tirocinio formativo) e un corso di lingua inglese e si completa con la preparazione e discussione di un elaborato di tirocinio, frutto di un lavoro di ricerca compiuto presso una struttura universitaria, o esterna all'Università.
Le attività formative prevedono lezioni frontali, laboratori e tirocini al fine di acquisire competenze ampie, teoriche e pratiche, spendibili nel mondo del lavoro, nonché la capacità di aggiornamento continuo.
L’accertamento dell’effettivo apprendimento avverrà tramite esami scritti, esami orali, stesura di relazioni e loro presentazione e discussione in gruppo e con i docenti.
La prova finale consiste nella redazione e presentazione di una relazione scritta dalla studentessa/dallo studente sotto la guida di una relatrice o di un relatore sull’attività di ricerca svolta nel periodo di tirocinio formativo che ne costituisce parte integrante.
Il tirocinio può essere svolto all’interno dell’Università o all’esterno presso strutture convenzionate (ente, laboratorio di ricerca, altro Ateneo o ditta).
La relatrice/il relatore è un docente dell’Ateneo; sono ammessi correlatrici e correlatori esterni.
La prova finale ha l'obiettivo di verificare le capacità individuali di applicare le conoscenze acquisite durante il percorso di studio. Il contenuto dell'elaborato di prova finale deve dimostrare l'acquisizione di una adeguata conoscenza della letteratura scientifica sul tema trattato, nonché la capacità di ottenere una conclusione critica ben supportata ed argomentata, in un linguaggio tecnico-scientifico corretto e adeguato.
La prova finale ha inoltre lo scopo di verificare la capacità di comunicare verbalmente informazioni scientifiche di rilievo, su un argomento specifico e in un intervallo di tempo definito, anche mediante l'uso di strumenti informatici di presentazione.
Master di I livello e Laurea Magistrale.
La laureata/il laureato in Ingegneria ambientale per la transizione ecologica è una figura professionale formata in tecniche e tecnologie ambientali. Data la forte impronta del corso in tematiche connesse alla transizione ecologica, la laureata/il laureato in Ingegneria ambientale per la transizione ecologica si occupa di tematiche ambientali, di trasformazione ed evoluzione e di interventi di protezione per garantire un reale sviluppo sostenibile ai fini della tutela ambientale e territoriale.
Il corso di studio prevede la possibilità di accesso alla professione regolamentata di Ingegnere civile e ambientale junior tramite superamento dell'Esame di Stato di Ingegnere e successiva iscrizione all'Albo degli Ingegneri, Sez. B, Settore civile e ambientale. Le opportunità professionali e occupazionali offrono ampie possibilità per una figura al servizio della progettazione idraulica, ambientale e civile.
Pertanto, la studentessa/lo studente può indirizzarsi direttamente nel mondo del lavoro verso imprese, servizi tecnici e tecnologici, enti pubblici e privati e studi professionali con un profilo specifico di ingegnere civile e ambientale junior, potendosi occupare di: sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio; progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere ingegneristiche; esercizio di reti idriche e di altri fluidi; raccolta e trattamento dei rifiuti e gestione delle risorse ambientali; valutazione degli impatti e della compatibilità' ambientale di piani e opere.